Perchè amo tutto questo dolore? L’infanzia della vittima del narcisista

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Il narcisista ha il potere di inebriare i sensi della vittima attraverso la propria affinata capacità seduttiva. Egli è in grado di far sentire la vittima la prescelta, l’unica in grado di saper conquistare la sua attenzione ed il suo amore. L’unica con la quale ogni singola esperienza (dal fare l’amore alla più semplice delle attività quotidiane) diventi un momento unico, irripetibile e, soprattutto, qualcosa che mai prima di allora era stato vissuto.

Le tecniche più tipiche dell’abuso narcisistico vanno dalla presenza intermittente alla svalutazione sottile e feroce, dall’adulazione smodata al silenzio sadico, dalla promessa di un sogno realizzato all’abbandono improvviso, in un costante turbinio di emozioni che hanno come principale e più drammatico risultato l’erosione dell’identità della vittima.

Dove si aggancia il comportamento abusante? Perché la vittima non abbandona il campo ai primi campanelli d’allarme?

Solitamente, nelle reazioni della vittima all’abuso narcisistico sono rintracciabili residui di esperienze avvenute nell’infanzia che ancora ne condizionano la vita adulta. Un’infanzia caratterizzata da un forte senso di solitudine, di insicurezza, dalla sensazione di non essere mai “giusti”, un’infanzia nella quale l’amore era spesso sinonimo di “a-condizione-che”, rappresenta il terreno più fertile per la strutturazione di una personalità affettivamente dipendente.

Ti sei innamorata di un’illusione, di qualcosa che non è mai esistito

Quei giorni meravigliosi vissuti insieme non erano altro che il riflesso distorto della manipolazione subìta.
Ora sei divorata dal bisogno di rivivere quei giorni ed usi tutte le tue energie, emotive e psichiche, nel disperato tentativo di raggiungere l’impossibile. I suoi silenzi, le sue aggressioni verbali, le svalutazioni, le bugie, i tradimenti, il controllo malevolo e l’intero sistema manipolativo sono stati devastanti ed hanno sgretolato la tua autostima.

Ma tutto questo è nulla comparato a ciò che verrà dopo

Nel momento in cui prendi la decisione di allontanarti da questo inferno, continuerai a guardarti nostalgicamente indietro, recuperando ricordi, immagini, sensazioni ed ignorandone completamente gli aspetti manipolatori, dimenticando di esserti innamorata di qualcuno che non esiste.

Ricordo dopo ricordo, in un circolo vizioso al quale non riesci a mettere la parola Fine.
Pur soffrendo, ti aggrappi ai ricordi poiché in quei ricordi, in quel dolore, risiede il nucleo del tuo amore, l’essenza di un sentimento e di un legame che ti fa sentire tanto viva quanto devastata.

Gli sguardi, i sorrisi, le riappacificazioni scenografiche, le promesse grandiose… è tutto perso, andato, finito.
Il dolore della consapevolezza di aver amato un’illusione non placherà quel bisogno di riavvicinarsi alla fonte del dolore stesso, confondendolo e sovrapponendolo al concetto di amore.

In una distorta concezione della stima di sé, dichiarerai a te stessa ed al mondo la fierezza di aver amato un essere così deplorevole, di aver ancora la capacità di lottare per amore, di non abbatterti, di crederci ancora e sempre.

Emotivamente, tenderai sempre a trattenere quei ricordi, alimentandone ed amplificandone il senso, senza riuscire ad accettare mai che non fossero reali.

Quello spiraglio, quella piccolissima crepa, quella possibilità, sarà il passaggio attraverso il quale il narcisista tornerà per devastarti di nuovo, per riaprire quella ferita che stavi dolorosamente medicando.
E ti punirà per tutta la forza che hai dimostrato nel non chiamarlo più, per aver bloccato il suo account ed il suo numero, per aver interrotto il cyber stalking. La punizione avverrà attraverso una nuova, drammatica sequenza di love-bombing-svalutazione-abbandono.

Come salvarsi?

Accetta il fatto che tutto ciò che hai vissuto non era reale. Quell’amore non lo era. La persona che hai amato non lo era. Hai amato un ideale, un’illusione, una maschera. Riparti da qui e vai a cercare un amore autentico: quello per te stessa.

E’ crudele chiudere una relazione con un narcisista?

Quando ciò succede, allontanarsi, prendersi cura di se… non vuol dire abbandonarli, ma volersi bene. Nei casi più gravi, nei quali abbiamo a che fare con un narcisista perverso o violento, non mantenere i confini vuol dire lasciare che costui possa letteralmente abusare di noi…..anche l’abuso psicologico è violenza.

