10 consigli per essere una Mamma Montessori

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Maria Montessori credeva nel valore e nelle capacità di ogni singolo bambino. Il metodo Montessori, infatti, riesce a rispettare l’individualità di ogni bambino e non è paragonabile a nessuna tecnica d’insegnamento standard. Il metodo Montessori trascende dai sistemi educativi tradizionali e si fonda sulla convinzione che i bambino dovrebbero essere liberi di imparare senza restrizioni o critiche.

Questo approccio “alla formazione” prende a cuore le necessità, i talenti, i doni, le capacità individuali di ogni bambino. Un processo che aiuta i bambini a imparare con tutto l’entusiasmo di cui sono capaci. 

I bambini che sperimentano la gioia di imparare, sono felici, fiduciosi e soddisfatti.  Al contrario, i bambini ai quali viene imposto un programma di apprendimento con traguardi da raggiungere, possono essere messi sotto pressione, senza la possibilità di accedere a pieno alle proprie reali capacità.

10 consigli per essere una Mamma Montessoriana

Non solo a scuola, il metodo Montessori può essere applicato anche tra le mura domestiche così da promuovere la gioia di imparare sempre: in termini di educazione domestica, in termini di rapporti in famiglia e nello spazio dei compiti a casa.

1. Gli spazi del bambino e la casa

La cameretta del tuo bambino deve rappresentare uno spazio sicuro dove tuo figlio può muoversi ed esplorare in libertà. Crea uno spazio a misura di bambino. Ecco come puoi fare:

  • Scegli un letto basso, più vivibile per un bambino.
  • Fissa uno specchio alla parete accanto al letto.
  • Metti scaffali bassi, appendi foto al muro all’altezza del bambino.
  • Inserisci mobili di facile accesso, altezza bambino.
  • Se la cameretta è piccola, meglio se dotata di porta scorrevole così potrà essere aperta senza creare ingombri o fastidi nelle fasi di gioco.

Nel soggiorno o in veranda non dovrà mancare uno spazio dedicato alle attività manuali del bambino. Poggia un tappeto molto morbido sul pavimento, un materassino da campeggio o di spugna. Il bambino dovrà essere comodo. Non lesinare sulle dimensioni, i bambini hanno bisogno di spazio. Su questo tappeto il bambino sarà libero di riversare tutti i suoi giochi. In questa zona potete disporre un tavolo da lavoro per fare lavoretti fai da te o giochi di apprendimento.

L’intera casa non deve essere un percorso a ostacoli. L’organizzazione intelligente degli spazi sarà la migliore alleata e consentirà a te e al tuo bambino di vivere al meglio qualsiasi attività.

2. Organizzazione e ordine

Insegna a tuo figlio che può passare da un’attività all’altra solo quando avrà messo a posto i pezzi dell’attività precedente. Insegna a tuo figlio di rispettare gli spazi del gioco, senza sconfinare.

E’ vero che la casa deve essere a prova di bambino ma è anche vero che il bambino dovrà rispettare gli spazi di gioco senza sparpagliare le sue cose nel resto della casa.

Per invogliare il bambino all’ordine, le prime volte posate i giochi insieme. Nel caso del tappeto, al fine dei giochi, il bambino potrà arrotolarlo autonomamente.

3. Aiuti in casa

Dalle faccende domestiche alla preparazione del pranzo. Rendi partecipe il bambino che potrà aiutarti a pulire (a suo modo! Non aspettarti superfici brillanti!). Magari prendi una piccola scopa con la quale ti aiuterà a pulire i pavimenti o uno straccio con il quale potrà spolverare le superfici dei mobili bassi e altri scaffali a misura di bimbo.

4. Ricordalo, non sei un maggiordomo

Non ci sono campanelli da suonare o comandi da urlare. Quando un bambino vuole qualcosa bisognerà insegnargli l’autonomia. Se il bambino ha sete, può versarsi dell’acqua e poi mettere il bicchiere nella lavastoviglie. Ovviamente solo se ha l’età per farlo, anche in questo caso è sempre bene svolgere le mansioni insieme alla mamma per le prime volte.

5. Nessuno urla al mattino

Alcuni bambini, appena svegli, hanno l’abitudine di urlare o piangere per richiamare l’attenzione della mamma. Se i bambini Montessori dormono su letti bassi, possono benissimo scendere dal letto in autonomia senza dover urlare… Se la casa è stata realizzata a misura di bambino, tale norma vale anche quando il bimbo è molto piccolo, gli basterà avere l’età per camminare.

