È il nostro comportamento il principale messaggio che mandiamo ai nostri figli

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
L’esempio che diamo ogni giorno, non solo nelle grandi cose, ma soprattutto in quelle piccole, è il principale fattore che influenza nostro figlio. Qualsiasi cosa diciamo non ha lo stesso effetto di quello che facciamo e di come lo facciamo.

Durante la crescita, il bambino si crea un’immagine causale delle cose che gli accadono, sviluppa cioè delle teorie sui motivi per cui determinate cose accadono e del perché egli fallisce o ha successo. Queste teorie sono alla base del suo futuro atteggiamento ottimista o pessimista.

Il seme del successo

Ogni volta che nasce un bambino, nascono un padre e una madre. E da quel momento crescono insieme in saggezza e virtù” Carlos Gonzàles. I primi anni di vita del bambino sono caratterizzati da esperienze complesse che coinvolgono; partendo da uno stato di totale impotenza, la nascita, il bambino man mano impara a camminare, a parlare, a relazionarsi con gli altri. Tutti i genitori si chiedono spesso se stanno facendo bene, se il loro bambino cresce in modo sano ed educato, ma anche il genitore più capace e paziente rischia di fare degli sbagli.

Come garantire il successo ai figli

Non sono  la disciplina e neppure ottimi metodi di studio per crescere un figlio al successo ma qualcosa di molto più semplice che, per fortuna, i genitori non devono imparare da alcun manuale. Ciò di cui hanno bisogno i bambini è la cura sensibile.

Purtroppo, in una società ossessionata dal successo e dalla competitività, i bambini sono costretti ad abbandonare l’infanzia troppo presto. Le aspettative che carichiamo sulle loro spalle sono spesso troppo pesanti.

Quando i genitori si preoccupano che i loro figli siano i migliori, quando riempiono la loro agenda di attività extrascolastiche che li “preparano per la vita” e soffocano la loro immaginazione dandogli responsabilità eccessive, gli tolgono la cosa più preziosa che ha un bambino: la sua infanzia. E la cosa peggiore è che è stato dimostrato che un’educazione accademica precoce non migliora i risultati nel lungo termine.

Cosa vuol dire cura sensibile?

Prendersi cura di un bambino non significa semplicemente vestirlo, alimentarlo e tenerlo al sicuro. Queste sono le necessità di base per la sopravvivenza, ma non sono sufficienti perchè un bambino sia felice e sviluppi con successo la sua sfera emotiva. Un bambino che si sente desiderato, guardato e amato è un bambino che nasce sano, forte e sicuro e quindi più propenso a sviluppare i suoi talenti personali, cercando una sana autonomia.

Autonomia e autostima viaggiano insieme: un bambino può cercare l’autonomia quando ha sufficiente fiducia nel suo ambiente, nei suoi genitori e in se stesso. Autonomia e autostima sono entrambi dei processi continui: vanno coltivate.

4 caratteristiche essenziali alla cura sensibile

Curare un bambino comprende tutti i comportamenti e le strategie implementati dai genitori per proteggerlo e stimolarne la crescita. Gli psicologi hanno analizzato migliaia di relazioni madre-figlio allo scopo di individuare le caratteristiche essenziali della cura sensibile, quelle che potenziano realmente lo sviluppo emotivo e cognitivo dei bambini. Questo è il risultato:

1) Ama tuo figlio incondizionatamente

Non implica solo l’accettazione incondizionata ma anche l’amore, la tenerezza, la protezione e il piacere condiviso. Infatti, anche se non sono in grado di spiegarlo, i bambini percepiscono questi sentimenti fin da piccoli, così come percepiscono il rifiuto, la rabbia, il risentimento o l’irritazione dei loro genitori.

2) Rispetta i sentimenti di tuo figlio

Significa che i genitori dovrebbero essere in grado di connettersi emotivamente con il loro bambino, considerandolo come una persona autonoma e attiva, anche se è solo un bambino. I genitori dovrebbero convalidare e rispettare i desideri e sentimenti del bambino, non considerare che i loro figli siano una loro proprietà né controllarli o punirli in base alle proprie aspettative e desideri.

3) Non sottovalutare le sue priorità

È la disponibilità fisica e psicologica dei genitori che soddisfa  le esigenze e le priorità del loro bambino. Ciò implica vicinanza e contatto fisico, ma anche disponibilità emotiva e capacità di mostrare piacere di stare con lui e condividerne le attività.

4) Ascolto empatico

Si riferisce alla capacità dei genitori di essere attenti ai segnali del bambino, interpretarli correttamente e rispondere rapidamente. In questa “comunicazione”, all’inizio non verbale, il bambino non riceve solo la convalida, ma impara anche a connettersi emotivamente con gli altri. In pratica, i genitori che praticano la cura sensibile sono quelli che percepiscono le esigenze dei loro figli e rispondono rapidamente e in modo appropriato.

Questi genitori rispettano i loro figli, sono in grado di adottare il loro punto di vista e stabilire un rapporto positivo con loro, garantendogli la sicurezza e la fiducia di cui hanno bisogno per esplorare il mondo e svilupparsi.

Una caratteristica fondamentale di questi genitori è che non sono solo in grado di comprendere e validare gli stati emotivi dei loro figli, ma si adattano anche alla loro evoluzione. Ciò significa che non violano il loro sviluppo e non pretendono che crescano in fretta, caricandoli di responsabilità o riempiendoli di compiti che non sono appropriati per quel periodo della loro vita.

L’importanza della sensibilità nella cura dei bambini

Molte ricerche hanno dimostrato che la qualità delle cure ricevute durante l’infanzia ha un impatto profondo sulla qualità della vita da adulto; le esperienze infantili, in particolare durante i primi anni di vita, hanno un ruolo cruciale nelle capacità intellettuali e sociali che svilupperemo durante tutta la vita.

Infatti, è in questa fase che si sviluppa il tipo di legame che ci renderà persone fiduciose, aperte a nuove esperienze ed emotivamente stabili o, al contrario, ci trasformerà in persone più rigide, timorose e propense alla dipendenza.

Ovviamente, questo atteggiamento influirà in tutti gli ambiti della nostra vita, dalle relazioni con gli altri all’immagine che abbiamo di noi stessi e anche il nostro successo nella vita professionale. Questo indica che sono l’amore è la sensibilità durante i primi anni di vita, non le attività extrascolastiche o la pressione per migliorare, a fare una differenza significativa nella vita dei bambini.

LIBRI CONSIGLIATI

Imparare l’ottimismo” è un libro di Martin Seligman, uno dei più importanti psicologi americani, fondatore della Psicologia Positiva. L’autore spiega come ‘gli ottimisti rendono meglio nello studio, nel lavoro e nello sport. Il loro stato di salute è eccezionalmente buono. Invecchiano bene e risentono molto meno dei consueti malanni fisici della mezza età. Prove empiriche suggeriscono che possono vivere più a lungo.

Nel suo libro “Imparare l’ottimismo“, in vendita su Amazon o nelle migliori librerie, Seligman spiega in che modo promuovere l’ottimismo.

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