Gestione della rabbia

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.


Conosciuta con vari nomi come ira, furia o collera, la rabbia è un sentimento che ci invade in diverse situazioni della nostra vita e che molti di noi hanno difficoltà a controllare. Questo può generare seri problemi per noi stessi e le persone che ci circondano.

Quasi tutti noi abbiamo vissuto questa sensazione spiacevole ed esasperante, ma oggi conosceremo una serie di trucchi che ci permetteranno di controllarla.

Cos’è la rabbia?

La rabbia è l’unione di diversi sentimenti negativi come indignazione, fastidio, frustrazione e altri fattori che, in un modo o nell’altro, sono legati alla violenza.

È un comportamento comune in tutti gli esseri umani e, anche se in alcuni casi è necessario arrabbiarsi, l’importante è sapere come controllarla. Quando non sappiamo come controllare la rabbia, questo può portare a depressione, ipertensione e ad un comportamento passivo-aggressivo.

Ci sono persone che si arrabbiano più di altre?

Sì, ci sono persone che si arrabbiano più di altre, o che lo fanno più facilmente e più intensamente. C’è chi si arrabbia, ma non lo manifesta.

Gli individui che si arrabbiano facilmente sono persone con bassa tolleranza. Trovano difficile gestire situazioni ingiuste o difficili perché ritengono che non dipendano da loro.

Perché si verifica un attacco di rabbia?

Ci sono persone che sono irritabili, sia a causa di fattori genetici o perché non hanno imparato a comportarsi in determinate situazioni. Ad esempio, nel caso del fattore genetico, i bambini sono facilmente irritabili fin dalla nascita, sia a causa della fame, del sonno o di un ambiente fastidioso per loro.

In altri casi, ci sono persone alle quali non sono stati insegnati determinati valori, come sforzarsi per qualcosa; di conseguenza, quando non lo ottengono, si irritano facilmente.

1. Per frustrazione

Un evento o una situazione che interferisce con la realizzazione o il raggiungimento di qualche obiettivo raggiunge il pensiero dell’individuo come un segnale di blocco di ciò che vuole. Quindi, si può trasformare in rabbia.

Possiamo provare rabbia quando c’è un trattamento ingiusto, i diritti sono violati, o si trasgredisce la legge sociale, dal momento che siamo esseri sociali. La rabbia può anche apparire quando non riceviamo una ricompensa dopo un’azione.

2. Scenari avversi

Le esperienze di dolore fisico e persino sentimentale sono fattori causali e determinanti nello sviluppo della rabbia.

Non sentirsi compresi, una rottura d’amore senza spiegazioni o tradimenti causano questo sentimento.

Tecniche di rilassamento e respirazione

Il rilassamento è uno dei modi per controllare la rabbia. Ciò si ottiene respirando profondamente, cercando di meditare per un periodo di dieci minuti, visualizzando scenari o situazioni positive per la vostra mente.

Se lo facciamo costantemente, verrà creato un collegamento con il nostro mondo interno. Pertanto, il nostro atteggiamento sarà irremovibile nonostante le circostanze.

Pensieri e atteggiamenti positivi

Pensando in modo diverso, portando alla vostra mente situazioni positive, si raggiunge uno stato di calma e avremo meno rimpianti. Quando siamo arrabbiati, possiamo agire in modo irragionevole e causare danni a coloro che amiamo.

Ascoltare attentamente gli altri e con maturità emotiva

Quando siamo arrabbiati non possiamo risolvere i problemi. Idealmente, dovremmo concentrarci sulla ricerca di modi per risolverli, invece di agire in modo arrabbiato.

Nei momenti di discussione dobbiamo prendere tempo per ascoltare l’altra persona e anche per pensare alle nostre risposte. La maturità ci incoraggerà ad evitare conflitti, sopratutto con le persone tossiche, indipendentemente da quanto le amiamo.

Esprimere le emozioni con calma

Se vogliamo dire qualcosa di delicato, è meglio aspettare il momento opportuno. Potremmo chiederci: Cosa dico? E’ per risolvere il problema o voglio solo ferire l’altro? Dobbiamo rallentare, perché in queste circostanze potremmo dare risposte sbagliate che peggiorano le cose.

3 commenti su “Gestione della rabbia”

  1. Quella rabbiosa sono proprio io, l’analisi è precisa e puntuale, anche la conclusione, il mio comportamento ha generato sempre più distacco e mutismo in mio marito, ho idea che mi tacesse tutto quanto potesse farmi arrabbiare, e ciò mi ha procurato ancora più rabbia in una spirale che mi ha portata, dopo 30 anni ad urlargli di lasciare casa e di non volerlo vedere più. (Ad oggi é un mese che non lo vedo e fra di noi, al momento, nessuna spiegazione). Negli anni lui ha alimentato sempre più la mia rabbia con una sorta di “dispetti” distruttivi. Ad oggi è così, non so come andrà a finire, abbiamo due meravigliosi figli “sani” che vivono all’estero e non si espongono, ma stanno vicini ad entrambi.

  2. Va beh! Quando comincio a voler bene o ad affezionarmi,tendo a trattar male ma scherzando,a parole si intende.
    Quando mi innamoro invece vorrei le attenzioni,le parole,i comportamenti…..
    Magari ci sono stati,ma io non li ho sbadatamente notati.
    Ho una fottuta paura di essere ancora lasciata
    So di essere una donna in gamba,ma la mia vita sociale,le mie problematiche di salute
    Intimoriscono gli uomini,
    e dopo un po’e tempo, quando si addentrano (nella mia vita) fanno un passo indietro.

  3. Mi piacerebbe tanto riuscire a perdonare me stessa e volgere la mia vita alla pace, alla compassione, alla gioia, alla gentilezza ma è come se davanti a me ci fosse un muro……

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