Come andare avanti quando vorresti mollare: la regola del 40%

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
“La determinazione è il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai fatto.” Newt Gingrich

Quante volte ci siamo detti: “no, non ce la faccio, non riesco più ad andare avanti”. Certo, la percezione di difficoltà varia da persona a persona, ma se oggettivamente molliamo il campo di battaglia dopo la prima difficoltà o cattivo risultato, sarà difficile poi riuscire a trovare il coraggio di ributtarsi.

Nessuno nasce vincente e che chi cede al primo ostacolo è poi destinato a sentirsi sempre più incapace

Ci sono momenti in cui andare avanti sembra impossibile, in cui siamo certi di aver raschiato il fondo delle nostre riserve;  è come se l’energia e le speranze si fossero esaurite, allora anche fare il passo più piccolo sembra un’impresa impossibile. Ma prima di gettare la spugna si può fare un ultimo sforzo mettendo in pratica la regola del 40%.

Il Muro della Maratona insegna il valore della resistenza psicologica

Le sfide sono ciò che rendono la vita interessante…Superarle è ciò che le da siginificato.” Coloro che hanno partecipato ad una maratona conoscono sicuramente “il muro dei 30 chilometri”, meglio conosciuto come il “Muro della Maratona”. Infatti, la maggior parte dei corridori si fermano a questo punto alla loro prima maratona e non sono in grado di andare oltre.

Curiosamente, fino a questo punto tutto andava bene, ma improvvisamente, il corridore viene assalito da enorme stanchezza. A questo punto le gambe non rispondono più, il corpo sembra essersi appesantito e la mente dice “basta”.

Questo fenomeno è causato dal fatto che il nostro corpo ha una riserva calorica di glicogeno che termina approssimativamente dopo 30 chilometri di corsa. A questo punto entra in gioco l’allenamento psicologico, il potere della mente.

Infatti, il muro dei 30 chilometri non è un fenomeno esclusivamente fisico. Si è scoperto che quando il corridore inizia a notare l’affaticamento muscolare e pensa di non poter finire la gara, sperimenta anche una forte frustrazione che diminuisce i livelli di dopamina. È allora quando risulta impossibile terminare la maratona.

Tuttavia, quando il corridore riesce a superare tale ostacolo, è più probabile che riesca a portare a termine la maratona. Anche noi, nella vita di tutti i giorni, sperimentiamo dei momenti in cui sembra di trovarci davanti una barriera insormontabile, pare che le forze ci abbiano abbandonato e non possiamo proseguire. Ma si tratta solo di una barriera psicologica.

Ognuno di noi può ricevere/trovare la giusta energia motivazionale da: eventi emotivamente toccanti, persone, ambienti, film, letture, OBIETTIVI….Le fonti da cui possiamo ricevere questo indispensabile carburante sono davvero molteplici. L’ importante è NON SMETTERE MAI… mai di cercare e rinnovare.

La regola del 40%

A questo proposito risulta interessante la regola del 40% che applicano i famosi Navy Seal (reparti speciali della Marina Statunitense), conosciuti per la preparazione fisica piuttosto impegnativa che li porta ai limiti delle loro possibilità. Secondo questi soldati, siamo tutti in grado di sopportare molto più di quanto pensiamo e di andare oltre ciò che ci proponiamo.

Secondo loro, quando la nostra mente dice “basta” in realtà abbiamo raggiunto solo il 40% del nostro potenziale. Pertanto, quando stiamo per gettare la spugna potremmo continuare e sforzarci il 60% in più.

Naturalmente, tale percentuale non deve essere presa alla lettera, è sufficiente tenere a mente che quando siamo sul punto di rinunciare a tutto spesso la causa non è la mancanza d’energia, ma solo un blocco mentale.

La regola del 40% è uno strumento molto semplice che ci aiuta a rivalutare i nostri limiti e ci permette di cambiare prospettiva, ci insegna che se vogliamo davvero superare i nostri limiti, dobbiamo fare un passo oltre e mostrare al nostro cervello che questa barriera è solo frutto della nostra immaginazione.

Come applicare questa regola?

