Infedeltà emotiva, 7 campanelli d’allarme

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Negli ultimi decenni si è diffusa una nuova minaccia per la vita di coppia che riguarda i legami emotivi esterni alla relazione.
Ogni giorno instauriamo o alimentiamo legami emotivi sul posto di lavoro, in palestra, nel circolo o nei luoghi che frequentiamo in modo esclusivo, come singolo e non come coppia. Ancora più pericoloso quando il legame emotivo è racchiuso dal mistero dell’amicizia virtuale, quindi quando si instaura via internet.

Il tradimento emotivo si basa su una verità assoluta:

un rapporto senza sesso può essere altrettanto intenso da poter essere considerato tradimento. Insomma, il tradimento non è solo fisico ma si parla di tradimento emotivo solo quando il legame si spinge oltre la semplice amicizia.

E’ difficile tracciare il confine tra amicizia e tradimento emotivo ma chi lo sta vivendo, sa bene di cosa sto parlando.

Non sorprende sapere che nell’80%* dei casi, un legame intimo di “amicizia” si conclude con attrazione fisica che può essere consumata o meno in un rapporto sessuale. Se il legame è protratto nel tempo, l’incontro fisico sembrerebbe quasi inevitabile.

L’infedeltà emotiva nasce spesso per il bisogno che ha il singolo di confrontarsi all’esterno della coppia. 

Paradossalmente, chi vive una relazione di dipendenza affettiva è più incline al tradimento emotivo! In questo caso, le persone coinvolte sono già portate a innescare relazioni quasi assolutistiche e un’amicizia intima può turbare fortemente la stabilità della coppia.

*Stima della ricerca condotta dal team del dr Shirley Glass. Riportata nel libro “Not Just Friends: Rebuilding Trust and Recovering Your Sanity After Infidelity

Infedeltà emotiva, quali sono i segnali di pericolo

Questi segnali dovrebbero essere colti dall’individuo che sta per imbattersi in una relazione emotiva intensa che esula da rapporto di coppia.

1. Pensare e dire al partner che… “siamo solo amici”

Se avete pensato… “noi siamo solo amici”, ripensateci! Queste parole potrebbero portarvi a nuotare in acque infide per il vostro rapporto di coppia pre-esistente.

La logica del “siamo solo amici” vi consentirà di ritagliarvi tempo da dedicare all’altra persona estranea alla coppia. Vi darà un mucchio di scuse per appoggiare carinerie e confidenze. In realtà, voi sapete bene che vi è una differenza tra un’amicizia genuina e un’amicizia eccessivamente intima. Imparate a tracciare i confini.

2. Condividere problemi intimi

Avere un confidente esterno alla coppia fa bene, ma in genere questo va ricercato in una persona fraterna. Condividere pensieri, preoccupazioni, speranze e paure più profonde, intensifica l’intimità del rapporto.

La condivisione di passioni, problemi e questioni personali, fa sì che possa instaurarsi un legame emotivo tra due persone. In genere ci si confida con lo stesso partner oppure se si tratta di una fase delicata del rapporto (che s’intende preservare) allora si sente il bisogno di instaurare un legame fraterno e non un rapporto di complicità e intimità con un’altra persona.

Svelarsi a un’altra persona, senza riserve e con forti carichi emotivi, potrebbe essere considerato un tradimento della fiducia, al pari di quanto farebbe un tradimento sessuale.

3. Raccontare problemi della vostra vita di coppia

Se lo fate, state gettando le basi della fine del vostro rapporto di coppia. Una cosa è lamentarsi di ciò che manca nel vostro rapporto con un confidente fraterno, tutt’altra cosa è farlo con un amico intimo. Ragazzi…. la differenza c’è! Anche se è sottile ma si tratta di due situazioni diverse e che le vive riesce a percepire la differenza… dapprima forse non vuole accettarlo, ne’ ammetterlo neanche a se stesso. Ecco perché ci sono questi 7 punti da considerare e tenere ben presenti se si vuole salvare il proprio rapporto di coppia.

In realtà, quando raccontate ciò che vi manca nella coppia, create una falsa connessione tra voi e il vostro confidente intimo. Ponete (in modo inconsapevole) il vostro confidente su un piedistallo e create l’illusione condivisa che la vostra felicità e le vostre esigenze, sono comprese perfettamente da quella persona. Si tratta solo di un’illusione… ricordate che non l’avete mai messa alla prova!

4. Confronto costante

Questo è il campanello d’allarme più eclatante. Se mentalmente iniziate a fare dei paragoni, allora il tradimento emotivo è vicino. Se iniziate a pensare quando il vostro confidente intimo sia più attento e presente del vostro partner, state iniziando a pensare in modo distruttivo per la coppia.

Se vi manca qualcosa all’interno della coppia, potete parlarne con il vostro partner e decidere insieme di costruire un legame migliore. Se siete molto insoddisfatte della vostra vita di coppia, allora è il caso di chiudere… ma si dovrebbe fare a prescindere del confidente intimo!

5. Senso di reciproca comprensione

All’inizio di ogni rapporto, si tende a idealizzare l’altra persona minimizzandone i difetti ed enfatizzandone i pregi. Questo meccanismo è pericolosissimo per chi vive una relazione di coppia ormai da anni e da poco ha intensificato il rapporto con un “amico stretto”.

Il senso di reciproca comprensione può essere altamente falsato. La reciproca comprensione rafforza e intensifica l’intimità emotiva e anche biochimicamente non aiuta il rapporto di coppia: come nelle prime fasi dell’innamoramento, vengono prodotti ormoni come la dopamina e l’ormone della “sicurezza”, l’ossitocina.

6. Estromettersi dalle normali attività con il partner

Questo è un chiarissimo segnale. Se, di punto in bianco, vi lasciate assorbire tanto dal vostro amico intimo da trascurare o interrompere alcune delle attività che normalmente svolgevate con il partner… c’è da correre immediatamente ai ripari!

In alternativa, i partner più doverosi, potrebbero continuare a svolgere tutte le attività ma controvoglia. In questo caso potreste risultare visibilmente irritati, intrattabili o infelici.

7. Sentire il bisogno di passare più tempo insieme

Ok, se siete arrivati a questo… non ci sono dubbi, si tratta di un vero tradimento emotivo. In più, se a questo bisogno si accompagnano attenzioni come acquistare qualcosa di casuale per l’amico intimo “tieni, questa cosa mi ha fatto pensare a te” oppure programmare di passare più tempo insieme, da soli, allora il tradimento emotivo sta per trasformarsi in qualcosa di meno platonico.

Come uscire dal tradimento emotivo

E’ difficile uscirne, perché se vi siete spinti molto oltre, il dado è tratto: avete idealizzato l’altra persona e ora il vostro rapporto di coppia vi sta stretto. In modo ingiustificato, probabilmente, vi ritroverete a scaricare sul partner tutte le vostre infelicità e insoddisfazioni. Per fare chiarezza, dovete imparare l’autoconsapevolezza e non è cosa semplice.

Avere una relazione stabile, felice e duratura, non è sempre facile neanche per le coppie più affiatate e innamorate. Possono esserci momenti difficili che colpendo un solo membro della coppia, rischiano di minare l’intera stabilità del rapporto.

La chiave di un rapporto di coppia felice è l’empatia. Se la complicità viene meno per un breve periodo, potete riconquistarla sfruttando le vostre doti empatiche, cercando di sincronizzarvi con gli stati mentali del vostro partner, di comprendere ciò che sta accadendo e fare in modo di superare insieme possibili difficoltà…. Sì, tutto questo solo se ci tenete a salvare il rapporto di coppia.


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