Giornata tipo con un narcisista, l’arte di lasciarsi rovinare la vita

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Nonostante tutto, ti ho creduto. Ho creduto ad ogni singola parola che sapeva di finzione. Ho creduto che fossi io quella sbagliata. Quella che chiedeva troppe attenzioni. Quella che si lagnava. Quella che era sempre fuori posto. Non ero mai abbastanza. Cosa chiedevo di così trascendentale per meritarmi le critiche continue dall’uomo con cui stavo insieme? Solamente, un po’ di presenza.

Di quella che scalda il cuore, che si trasmette con pochi gesti e nulla di plateale. Attenzioni, affetto. Chiedevo troppo? Mi hai tolto anche quelle. E quando chiedevo una di queste cose, le urla uscivano come pietre che ti spaccano il cuore. “Piantala di fare la ragazzina, sei immatura e infantile”, dicevi. Non c’era mai stima nelle tue parole, solo disprezzo. Disprezzo per come mi comportavo, per quella che ero, per i miei sentimenti, che erano lì, tritati dalle tue mani. Ho creduto che quella sbagliata fossi io.

Io, con la mia troppa sensibilità, io con la mia empatia e i miei dubbi. Io che non capivo niente di musica, che non sapevo mangiare bene, che non ero in grado di capirti, che mi lamentavo come una bambina immatura. Io che ero sempre irrimediabilmente fuori sincrono con il tuo modo di pensare.

Ogni parola detta, velata o non era sempre volta a minare la mia autostima. Un gioco sottile, spietato, che solo chi ha un cuore oscuro può fare. Non ero mai abbastanza. Non andavo bene, dovevo migliorare. Dovevo diventare quello che tu volevi. Ho cercato di adattarmi, nonostante il mio istinto mi gridasse a chiare lettere che dovevo fermarmi. Che stavo male, che qualcosa proprio non mi rendeva felice. Ma dovevo dimostrarti di meritarmi il tuo amore.

Che quello che pensavi di me non era vero. E così mi son plasmata per diventare la donna giusta. Perché, dopo tutti questi anni di “prendi e lascia”, finalmente stavo con te. Mentre cercavo di essere “altro da me” per coronare un sogno irrazionale e senza senso, ogni giorno che passava perdevo piccole parti di me stessa. E non riuscivo a capire perché quando ti parlavo delle mie emozioni, le tue reazioni fossero aggressive e fredde. Sminuivi e criticavi ogni mio pensiero, ogni mia richiesta di attenzioni. “Tu sei cretina se dici queste cose. Ti rendi conto di quanto sei deficiente? Io con le persone cretine neanche ci discuto”. Mi guardavo allo specchio e non capivo se fossi io quella che esagerava o se qualcosa non tornasse.

Quante volte abbiamo discusso e sono tornata da te pur avendo perfettamente ragione? Quante volte ho chiesto scusa quando non avevo fatto nulla? Chiedevo solo di sentirmi amata. Chiedevo solo qualche piccola attenzione. Mentre il tuo ego si nutriva della mia allegria e spensieratezza, perdevo brandelli di me. Io sono fatta male, la colpa è mia. Quante volte questo pensiero ha attraversato la mia mente?

Quante volte ho creduto che se fossi stata “diversa”, la nostra storia avrebbe dispiegato le vele? Ti ho creduto anche quando era tutto chiaro. Il cappello della tua ex in camera da pranzo, gli elastici, il netflix che paga ancora lei. “ l’ho tirato fuori dall’armadio per non sciuparlo”, mi hai detto candidamente, come se non avesse alcuna importanza. Nel frattempo, il mio cuore più che sciupato, era ridotto a brandelli. I tuoi silenzi durante la giornata, le tue troppe ambiguità. Il tuo esserci e non esserci.

Erano tutti segnali chiari che purtroppo “sentivo” ma non vedevo. Sentivo perfettamente che era già pronta la nuova sostituta. Ed io stavo diventando “quella di troppo”. Alla fine, ho ceduto alla provocazione. C’erano troppi segnali chiari. E tu hai colto la palla al balzo per umiliarmi e lasciarmi, dicendomi con disprezzo quanto io fossi una donna insicura, senza coraggio, che non valesse nulla. Che non si meritava di avere accanto un uomo come te. “Chiamami quando avrai un discorso logico da farmi non queste cazzate che mi stai dicendo oggi.

E vedremo se io potrò risponderti”. In dieci minuti di telefonata mi hai annientata come solo un narcisista sa fare. Mi sono chiesta che cosa avessi fatto per meritarmi un addio così devastante, visto che la mia unica pecca era che non mi sentissi amata. Avevi già deciso tutto perché in panchina, c’era già l’altra. Hai scaricato su di me tutte le tue colpe. La manipolazione in questi casi è automatica. Più offendi e distruggi l’altra persona più sai che avrai potere. Più la umili e più avrai il controllo. E quando ti stufi, hai già tra le mani una nuova preda. Ti credevo. Ma non ti credo più. Il velo davanti ai miei occhi è caduto.

