Come creare ogni giorno più consapevolezza mentre mangi

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Psicoterapeuta ed esperto di educazione alimentare, psicologia del benessere e psicologia della nutrizione.

cibo consapevolezza

Mangiare è una parte significativa della nostra vita quotidiana, ma è molto facile dimenticarlo. In un attimo abbiamo il piatto pieno; subito dopo, è completamente vuoto. Che cosa è accaduto? Difficilmente abbiamo gustato o goduto con attenzione ogni singolo boccone. Possiamo cambiare questo modo meccanico di mangiare, facendo ricorso a una pratica giornaliera di alimentazione consapevole. Ecco 7 punti al proposito.

Sette passi per sviluppare il benessere col cibo

1. Impegnati

Dedica pochi minuti al giorno alla pratica del mangiare consapevole. Impegnati a mangiare un pasto o uno spuntino consapevolmente ogni giorno — o anche solo una parte del pasto e poi aumenta il tempo così impegnato, ogni settimana fino a quando riesci a farlo con ogni pasto o spuntino.

Se possibile, prova a scegliere un momento in cui riesci a focalizzare la tua attenzione, senza distrazioni o interruzioni. L’alimentazione consapevole include molti aspetti: consapevolezza della fame, della scelta del cibo, della sazietà edel gusto.

2. Fai una scelta di cibo semplice

E’ utile cominciare la pratica delmangiare consapevole con una piccola quantità di una tipologia di cibo che non scateni la voglia di abbuffarsi, oil desiderio di mangiare troppo. Ad esempio una carota, uno o due chicchi d’uva o delle fette di banana. Man mano che la consapevolezza cresce e aumenta, scegli dei cibi più complessi, come dei biscotti.

3. Offri la tua piena attenzione

Inizia con un pezzo di cibo, come un chicco d’uva secca, nella tua mano. Permetti ai tuoi sensi di ravvivarsi: annusa l’uva, notane i contorni, la forma, i colori, come la senti nel palmo della mano, tra le dita. Quando la mente vaga tra passato o futuro, riportala gentilmente all’uva. Poi, portaconsapevolmente l’uva alla boccacon l’intenzione di impiegare più tempo possibile per assaporarla e stare nell’attimo fuggente del presente.

4. Sii consapevole dei pensieri e sentimenti

Potrebbe esserci dell’aspettativa:“Sarà così buono? Spero che ce ne sia dell’altro.” O, forse potrebbe esserci un po’ di delusione: “E’ solo uva, non un dolcetto.”
Lascia che i pensieri vengano e lasciali andare senza seguirli, permettendoti di percepire ciò che c’è nella realtà, senza farti influenzare delle aspettative, della fantasia e tantomeno dai pregiudizi.

5. Nota come vengono e vanno i sapori

Non appena cominci a masticare, nota la consistenza del sapore, l’asprezza, la dolcezza, mentre l’uva scivola nella bocca. Nota che appena il sapore comincia a scemare, potrebbe manifestarsi un forte desiderio di mangiare un altro chicco, persino quando ti senti sazia o comunque soddisfatta.

Vedi se riesci a restare con le sensazioni, mentre l’uva raggiunge lo stomaco, e riconoscise hai realmente bisogno di continuare a nutrirti con altri chicchi d’uva. Gusta veramente. Possiamo permettere ai sensi di ravvivarsi, vivendo direttamente il gusto, e prima ancora dell’olfatto. Restando con il gusto e il senso del boccone, si apre la possibilità della soddisfazione. Che cosa offre un boccone? Quanti ne occorrono per avere la soddisfazione? Lascia che ogni boccone ti dia la risposta.

6. Il potere della scelta

C’è una grande forza a mettere corpo e mente insieme. Ci aiuta a vedere che abbiamo una scelta: Possiamo in realtà gustare e godere di quello che mangiamo, o possiamo nutrirci inconsapevolmente e perderci interamente tale esperienza.Se spostiamo quest’abilità ad altre aree della vita, ci gustiamo il senso pieno della vita stessa.Man mano che ti abitui a gustare consapevolmente, riconoscendo il valore del cibo, questa pratica può essere una piacevole compagna ogni volta che mangi, sia sola o con altri.

7. Rinnova il tuo impegno quotidiano nei confronti della pratica dell’alimentazione consapevole

Comincia e ricomincia, ogni giorno. Ci sono molte idee ed esperienze relative al cibo da assaporare, man mano che il viaggio continua. La pratica quotidiana la trasforma in sana abitudine, che previene il sovrappeso o fa ritornare il giusto peso ragionevole non cedendo più agli eccessi.

Gianpiero Rossi, psicoterapeuta

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