Ferite emotive del nostro passato: come sappiamo che siamo guariti?

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor


Essere lasciati, perdere una persona molto cara, subire un torto da chi proprio non ci aspettavamo….sono ferite invisibili che lasciano brutte cicatrici all’anima. A volte, quando ci sentiamo male e soffriamo, tutto quello che vogliamo è solo allontanare da noi il dolore. Ci disperiamo e ci precipitiamo a guardare avanti. È comprensibile, ma non è positivo.

Le ferite che ci impediscono di avanzare

Altre volte sono le persone intorno a noi che ci spingono a reagire. Forse con le migliori intenzioni, ci incoraggiano ad andare avanti e fare il passo successivo definendoci addirittura “deboli” a volte, perché non siamo in grado di rialzarci abbastanza velocemente. Ma quando non siamo ancora pronti ad andare avanti non dovremmo azzardare, per evitare di soffrire inutilmente.

Per guardare di nuovo al futuro con fiducia, è fondamentale avere pazienza e aspettare che guariscano le ferite emotive. Questo non significa che dobbiamo annegare nel dolore, ma che dobbiamo avanzare a piccoli passi, seguendo il nostro ritmo e senza troppa fretta.

Il tempo che guarisce…….

Il tempo è fondamentale per riprenderci dai traumi emotivi, con il tempo riusciamo a dare un senso a ciò che è accaduto, accettiamo il passato e voltiamo pagina. Infatti, i traumi causano di solito un terremoto psicologico, quindi abbiamo bisogno di tempo per recuperarci, per guardare dentro di noi e renderci conto che non siamo più gli stessi, qualcosa è cambiato.

Dopo il forte choc emotivo possiamo sentirci bloccati e abbiamo bisogno di tempo per ritrovare noi stessi, per capire, accettare e persino imparare a convivere con questa nuova persona che siamo diventati.

Tempo per pensare, tempo per imparare

D’altra parte, il tempo è fondamentale anche per imparare dagli errori che abbiamo fatto. Se usciamo da un rapporto di coppia traumatico, per esempio, e ci buttiamo immediatamente tra le braccia di un’altra persona, non avremo avuto abbastanza tempo per capire dove abbiamo sbagliato. In realtà, è proprio questo uno dei motivi per cui le persone si trovano spesso coinvolte in relazioni che non vanno mai a buon fine. Non si sono concessi il tempo necessario per crescere.

Il tempo permette di prendere la necessaria distanza emotiva dal trauma, in modo tale che possiamo giudicare il nostro comportamento e le decisioni da una prospettiva più obiettiva e da una posizione distaccata. Di conseguenza, saremo in grado di assumere la nostra parte di responsabilità e crescere.

Al contrario, se ci affrettiamo rischiamo di commettere gli stessi errori, andando a sbattere ripetutamente contro lo stesso muro. Purtroppo, ci sono ancora molte persone che credono che “un chiodo scacci l’altro”, e continuano a vivere così rapidamente che la loro stessa velocità le stordisce. Anche se a volte, ciò di cui abbiamo bisogno è solo di fermarci per raccogliere le forze e ricomporre i pezzi.

Come sappiamo quando siamo pronti per ricominciare di nuovo?

Ognuno è diverso, e anche i traumi e le lesioni lo sono. Essere pronti a proseguire richiede tempo e non esiste una regola precisa, devi imparare a connetterti con ciò che hai dentro e ascoltare i segnali che ti invia il tuo “io”. Ma in generale, una persona è pronta a proseguire quando esistono almeno due delle seguenti condizioni:

1. Il dolore è diminuito

Guardandoti alle spalle ti rendi conto che, anche se la ferita è lì, non fa più male. Infatti, probabilmente cominci a ricordare più spesso gli aspetti positivi che quelli che ti causavano danni.

2. Hai imparato

Quando analizzi ciò che è accaduto, riesci a dargli un senso e capisci dove hai sbagliato. Quando assumi l’esperienza e questa ti arricchisce come persona.

3. Puoi ridere e scherzare di ciò che è successo

Quando sei in grado di ridere di quanto è successo, significa che hai superato il trauma, che hai spogliato la situazione della sua drammaticità iniziale.

In ogni caso, non avere paura di fare un passo indietro se ti rendi conto di essere andato avanti troppo in fretta. A volte possiamo pensare di essere pronti ad andare avanti, ma non lo siamo. Allora è meglio fermarsi per raccogliere le forze e guarire completamente.

Un giorno, ti invaderà quella sensazione che ti farà ripensare a tutto il tempo perso, minuti che non recupererai mai…ed è proprio in quei momenti che ti renderai conto che il tuo tempo è la cosa più preziosa. Perché il tempo è la vita. L’unica cosa che non torna indietro.

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2 commenti su “Ferite emotive del nostro passato: come sappiamo che siamo guariti?”

  1. Sempre interessanti e puntuali questi argomenti, che spesso vengono nei momenti giusti

  2. Non è cosi semplice ridere scherzare su ciò che ti succede, ci vuole tanta volontà per riuscire e qualcuno che ti aiuti a superare il trauma subito

I commenti sono chiusi.