Ora so chi sei veramente. Un narcisista che ama schiacciare la donna che ha accanto. Che la riempie di bugie, la manipola, le umilia e le distrugge. Un uomo che non amerà mai nessuna, che dentro la sua anima avrà sempre e solo il vuoto cosmico. Non c’è sentimento, solo calcolo. Non c’è amore. Ci sono prede da conquistare e poi da eliminare quando percepiscono i tuoi giochini patologici.

Eccomi qui. Mi tiro indietro da questo gioco perverso con la morte nel cuore. Cerco di cancellare quei pochi momenti in cui tu eri sublime. Perché, non eri solo questo. Eri anche balsamo, miele, un tramonto davanti al mare. Come posso spiegare ai miei amici che perdendoti, io ho perso anche il mio compagno di avventure? Come posso spiegare che nonostante il tuo disprezzo, i tuoi abbracci erano capaci di ricucire ogni mia paura? Ed ora tutto questo lo seppellisco. E guardo avanti. Ho sofferto, resta una cicatrice, ma cammino oltre.

E’ la tua violenza finale che mi ha aperto gli occhi e che mi ha guarita. Perciò, ricordatelo, hai perso. Il tuo gioco è chiaro, la tua anima è nera è gretta. Davanti a me c’è solo una persona che non amerà mai. Non ti auguro nulla, ne bene, ne male. Provo solo pena. Sei intrappolato in una personalità che deve distruggere tutto. Che per sentirsi forte ha bisogno di calpestare chi lo ama. E neanche te ne rendi conto.

A me invece, auguro una vita intensa, fatta di passioni, di amore e di serenità, di momenti indimenticabili, di piccoli attimi d’estasi. Curerò le mie ferite e accarezzerò le mi insicurezze, quelle che tanto ti infastidivano, per trasformare la mia vita in qualcosa di magico. Dedico questo post a tutte le donne (e sono molte) che hanno avuto o hanno una storia con un narcisista. Ricordatevi: non vi ameranno mai, non ne sono capaci.

Vi umilieranno e vi trascineranno verso il baratro facendovi credere che siate VOI quelle sbagliate. Ma quelli sbagliati, sono loro. Anime nere, bisognosi solo di annientare chi li ama. Cancellateli dalla vostra vita e riprendere a respirare. Non siete voi che avete sbagliato. Nel vostro cuore c’è amore, nel loro un tarpame gretto e stantio. Mi firmo: sono una donna che si era innamorata di un narcisista e non lo sarà mai più.

Tratto da “Il Messaggero”| Valentina Catini

14 commenti su “Giornata tipo con un narcisista, l’arte di lasciarsi rovinare la vita”

  1. Soli chi ha passato queste atrocità può capire. Non lo auguro a nessuno. Buona vita

  2. Penso , anche per esperienza personale che non sia un caso innamorarsi di un narcisista e non solo …maccorgersi di avere diversi personaggi con questa patologia , intorno . Se abbiamo avuto un genitore o un familiare stretto con tali dinamiche , che ci ha condizionato e traumatizzato l infanzia , e molto facile cadere nelle stesse dinamiche , per noi conosciute quindi “normali” . Quando scegliamo di guarire noi stessi , iniziando dal dolore di vedere i ns lati ombra e le ns dinamiche malsane , piano piano accettiamo anche l idea che non dipende e non e dipeso da noi non essere amati , ne nell infanzia ne dopo , ne e un ns limite o colpa essere stati usati e manipolati …non valiamo poco , anzi abbiamo valori preziosi e rari . Il problema di base e che certi personaggi non sono in grado di provare sentimenti , ne per noi ne per nessun altro . La grande vittoria e di usare tale terribile e dolorosa esperienza per fare dei percorsi per noi che ci insegnino la bellezza di un amore mai provato ….quello per noi stessi .

  3. Cara dottoressa Ana Maria Sepe, è un po’ di tempo che cerco di contattarla.. Mesi fa provai anche su Facebook Messenger; ma senza risultato. Quindi provo anche qui.
    Sperando in una sua gentile risposta, le auguro una serena e bella giornata 🙂

  4. Io non so cosa ho vissuto, narcisista,psicopatico,pazzo,non lo so.ancora.
    Dovevo camminare a testa bassa , senza alzare gli.occhi da terra per evitare qualsiasi sguardo dauomini, niente bar, ho dovuto.allontanarmi da tutte le mie amiche , era un continuo chiedere Dov ero E dovevo mandare foto.live ,Se stavo a casa addirittura con il televideo perché altrimenti credeva fossero foto vecchie e io ero.uscita…Se stavo conversando.al telefono con qualsiasi persona..arrivava una sua chiamata..immediatamente dovevo staccare e rispondere a lui,il.mio tel a Wind…la fine delmondovome un pazzo.
    Violenze psicologiche e anche fisiche ,urla grida e tanto.altroancora.
    Ditemi voi cosa ho vissuto io.

