Buoni propositi 2020, ecco come mantenerli

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Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, dottore di Ricerca in Neuropsicologia ed esperta in Mindfulness.

Sappiamo bene che il primo passo per raggiungere i propri obiettivi è DEFINIRLI. Con la fine di dicembre, la prospettiva dell’arrivo dell’anno nuovo, ci rende più propositivi e nasce così la lista dei buoni propositi che però non sempre riusciamo a mantenere.

Come primo passo, per raggiungere i propri obiettivi, occorre fare chiarezza su ciò che desideriamo davvero ottenere e raggiungere nella nostra vita, su quelli che sono i valori profondi che ci guidano, sulla loro importanza all’interno della nostra vita.

Supponiamo adesso di aver già compreso e definito con chiarezza i nostri valori ed esserci posti degli obiettivi chiari e… di esserci bloccati!  Qualcosa ci ha impedito di raggiungerli durante l’anno appena passato, o ci sta rendendo difficile la loro realizzazione nel presente: di cosa si tratta?

Si tratta molto probabilmente della FIFA: acronimo che indica uno o più ostacoli, molto diffusi e legati ai nostri atteggiamenti mentali, che ci impediscono di portare a termine efficacemente i nostri piani e di realizzare i nostri sogni desideri.

F = Fusione

Prendere per dati di fatto – fonderci con –  le cose che la nostra mente ci racconta di continuo, i nostri pensieri negativi, le nostre paure irrazionali ecc..

I = Irrealizzabili aspettative

Porsi obiettivi eccessivi o inadatti alle proprie possibilità: ad esempio occorrono troppo denaro o tempo o supporto esterno; non avete la forza fisica o le abilità per realizzarli o semplicemente si tratta di obiettivi irrealistici ed eccessivi.

F = Fuga dal disagio

Incapacità di fare spazio ed accogliere il disagio che inevitabilmente una sfida porta con sé: ansia, paura del fallimento e frustrazione)

A = Allontanamento dai propri valori

Perdita di contatto con i propri valori, dimenticare ciò che davvero conta o il significato profondo dei nostri obiettivi.

Buoni propositi dell’anno nuovo, come mantenerli

Per comprendere meglio come intervenire se non riusciamo a raggiungere il nostro obiettivo, proviamo a rispondere a questa domanda: COSA MI HA FERMATO O IMPEDITO NEL PERSEGUIMENTO DEL MIO OBIETTIVO?, scrivendo le risposte nello spazio sottostante e aumentando le righe in base al numero delle vostre risposte

1.     _________________

2.    _________________

3.    _________________

4.    _________________

Dopo aver elencato tutto ciò che vi ha impedito di raggiungere l’obiettivo in questione, tornate sulle vostre risposte ed indicate accanto ad ognuna di esse se si tratta di una risposta appartenente ad F1. (fusione con pensieri, paure irrazionali, come ad es. “non ce la farò mai” oppure “non sono all’altezza, non me lo merito” ecc),

appartenente al gruppo I. (se si tratta di aspettative irrealizzabili ed eccessive), F2. (se sono impedimenti legati all’incapacità di tollerare il disagio della sfida e dell’impegno) oppure A. (se si tratta di ostacoli legati alla distrazione, alla perdita di contatto con i vostri valori profondi o col significato del vostro obiettivo).

Fatto?
Bene! Ora si tratta di applicare l’antidoto alla FIFA, un antidoto potente ed efficace che si chiama DARE. Si tratta anche stavolta di un acronimo:

D = Defusione

Prendete le distanze dai vostri pensieri e paure irrazionali, ed osservateli come si osserva un quadro: non li confondete con la realtà e non vi identificate con essi. Potete sempre pensare una cosa diversa e più costruttiva!

A = Accettazione del disagio

Imparate a stare con il disagio che inevitabilmente fa parte della vita e delle sfide: imparate ad accogliere la paura di fallire, la frustrazione e l’ansia che ogni sfida porta con sé se volete raggiungere il vostro obiettivo.

R = Realismo degli obiettivi

Ponetevi obiettivi concretamente realizzabili e alla portata delle vostre possibilità: economiche, geografiche, fisiche, intellettuali e di tempo.

E = Entrare in contatto con i propri valori profondi

Contattate il vostro Sé profondo, i vostri valori, il significato vero che quell’obiettivo rappresenta per voi. Potreste anche accorgervi che non vi interessa più, o che non risponde più ai vostri criteri di valore.

Nell’articolo “6 esercizi psicoterapeutici che funzionano come antidoto all’infelicità” vi mostrerà delle tecniche specifiche per applicare efficacemente il metodo del “DARE”.


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