I bambini intelligenti si arrampicano sugli alberi e si sporcano nel fango

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
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Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé. (Pablo Neruda)

La maggior parte dei bambini passa il pomeriggio in casa, solitamente davanti alla televisione o giocando al computer, perdendo così una serie di esperienze importantissime per la propria crescita.

Secondo una ricerca recentemente condotta, un bambino su dieci non sa andare in bicicletta, non si è mai arrampicato su un albero, ignora cosa vogliano dire giochi comunissimi come campana, palla avvelenata o un-due-tre stella. Questa ricerca ha analizzato le abitudini di 12.000 famiglie con bambini dai 5 ai 12 anni, e ha scoperto che in oltre dieci paesi, i bambini trascorrevano solo una media di 30 minuti al giorno a giocare all’aperto. Questo studio ha anche rivelato che negli Stati Uniti quasi la metà dei bambini in età prescolare non esce a giocare fuori casa tutti i giorni. Nel Regno Unito la realtà non è molto diversa: il 64% dei bambini esce fuori a giocare meno di una volta alla settimana e il 20% non si è mai arrampicato su un albero.

È interessante notare che i ricercatori non hanno trovato alcuna relazione tra il tempo che i bambini passavano a giocare fuori casa e il reddito delle famiglie o la percezione del livello di sicurezza del vicinato nella famiglia. Ciò significa che si tratta di una tendenza generale che va ben oltre lo status socio-economico. Il problema di fondo è molto più semplice: la maggior parte dei genitori non vogliono che i loro figli si arrampichino sugli alberi, rincorrano rane, si sporchino nel fango o giochino da soli con altri bambini.

Se chiediamo alle persone oltre i 40 anni di età quali sono i loro migliori ricordi d’infanzia, la maggior parte risponderà il gioco e il divertimento all’aria aperta. Tuttavia, molti dei bambini di oggi non avranno quei ricordi, o almeno non potranno dare forma a tanti ricordi di quel tipo. Attualmente solo il 21% dei bambini esce fuori a giocare tutti i giorni all’aria aperta, anche se al 71% dei loro genitori veniva permesso.

Questa mancanza è realmente penalizzante per i bambini, poiché giocare all’aria aperta, sporcarsi di terra e fango sono delle attività che oltre a renderli felici, li aiutano ad essere maggiormente attivi e a giocare insieme ai loro coetanei. Questo ha un’evidente e positiva ricaduta sia sulla loro salute che sul loro sviluppo fisico ed emotivo. Arrampicarsi su un albero, ad esempio, insegna loro che per superare una sfida lo sforzo e la concentrazione sono fattori fondamentali.

Non sempre la sedentarietà di questi bambini è una loro scelta

Si tratta in molti casi di una pigrizia dovuta ai genitori, che stanchi delle mille attività quotidiane preferiscono restare in casa con i loro figli a gestire i piccoli aspetti pratici della vita familiare. E’ invece importante spronare i bambini a vivere all’aperto quanto più possibile e a vivere esperienze a contatto con la natura e con i loro coetanei ed è altrettanto importante che i genitori non limitino le attività e la voglia di esplorare dei bambini.

Troppo spesso la salute, la pulizia e la sicurezza diventano scuse per evitare che i bambini facciano determinate attività. Questo è un errore: lasciarli liberi e sorvegliarli è un giusto compromesso per non limitare le loro nuove esperienze. Arrampicarsi su un albero, vuol dire esporsi al rischio e imparare a gestirlo. E se si sporcano…. A casa si lavano!

I parchi e i boschi in particolare rappresentano per i bambini un ambiente ricco di stimoli e di sfide e consente di lavorare con la fantasia per creare infiniti giochi: costruire una tana, studiare gli insetti, fare i nodi con le corde e arrampicarsi, o costruire altalene sulle quali dondolarsi.

Perché è così importante che i bambini giochino all’aperto con i loro coetanei?

Ci sono innumerevoli buone ragioni perché i bambini trascorrano del tempo all’aria aperta a giocare, preferibilmente con i loro coetanei.

Imparano a prendere decisioni, risolvere problemi, controllare se stessi e seguire le regole

Giocare all’aperto senza la supervisione di un adulto, è un’ottima lezione di vita che insegna ai bambini a risolvere i problemi che si presentano. Infatti, se vorranno essere accettati dal resto del gruppo si vedranno costretti a controllare alcuni dei loro comportamenti e seguire le regole concordate.

Nella misura in cui i bambini interagiscono con i loro coetanei imparano a controllare se stessi, prendere decisioni e risolvere i problemi. Si tratta di competenze fondamentali che insegnano loro che hanno il controllo della loro vita, una sensazione di potere che li protegge da ansia e depressione, disturbi piuttosto diffusi che sono spesso il risultato della sensazione di mancanza di controllo sulla propria vita.

Imparano a gestire le emozioni, incluse rabbia e paura

Giocando all’aperto, senza la supervisione dei genitori, i bambini si trovano spesso in situazioni difficili, sia fisicamente che socialmente. Se vogliono uscirne a testa alta devono imparare a controllare le loro emozioni. Per esempio, è probabile che la prima volta che un bambino deve arrampicarsi su un albero provi paura, ma ben presto la dominerà, soprattutto se si trova di fronte ai suoi amici.

