Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo: come si manifesta e come combatterlo

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Sono comportamenti Ripetitivi messi in atto per ridurre il senso di disagio e l’ansia e vengono generati da pensieri e impulsi delle ossessioni cioè costituiscono un tentativo di elusione del disagio, un mezzo per cercare di conseguire un controllo sulla propria ansia.

Suddetti atteggiamenti provocano non poche conseguenze deleterie per se e per altri, ma fortunatamente esiste un metodo per scoprirne la causa e trovarne una soluzione.

Disagi e conseguenze

Se vivi con il bisogno di controllare e ispezionare continuamente allora sei affetto da una compulsione. Addirittura potresti avvertire dentro di te un impulso che ti spinge a mettere in atto la stessa azione più volte con lo scopo di auspicare la buona fortuna o scongiurare la sfortuna.

Se questi “riti” hanno una lunga durata e magari ti rendi conto che vengono preceduti da pensieri angosciosi, rischiano di sconvolgere la routine quotidiana con inevitabili problemi nelle relazioni, sul lavoro, a scuola … Anche il riposo notturno viene messo in discussione causando nervosismo, agitazione, stanchezza fisica e mentale.

Come si manifesta una compulsione

Questo tipo di disagio può rivelarsi attraverso varie forme; ad esempio il controllo ripetitivo effettuato in casa specie prima di uscire:

Aver spento le luci
Aver chiuso il gas
Aver chiuso serrature e porte
C’è chi addirittura controlla che non ci siano tracce di fantasmi o ladri.

Può manifestarsi attraverso azioni ripetute come:

Toccare continuamente un oggetto
Sedersi e alzarsi di continuo
Entrare e uscire da una stanza a un’altra
C’è chi poi è ossessionato dal contare (soldi, calorie, scale) oppure contare le cose un certo numero di volte.

Anche essere esageratamente e sistematicamente ordinati fa parte delle compulsioni come ne fa parte una logica mentale maniacale. La pulizia personale e del proprio ambiente è importante ma quando diventa esagerata e ossessiva ci ritroviamo davanti al solito disagio.

Disturbo ossessivo compulsivo: come eliminarlo cambiando i pensieri

La persona che soffre del disturbo ossessivo compulsivo è vittima costante dell’ansia che la porta a compiere rituali finalizzati ad attenuare la sensazione di disagio. In questo modo sprofonda in un circolo vizioso che la consuma lentamente, e che a lungo andare condiziona il suo impegno quotidiano.

Il primo passo

Consisterà nel decidersi a superare il problema. Non si tratta di una cosa tanto banale, dato che esiste un divario enorme tra ciò che sappiamo dal punto di vista meramente cognitivo e ciò che accettiamo a livello emotivo. È quindi importante essere pienamente consapevoli del fatto che si soffre di un disturbo ossessivo compulsivo, e che si decide di affrontarlo. Solo così si assumerà un atteggiamento positivo e ci si impegnerà per facilitare il cambiamento.

Il secondo passo

Sarà quello di convincersi che si può superare il problema e che si sarà in grado di mettere in pratica le fasi previste dalla terapia per affrontare l’ansia da un punto di vista diverso. Infatti, spesso le persone che si rivolgono ad uno psicologo sono consapevoli di avere un problema e lo vogliono risolvere, ma sono riluttanti a fare i cambiamenti necessari perché hanno molta paura. Tuttavia, se si desidera rimuovere il disturbo ossessivo compulsivo si deve affrontare la paura applicando le tecniche per controllare i rituali personali, ma prima di fare questo sarà necessario modificare alcuni pensieri.

3 cambiamenti fondamentali nel nostro modo di pensare

La buona notizia è che questo circolo vizioso può essere interrotto in qualsiasi momento. Eliminare il disturbo ossessivo compulsivo è possibile, ma sarà necessario impegnarsi nel processo di cambiamento.