Per imparare a fronteggiare il rapporto con un narcisista, ti consiglio la lettura del libro «d’amore ci si ammala, d’AMORE si guarisce». Le autrici sono le fondatrici di Psicoadvisor, tra le prime in Italia a parlare di abusi relazionali e dinamiche manipolatorie sia all’interno della coppia che nei sistemi familiari.

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21 commenti su “Perchè amo tutto questo dolore? L’infanzia della vittima del narcisista”

  1. Buongiorno.
    Lo amo da 4 anni.
    Quando è sbronzo, capita spesso, si trasforma.
    In queste ultime settimane l’escalation di Violenza lo ha portato a mettermi le mani addosso.
    Conosco bene il dnp, ma non sono certa che lui ne sia affetto.
    Sicuramente gli serve aiuto, supporto, ma al momento nega il problema.
    La cosa che mi fa più male sono i suoi continui comportamenti svalutanti nei miei confronti.
    Non comunica, si chiude, evita.
    Sono molto stanca ed affranta, a volte mi sembra invidioso se ho qualche piccolo successo.
    Cosa posso fare?
    Aiutatemi a capire.
    Ho solo lui.

  2. Io, da uomo, posso assicurarvi di essere stato vittima di una “donna narcisista”. Ed ho sofferto immensamente. E il dolore, quotidiano, non è ancora finito a distanza di cinque anni dalla fine della relazione.
    Non trovo corretto parlare del disturbo narcisistico solo al maschile, dalla caccia alle streghe si passa alla caccia agli stregoni.
    Comprendo che in un articolo si possa solo trattare un argomento in modo generico. Tuttavia le generalizzazioni in temi così delicati possono essere pericolose, perché alimentano rabbia e false certezze.

  3. Credo di avere una relazione con un narcisista, dopo l’annesimo tiro e molla siamo tornati insieme, si é scusato in tutti i modi e ha cencellato gran parte delle sue amicizie di facebook e mi fa controllare il suo telefono. È una tattica o forse nn è un vero narcisista? Sono confusa!!

  4. Ho letto alcuni commenti purtroppo è tutto vero un conto è lo “stronzo “,il narcisista è gonfio di sé sempre e nella necessità non si confronta per niente ,non chiede scusa ,non indietreggia nemmeno di mezzo passo laddove ci ha arrecato sofferenza non ritorna sull’ argomento anche se gli proponete di trovare una mediazione utile per entrambe .in sostanza non ci ascolta credo che farlo signifiherebbe per lui ammettere che perde un pezzo di sé in favore dell’ altro ,mentre l’altro ne è cosciente ma è disposto a farlo in vista di un bene comune .Non ama i cambiamenti interiori la complicità di coppia non ama l’unione vera ne il confronto sano perché quello porta sicuramente ad un miglioramento ad un avvicinamento verso l’altro che non più semplice ma profondo perché crea unione sana..Al massimo ti dice tu sei così io son così,non dobbiamo parlarne più Non ama i cambiamenti interiori

  5. Care donne ,vorrei aprire ” una finestrella”. Siete sicure di aver avuto a che fare con dei narcisisti? Non saranno stati semplicemente degli “stronzi”?

  6. Per quanto mi riguarda ho smesso di spendere parole per i “poveri” narcisisti. Non mi pare che loro ne spendano molte per le persone a cui distruggono la vita per poi andare altrove come se niente fosse. Fregandosene del dolore altrui. anzi infastidendosi pure perché soltanto loro possono recitare la parte di vittime incomprese.

  7. Ma che razza di commento è il tuo? “Meditate donne meditate”? Un commento da vero narcisista direi! Forse sei tu che devi meditare

  8. E vero sono vittime anch’essi. …..ma devono e possono se vogliono salvare se stessi…..il primo passo è ammettere di stare male e di non nascondersi …incolpando gli altri di ciò che attraggono.

  9. Si ….sono figli di “donne “che a loro volta erano e sono soggette a disturbo di tipo ossessivo……e che si credono superiori al mondo solo perché hanno vissuto e superato approfittando degli altri.