In questo modo il bambino imparerà a regolare le proprie emozioni e assumere il controllo. Apprenderà che ci sono situazioni che fanno paura, ma che la paura può essere superata senza sentirsi ansiosi o sopraffatti perché in realtà non c’è alcun pericolo. Questa “formazione emozionale” naturale gli permetterà di creare una serie di strumenti psicologici che gli saranno molto utili nella vita futura.

Imparano a sviluppare la creatività

Quando i bambini giocano fuori casa si sentono più liberi, per questo preferiscono dedicarsi a giochi non strutturati che stimolano la loro immaginazione, la creatività e l’intelligenza. Immaginare castelli in aria, creature magiche o trasformare il ramo di un albero in una spada, stimola le connessioni neurali e migliora lo sviluppo del cervello.

D’altro canto, giocare all’aria aperta permette loro di esplorare il mondo che li circonda e fare nuove scoperte sorprendenti. Le cose che incontrano sul loro percorso stimolano costantemente la loro immaginazione dato che non sono giocattoli concepiti per uno specifico fine, ma possono avere mille usi diversi a seconda della creatività. Pertanto, i bambini che giocano fuori casa tendono a concentrarsi di più nei dettagli e imparano rapidamente ad apprezzare le piccole cose della vita.

Imparano ad essere indipendenti e responsabili

Quando i bambini sono lontani dai loro genitori e questi non possono agire da mediatori, devono imparare a risolvere i problemi da soli. Ciò significa che dovranno valutare diverse alternative, provare soluzioni diverse e forse sbagliarsi, finché non troveranno la risposta di cui hanno bisogno.

In questo modo i bambini imparano ad essere autonomi e indipendenti, assumeranno gradualmente la responsabilità della loro vita rendendosi conto che le loro scelte hanno delle conseguenze, e che queste dipendono esclusivamente da loro. In questo modo si andrà formando un adulto sicuro e consapevole.

Imparano ad appassionarsi e sviluppare interessi propri

A scuola, i bambini spesso non scelgono le attività in cui si impegnano, devono seguire il piano di studi. Inoltre, molte volte si sforzano di ottenere buoni voti, un premio o una lode, ma non perché sono realmente interessati all’attività.

Il gioco libero, al contrario, è un’occasione unica per i bambini di esplorare i propri interessi senza alcuna pressione. In questo caso i bambini possono lasciare l’attività quando si sentono annoiati, l’obiettivo finale non è il risultato, ma godere di ciò che fanno. In questo modo imparano ad appassionarsi a quello che fanno e capiscono che al di là dei risultati, possono godere del processo.

Imparano a fare amicizia e ad andare d’accordo con gli altri

Il gioco sociale è un modo naturale per fare amicizia e imparare a relazionarsi con gli altri in modo equo. Infatti, dal momento che il gioco è un’attività volontaria ei bambini possono abbandonarlo in qualsiasi momento se si sentono a disagio, capiscono subito che per divertirsi hanno bisogno dei loro compagni di gioco e cercheranno di gestire diplomaticamente le differenze pur di continuare a giocare.

Il gioco, senza la costante supervisione degli adulti, che spesso agiscono da mediatori, permette ai bambini di formarsi le proprie competenze sociali, di essere più sensibili ed empatici. I bambini imparano molto presto a individuare le emozioni degli altri e a rispondere di conseguenza. In questo modo viene stimolata la loro intelligenza sociale, che è fondamentale per il successo nella vita da adulti.

Imparano ad essere felici

Il gioco non è solo un’attività di sviluppo, ma anche una fonte di felicità, soddisfazione e benessere. La maggior parte dei bambini sono felici giocando all’aperto con i loro amici. Quando corrono, giocano e sono in contatto diretto con la natura i loro sensi vengono stimolati, e questo genera sensazioni molto piacevoli.

Inoltre, questo tipo di giochi li aiuta a liberare energia e, in ultima analisi, creano una piacevole sensazione di tranquillità. Infatti, uno studio condotto presso la Cornell University ha rivelato che i bambini che vivono in città e non passano del tempo in contatto con la natura mostrano livelli più elevati di stress e ansia, rispetto a quelli che vivono in zone rurali ed escono spesso fuori a giocare, i quali mostrano di essere anche più resistenti alle avversità.

101 cose da fare all’aria aperta prima di diventare troppo grande

Le britanniche Jo Schofield e Fiona Danks hanno recentemente scritto un libro dal titolo evocativo: Go Wild -101 things to do outdoors before you grow up (101 cose da fare all’aria aperta prima di diventare troppo grande): un piccolo compendio di tutte le attività che si possono fare all’aperto, dalle più tradizionali alle più innovative.