  5. Nessuno ci punta una pistola alla testa per subire tante e tali angherie da persone cosi problematiche?! Meglio stare soli o no?! Prima e’ necessario un minimo d’amore e soprattutto rispetto per se’ stessi e poi iniziare una relazione a due.

  6. Devo purtroppo dire che anche le mie giornate tipo erano così….peggio quando sono andata a vivere con lui…..serva, geisha falegname, muratore, imbianchino, giardiniere …..e chi più ne ha più ne metta!!! La sera a letto pregavo che ne trovasse un’altra perche’ non ce la facevo più….dopo circa un mese la svolta! Sono riuscita ad andarmene e l’altra già l’aveva da qualche mese. È passato 1 anno. Ora sto benissimo. Ho ritrovato me stessa. L’altra l’ha sposato poco dopo. Lavoro insieme a tutti e due e lei adesso è già devastata come lo ero io!

  7. Una domanda per gli” addetti al mestiere”…ma se un narcisista leggesse questi articoli ci sarebbe la possibilita’ che possa riconoscersi nella descrizione o la negazione e’tale che sarebbe un’utopia? grazie

  8. Esistono anche le narcisiste donne e, nel mio caso si trattava di una narcisista meno grezza e diretta del caso esposto. Adottava tecniche più subdole in cui le critiche e il disprezzo mi venivano lanciate indirettamente o contenute in forma velata in discorsi generici. Ad es: “sono sempre stanca.. NESSUNO che mi aiuta, sono stufa di fare l’UOMO DI CASA,” Le chiedevo se voleva una mano, un aiuto in cucina, a lavare i piatti. “No, no lascia stare… tu devi fare cose da UOMO”. Anche in altri contesti e altri discorsi se ne usciva con la critica che io non sarei stato un VERO UOMO. Un giorno esclamò in pubblico “bisognerebbe rendere obbligatorio il servizio militare… così finalmente in Italia avremo dei VERI UOMINI!”. E poi ancora critiche al mio basso livello di studi (io diplomato, lei laureata) ma mai esposte in modo diretto, ma specificando che lei veniva da una famiglia dove sono tutti laureati. E che viene da una regione in cui ci sono più laureati che nella regione dove vivo io. Quando, in più di un’occasione, ho scoperto e svelato le sue tecniche di critica lei ha negato il tutto con l’ovvietà che non mi ha mai criticato (direttamente ndr). Così da farmi passare per un prevenuto o un ossessionato.

  9. Giusto due punti:

    – uno che la sera si addormenta davanti alla tv mentre guarda da solo la partita di pallone, non è un narcisista, è uno sfigato

    – ti offendi perché non ti prepara la colazione ma tu per lui non ricordi nemmeno se preferisce il manzo al pollo?

    In entrambi i casi, sfigatoo narcisista, colpa tua o colpa sua, se non sei felice la soluzione è semplice: smetti di fare vittimismo e mollalo

  10. Ma questo qui che ha pubblicato questo articolo parla per esperienza propria o solo di riflesso a quanto accaduto ad altri ?

  11. TUTTO VERO SONO DEVASTANTI FUGGITE LONTONO NON GUARDATEVI DIETRO LORO AMANO DISTRUGGERE LE COSE SANE .ODIANO LE DONNE ODIANO LA VITA SONO STATA VITTIMA PER 5 ANNI DI UNO DI LORO MA VI ASSICURO CHE MI SONO BATTUTA E NON GLI HO RESO LA VITA LISCIA DIVENTATE GUERRIERE AMATEVI COCCOLATEVI PROTEGGETEVI DA SIMILI INDIVIDUI CIAO AMICHE CARE CORAGGIO SE NE ESCE PIU FORTI E CONSAPEVOLI .

  12. state lontane da questi esseri non abbiate pietà sono scaltri apparentemente buoni la loro calma è snervante vi trattano male vi offendono umiliano vi portano all’esasperazione fanno di tutto per farvi innervosire per portarvi dove vogliono loro alla distruzione della vostra psiche mentre scrivo sto piangendo sono una persona che legge molto è un giorno per curiosità stavo leggendo un articolo sul narcisista un paio di cose mi erano saltate alla vista da subito e da li mentre leggevo mi sono resa conto con chi avevo a che fare.oggi mi sono ripresa la mia vita non vi nascondo che ho palpitazioni a momenti durante la giornata.ho paura di soffrire d’ansia per causa sua .mai un uomo mi aveva trattata cosi .ora sto cercando un viaggio da fare da sola ne ho bisogno sono stata troppo male.vorrei ringraziarePSICOADVISOR per avermi fatto conoscere questa pazzia ho avuto la forza di dire basta

  13. Veritiero. Bisognerebbe insegnarlo alle ragazze nelle scuole.
    E non è facile andar via. Nessuno ti crede. E quando si riesce si è talmente in frantumi che non si riesce più a rimettere i pezzi a posto.

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