  10. Una riflessione …..ma questi stramaledetti narcisisti provengono da Marte o sono figli di DONNE che hanno avuto su di loro un influenza tale da farli diventare narcisisti??Meditate donne Meditate

  11. Concordo con te Silvia…Io ne sto uscendo da poco da una storia durata 7 anni ma ancora mi dibatto fra la rabbia e la pena nei suoi confronti. E non riesco ancora ad accettare il fatto che possano coesistere nella stessa persona atteggiamenti cosi’ contrastanti. mi dico : ma se mi amava cosi’ tanto… come ha potuto poi avere atteggiamenti cosi’ poco rispettosi ( bugie, manipolazioni ecc ecc ) …E’ che in realta’ era un amore malato…

  12. Io sono vittima di abuso narcisistico. Ma credo profondamente, dopo dure riflessioni, di aver contribuito ad una storia di vittima-carnefice. Ero supplichevole d’amore e nonostante i suoi lunghi silenzi e gli abbandoni improvvisi nei momenti in cui ero felice, ho sempre cercato di trovare una soluzione per entrambi all’interno di un rapporto malato. Ora non lo giustifico più. Per molto tempo sono stata arrabbiata con me stessa per aver permesso a lui di manipolarmi e per aver creduto ad ogni sua falsa parola, nonostante le discordanze evidenti in ciò che diveva. Non lo vedo da più di un anno e sto rinascendo… Ma dobbiamo risanare le NOSTRE ferite interiori prima di addentrarci in una un’altra storia… Rischiamo di farci travolgere in altri amori malati, simili ai precedenti.

  13. Caro narcisista, per ciò che mi è dato sentire stiamo attraversando un presente storico in cui, con esplicito o implicito riconoscimento, la rabbia collettiva tende a rivolgersi nei confronti di chi è ascrivibile ed etichettabile come narcisista. Che ciò sia più o meno giustificabile sta alla personale coscienza di ognuno. Spesso tuttavia, quando un comportamento è condiviso tendiamo ad accantonare il bisogno di assegnargli un valore morale ed agiamo senza dovuta riflessione.
    Perciò “caro narcisista, se tu avessi fegato” o “caro narcisista se tu non fossi repellente” sono modi di comunicare che non invitano a prendersi cura di sé, perché il contenuto emotivo del commento contrasta con l’invito ad essere responsabili nei propri e negli altrui confronti.
    Uno dei più importanti psicoanalisti del 900, Jung, sosteneva che: “Ogni incontro che fai è un incontro con te stesso; pochi sembrano accorgersi che gli altri sono loro.”
    Questo per dire che il narcisismo è un tratto di personalità presente in ogni individuo, ed ogni individuo ha a che fare col proprio narcisismo nel corso della vita. Sta ad ognuno prendersene cura, riconoscere gli aspetti costruttivi e distruttivi di questa parola che indica non solo una patologia, ma anche capacità di stimare se stessi. Rivolgersi ad un professionista del settore psi può essere un buon modo per esplorare questa dimensione della personalità.

  14. caro narcisista, se hai fegato ti fai curare. punto. fai la vittima come tutti i narcisisti che ci hanno manipolato… ancora vittima? curati e basta. curati: non hai altra scelta. e buona fortuna.

  15. mi dispiace amici io ho appena lasciato un narcisista tutto ciò che ho letto sembra lo specchio della brutta avventura che ho passato …tutto vi giuro è stato un inferno grazie grazie a questa pagina ho capito con chi avevo a che fare io pensavo al narcisista come una persona egoista ma poi leggendo ho scoperto una triste verità

  16. Cari narcisisti;per merito di questi siti meravigliosi, ormai avete i minuti contati e le vittime finalmente saranno molto informate su come smascherarvGrazie Psicoadvisor!

  17. “troveresti anche qualcosina a favore dei narcisisti…”
    Cara Prem Shankar (?) mi pare che abbia frainteso la domanda di Narcisista (?) che, mi pare, chiedesse delle dritte per salvarsi da se stesso (che non credo possano essere le stesse date agli empatici), più che altre belle parole “a favore” (?).
    Cordialmente,
    Paolo Piazzini.

  18. … Caro “Narcisista”… Se tu navigassi all’interno di questo ottimo sito, troveresti anche qualcosina a favore dei narcisisti… Ma devi anche sapere che questi ultimi sono repellenti agli psicologi e terapeuti, le uniche risorse che potrebbero aiutarli, pertanto sembra scontata la risposta… Chi vuole essere aiutato fa qualcosa… Chi si rifiuta di farlo e sfrutta la buonafede del prossimo…. A buon intenditore poche parole…

  19. E il narcisista? Come fa a salvarsi? Come fa ad uscirne?
    È solo un essere “deplorevole” che è solo degno di suicidarsi? Qualche parola spesa anche per lui nn farebbe male…

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