Le due scrittirici – che hanno ideato  una piccola ‘filosofia’ del giocare all’aperto – si rivolgono direttamente ai genitori, invitandoli a usare l’ambiente naturale come una vera e propria area-giochi, ricca di segreti tutti da scoprire. Si può organizzare una colazione nel verde, invece del solito picnic, oppure si può andare in giro per i prati muniti di lente di ingrandimento per avvistare insetti e bacche, proprio come un safari; oppure si possono raccogliere materiali naturali, come pezzetti di legno, muschio, conchiglie, per sbizzarrirsi una volta a casa facendo dei lavoretti.

Non è necessario avere a disposizione un grande prato fiorito, è sufficiente un piccolo cortile, un bel terrazzo o un piccolo giardinetto.

Tra le nuove tendenze del “giocare all’aria aperta” trova ampio spazio anche l’arte del fare giardinaggio insieme ai bambini: piantare delle piantine partendo dal seme, lavorare la terra e giocare con l’acqua offrono una grande opportunità di svago e relax per grandi e piccoli. Inoltre l’orgoglio di veder cresciuta, dopo mesi, la propria piantina è impagabile.

Quali sono i giochi più tradizionali da fare all’aperto?

Tutti noi conserviamo nel nostro bagaglio di ricordi i bei pomeriggi passati a giocare a:

  • nascondino,
  • ‘color, color’: un bimbo dice il colore e insegue tutti gli altri che scappano cercando di toccare qualcosa che abbia quel colore,
  • ‘settimana’ o ‘campana’: si disegnano per terra sette quadrati con dei gessi o con una pietra pomice e i concorrenti devono saltare su un
  • solo piede raccogliendo una piccola pietra lanciata nei quadrati;
  • ‘palla avvelenata’: non bisogna farsi colpire dalla palla;
  • ‘mosca cieca’: un bimbo bendato deve provare ad acchiappare gli altri che scappano,
  • ‘un, due, tre,stella’: un bimbo conta coprendosi gli occhi e gli altri in quel lasso di tempo devono avvicinarsi il più possibile, bloccandosi, però, quando la conta è finita.

Per approfondimento ti consiglio di leggere il mio articolo “I bambini sani devono sporcarsi

50 attività da fare all’aperto prima dei 12 anni

Come convincere i bambini a schiodarsi dal divano? Se lo sono chiesti gli esperti del National Trust, una fondazione britannica che ha lo scopo di tutelare i luoghi storici e gli spazi verdi del Regno Unito, dopo aver scoperto, con un sondaggio condotto su bambini fino a 12 anni, che solo un bambino su dieci gioca all’aria aperta e che un terzo dei piccoli non si è mai arrampicato su un albero e non sa nemmeno andare in bicicletta.

Gli esperti britannici hanno, quindi, stilato un divertente elenco di attività che bisogna assolutamente fare almeno una volta prima di spegnere la dodicesima candelina. Tutte rigorosamente all’aperto

  • Arrampicarsi su un albero
  • Rotolarsi giù da una grande collina
  • Fare campeggio all’aperto
  • Costruire un rifugio
  • Far rimbalzare i sassi sull’acqua
  • Fare una corsa sotto la pioggia
  • Far volare un aquilone
  • Pescare con il retino
  • Mangiare una mela appena colta
  • Giocare a conker (un gioco britannico in cui un partecipante munito di una castagna attaccata a uno spago cerca di staccare dal filo o far cadere la castagna dell’avversario)
  • Lanciare palle di neve
  • Organizzare una caccia al tesoro sulla spiaggia
  • Fare una torta di fango
  • Costruire una diga su un ruscello
  • Scivolare sullo slittino
  • Seppellire qualcuno sotto la sabbia
  • Organizzare una gara di lumache
  • Stare in equilibrio su un albero caduto
  • Dondolarsi da una corda
  • Giocare a scivolare nel fango
  • Mangiare more raccolte dai rovi
  • Guardare dentro un albero
  • Esplorare un’isola
  • Correre a braccia aperte facendo l’aeroplano
  • Fischiare usando un filo d’erba
  • Andare in cerca di fossili e ossa
  • Aspettare l’alba
  • Scalare una grande collina
  • Visitare una cascata
  • Dar da mangiare a un uccello dalla mano
  • Andare a caccia di insetti
  • Cercare uova di rana
  • Catturare una farfalla con il retino
  • Inseguire animali selvatici
  • Scoprire cosa c’è in uno stagno
  • Richiamare un gufo imitando il suo verso
  • Osservare le strane creature che si nascondono tra le rocce di un lago
  • Allevare una farfalla
  • Dare la caccia a un granchio
  • Fare una passeggiata nel bosco di notte
  • Piantare qualcosa, coltivarla e mangiarla
  • Nuotare in mare, in un fiume, non in piscina
  • Fare rafting
  • Accendere un fuoco senza usare i fiammiferi
  • Trovare la strada servendosi solo di mappa e bussola
  • Arrampicarsi sui massi
  • Cucinare in campeggio
  • Fare discesa in corda doppia
  • Giocare a geocaching
  • Andare in canoa su un fiume

Quindi perché non iniziare proprio il prossimo week end organizzando una gita con tutta la famiglia?


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