“Guardati indietro, se vedi una persona peggiore di quella che sei oggi… ALLORA HAI VINTO.”

Il problema principale, quando creiamo una barriera psicologica, è che le frasi positive non sono molto efficaci. Infatti, a volte possono essere controproducenti e finiscono per frustrarci ancora di più. Quando soffriamo un blocco emotivo è difficile uscirne con la razionalità. Pertanto, tenendo presente che non abbiamo ancora raggiunto il nostro pieno potenziale, dobbiamo solo fare in modo di procedere passo dopo passo.

Se facciamo un passo alla volta non avremo paura, ma ci concederemo il tempo necessario per riprendere l’autocontrollo. Infatti, il segreto è che non dovremmo concentrarci nell’obiettivo finale, non dobbiamo ricordare quanti chilometri della maratona restano da correre, ma solo pensare ai prossimi passi. In questo modo, poco a poco, supereremo la barriera psicologica che abbiamo creato noi stessi.

Ecco 15 aforismi che ci ricordano l’importanza di essere tenaci e di persistere fino al successo:

1- Ma sapete, ci sono momenti della vita che quando cadi, senti di non avere la forza di rialzarti. E pensi: avrò ancora speranza? Perché vi dico: io sono qui, sdraiato, con la faccia al suolo e non ho le braccia, nè le gambe. Dovrebbe essere impossibile per me rialzarmi, MA NON LO E‘. (Nick Vujicc)

2-Non importa quante volte cadi, ma quante cadi e ti rialzi (Vince Lombardi)

3-Corri quando puoi, cammina se necessario, striscia se devi. L’importante è non mollare mai (Dean Karnazes)

4-Non arrenderti, rischieresti di farlo un’ora prima del miracolo. (proverbio arabo)

5-Posso accettare di fallire. Chiunque fallisce in qualcosa, ma non posso accettare di non provare. (Michael Jordan)

6-Se fallirò e rinuncerò , pensate che riuscirò ad alzarmi? No…ma se cadrò e proverò ancora, ancora e ancora…troverò la forza (Nick Vujicc)

7-“Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio (Jim Morrison)

8- Vince chi resiste (Persius)

9-Non scoraggiatevi. E ‘spesso l’ultima chiave quella che apre la serratura “(Paulo Coelho)

10-“Il mondo è la grande palestra dove veniamo a farci forti.” – Swami Vivekananda

11-Problemi, crisi, difficoltà…sono solo modi diversi per definire l’opportunità. Perchè da ogni errore puoi imparare qualcosa, da ogni fallimento puoi trarre un insegnamento. Impara la lezione e vai avanti!!! (Danilo Maruca)

12- Non devi temere la sconfitta se credi che possa svelarti poteri che non sapevi di avere…essendo tenaci si diventa vincenti (Napoleon Hill)

13- Per arrivare all’alba non ce altra via che la notte

14-Nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente! (Rocky Balboa)

15- Il miglior riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie a essa. (John Ruskin)

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2 commenti su “Come andare avanti quando vorresti mollare: la regola del 40%”

  1. Non mi sono mai arreso tranne , non utilizzerei questa formula, perché se conta vado avanti fino alla morte. Le uniche due volte che mi sono arreso, era in amore, perché volontà della amata, che non provava nulla per me, e allora ho tagliato, fare il contrario, sarebbe stato disonesto, non so se è quando avrò un altra possibilità, ma in amore si è in due, e bisogna sapersi frenare, ci vuole rispetto per la volontà altrui.

  2. Si, apprezzo le belle parole…e le condivido pure!!!!Certo è difficilissimo superare e andare avanti….anche riconoscere e trarre insegnamenti a nn rifare quel dato errore, che però, puntualmente si ripresenta sotto forme diverse e quindi, spesso nn ricini scintile!!!!so anche che ti si ripresenterà in maniera sempre più grande fino che nn agisci in modo diverso!!!!!!mi fà così paura!!!!!meno male ho già 63 anni compiuti!!!!!!! Il più è passato…..mi sono barca entrata fin qui!!!! Speriamo nel futuro con fiducia!!!!

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