1. Ammettere che le vostre preoccupazioni sono irrazionali e non hanno alcun fondamento reale

I rituali hanno la funzione di calmare l’ansia, ma la maggior parte delle persone li eseguono perché credono che non facendolo, accadrà loro qualcosa di terribile. Ad esempio, alcuni sono convinti che se non si lavano le mani più volte al giorno si ammaleranno. Alla base del rituale e delle compulsioni vi sono dei pensieri irrazionali da rimuovere.

Pertanto, il primo passo è rendersi conto che queste preoccupazioni non hanno alcun fondamento reale o che questo è eccessivo. Se non realizzate il vostro rituale, il massimo che vi può accadere è che aumenterà un poco l’ansia, ma niente di più. Dopo pochi minuti lo stress inizierà ad andarsene da solo.

In questo momento il problema principale è che resta la convinzione irrazionale che non eseguendo i vostri rituali accadranno delle disgrazie, a voi o agli altri, e che siete costretti ad evitarle rispettando i vostri rituali. È comprensibile che l’eliminazione di questi pensieri catastrofici sia complicata, ma il primo passo da fare è accettare che siano irrazionali e che constatiate voi stessi cosa accade quando si rinvia o si elimina un rituale.

In quei momenti in cui si sente la voglia di svolgere il rituale, dovreste concentrarvi nei vostri pensieri e nelle cose che state dicendo. Date uno sguardo al passato, vi accorgerete che non avete sempre rispettato questi rituali, e tuttavia, non è successo nulla di male.

2. Capire che i rituali non sono l’unico modo per ridurre l’ansia

I rituali vi tranquillizzano nel momento che li eseguite, ma a lungo andare, servono solo ad esacerbare il problema. Si tratta di una valvola di sfogo momentaneo per controllare i sintomi dell’ansia, ma non rappresentano una soluzione permanente. In realtà, non li si può neppure considerare una soluzione. Ci sono altre tecniche per ridurre l’ansia che sono molto più efficaci, come il rilassamento progressivo e la respirazione diaframmatica.

Come la maggior parte delle persone che soffrono del disturbo ossessivo compulsivo, probabilmente sarete convinti che se non rispettate i rituali, l’ansia e il disagio che provate non vi abbandoneranno. Tuttavia, il modo migliore per confutare questa convinzione è quello di metterla alla prova. Quando vi sentite ansiosi, mettete in pratica alcune tecniche per ridurre l’ansia, noterete così che questa diminuisce, anche se non avete rispettato il vostro rituale.

3. Accettare le vostre ossessioni

Spesso le persone che soffrono di un disturbo ossessivo compulsivo si vergognano dei loro pensieri perché sanno che sono assurdi. Altre volte sono sgradevoli e causano loro malessere così la strategia più usata è quella di cercare di evitarli a tutti i costi. Tuttavia, è stato dimostrato che più cerchiamo di controllare un idea e più questa si rafforza. Pertanto, la strategia migliore è quella di accettarla.

In un primo momento sarà difficile, perché siamo abituati a rimuovere dalla nostra mente tutto ciò che ci provoca disagio. Tuttavia, immaginate questi pensieri come se fossero un film e voi semplicemente uno spettatore. Potete allora osservarli senza che influiscano su di voi, senza che vi facciano paura e quindi, non vi causeranno ansia. Potete trascriverli o registrarli e potete anche immaginare tutte le disavventure che potrebbero verificarsi, meglio ancora se vi aggiungete un tocco di umorismo. In questo modo vi scollegherete dall’impatto emotivo che queste credenze generano in voi e lentamente, poco a poco, perderanno la loro forza e il potere che hanno su di voi.

Ricordate che, in un certo senso, il disturbo ossessivo compulsivo implica una paura irrazionale di pensieri che sono di per se stupidi, una paura che si basa nelle vostre convinzioni catastrofiche. Pertanto, esporvi a quei pensieri senza cercare di darvi un ordine, senza realizzare alcun rituale allo scopo di “evitare un presunto pericolo”, è il modo migliore per superare il problema.

Così, la parte irrazionale della vostra mente che crede che le vostre idee negative siano pericolose, si convincerà che non vi sia nulla di male anche se manterrete quei pensieri. Concentratevi nella vostra vita normale ed i pensieri spiacevoli spariranno da soli.

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