6. La pulizia dei giocattoli

Da quanto tempo non lavi i giocattoli del tuo bambino? Moltissimo vero? La pulizia è una cosa importante e per un bambino sarà spassoso e divertente apprenderlo lavando i suoi giocattoli preferiti. Il bambino apprenderà i principi di una sana igiene senza neanche accorgersene.

Fornisci al bambino una piccola bacinella con dell’acqua, qualche goccia di sapone di Marsiglia e una spazzola. I bambini adorano lavare i giocattoli!

7. Obiettivi e ricompense, zero punizioni

Impartire la disciplina è giusto ma non quando questa prevede un metodo basato sulle punizioni. Anche se la Montessori assimilava i premi proprio alle punizioni (nel suo metodo, premi e punizioni vanno messi al bando e sono posti allo stesso livello), la moderna pedagogia ha dimostrato che un premio può essere molto più costruttivo di qualsiasi punizione: insegna ai bambini che con l’impegno e la costanza, i risultati arrivano davvero.

I metodi educativi basati sui premi e incentivi, sono più costruttivi e riescono a motivare i bambini, un imprinting che i bambini porteranno anche nella vita da adulti.

Obiettivi con ricompense: utilizza un elenco degli obiettivi e osserva i comportamenti positivi, per poi premiare il bambino per i suoi sforzi. Assicurati che gli obiettivi siano realistici (si pensi a poco a poco, piuttosto che un immediato successo).

Il bambino deve sapere se sta progredendo bene, quindi potrebbe essere utile realizzare una tabella da esporre in casa, magari attaccata al frigorifero così per ogni buona condotta potrà essere segnato un “smile”, al raggiungimento di un certo numero di “smile“, il bambino potrà ottenere la sua gratificazione, il suo premio. 

8. Non dire bugie al bambino

Qualche volta una bugia a fin di bene con un bambino può essere opportuna. Per esempio, elogiare quello scarabocchio fatto da nostro figlio è un modo di incoraggiare il piccolo a disegnare. Parliamo di bugia pedagogica, quella da raccontare ai bambini per gratificarli: “Mamma, ti piace il mio disegno?”, “Certo, è meraviglioso”.

Tuttavia ci sono bugie molto dannose che minano lo sviluppo ottimale delle capacità cognitive del bambino. Si tratta di un tema molto complesso che vi invito ad approfondire con l’articolo Ogni bugia che dici a tuo figlio lo condanni all’insicurezza

Il metodo Montessori mira a crescere figli sicuri e in grado di esplorare il mondo con un bagaglio di potenzialità personali. Le bugie, anche se in apparenza innocue (“sì, lo facciamo domani a mamma…” oppure “non lo posso comprare perché ho dimenticato il portafogli a casa”) possono minare fortemente la sicurezza del nostro bambino. E’ inutile educare un bambino con il metodo Montessori se poi per praticità gli mentiamo minando il suo intero mondo.

9. Attenzioni alle lodi

Chi segue i principi di Maria Montessori, in buona fede e al fine di valorizzare le propensioni naturali del bambino, può finire per fare dei complimenti di troppo.

Le lodi inappropriate, proprio come le bugie dette con leggerezza, finiscono per creare dei bambini eccessivamente insicuri, piuttosto che sviluppare dei bambini capaci, sicuri ed empatici.

Il metodo Montessori tende a valorizzare le capacità e propensioni naturali del bambino ma ciò non significa dover osannare ogni respiro del bimbo. Si tratta di un discorso molto complesso che potete approfondire con la lettura della pagina: le lodi che rovinano completamente l’autostima dei bambini.

10. Tieni a freno la lingua

Se un eccesso di lodi può rovinare la capacità che ha il bambino di esplorare l’ambiente esterno con sicurezza, anche le critiche non sono d’aiuto.

Non criticate il bambino in modo gratuito. Se sbaglia qualche inerzia, non partite con il classico “ma sei scemo?!”, il bambino che sbaglia non si rende neanche conto di ciò che sta facendo!

Se sei la prima a giudicare tuo figlio, lui, crescendo, imparerà a fare lo stesso con sé stesso diventando un giudice ancora più severo. Sostituisci frasi come “guarda che hai combinato!” contestualizzando il problema e coinvolgendo il bambino a porre rimedio.

Il bambino imparerà a credere nelle sue risorse e saprà che potrà contare sulla mamma in caso di problemi futuri.

Il bambino tende a vivere le tue opinioni in modo assolutistico. Se tu condanni un suo atteggiamento, lui crederà che stai condannando l’intera persona: attenta alle tue reazioni e attenta a come ti esprimi.

A tutte le mamme Montessori, consiglio caldamente la lettura di questo articolo:

Illustrazioni: Brooke Smart


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