Quando la bassa autostima si riflette sul proprio corpo

| |

Author Details
Psicologa clinica e dell’età evolutiva, esperta in Art-Counseling e tecniche di rilassamento. Riceve nel suo studio di Milano.

E’ molto facile e frequente che una BASSA AUTOSTIMA condizioni la percezione che si ha del proprio CORPO.

La scarsa stima che si ha di sè stessi, il non amarsi, il non accettarsi si proietta spesso verso il proprio corpo, creandone una vera e propria visione distorta e negativa.

Il non accettare se stessi induce a non accettare neanche il corpo.

L’odio verso se stessi e tutte le emozioni negative si trasformano e si trasferiscono quindi verso il proprio corpo, creando una relazione tormentata e sofferta con la propria fisicità.

Questo è molto frequente in adolescenza, quando la percezione del proprio corpo assume una valenza importante dovuto ai continui cambiamenti corporei e ormonali che subisce il corpo con la pubertà, non sempre consoni con gli stereotipi che offre la società. Soprattutto le ragazzine sono spesso ossessionate dalla magrezza e dalla perfezione.

Ma non è assolutamente meno frequente che questo disagio e questa percezione negativa del proprio corpo si trascini anche in età adulta. Ho ascoltato molte storie, di persone che si guardano allo specchio e non si piacciono per niente,  si percepiscono brutte, si vedono grasse, quando invece in realtà non lo sono affatto.

Questo non è un problema da sottovalutare o da sminuire perchè questa condizione può causare ulteriori disagi o alimentarne altri come ad esempio in estremo:

– Fobie sociali

Non frequentare luoghi pubblici proprio per la paura di essere osservati, giudicati, derisi. Questo può compromettere a lungo andare ad evitare le relazioni sociali, i rapporti interpersonali e quindi a preferire l’isolamento.

– Disordini alimentari

Fare ad esempio diete estreme oppure digiuni per dimagrire velocemente, sfociando spesso in veri e propri disturbi alimentari, come l’anoressia o la bulimia.

– Autolesionismo

Procurarsi del dolore fisico ad esempio tagliandosi di proposito oppure sottoponendo il corpo a sforzi eccessivi oltre le proprie capacità. La sofferenza fisica quindi può divenire un modo estremo di auto-consolazione.

Ma perché quindi una bassa autostima si proietta sul corpo?

A volte risulta molto più facile accettare un corpo brutto che sentire di essere inaccettabili, incapaci, inadeguati. Quindi il corpo diventa lo strumento privilegiato per controllare le proprie emozioni e  per gestire il proprio disagio interiore.

L’immagine del corpo è qualcosa che si costruisce nel tempo. E’ un percorso costante, continuo e complesso che dura tutta la vita. Creare un rapporto equilibrato e armonico tra il nostro Sè e il nostro Corpo non è sempre facile e scontato. E spesso questo rapporto è tormentato se non abbiamo costruito una buona base di autostima.

Quindi COME COSTRUIRE UN’IMMAGINE CORPOREA MIGLIORE?

Tante sono le aree di intervento con l’obiettivo di:

  • aumentare la consapevolezza dei punti forti e dei punti deboli del proprio corpo
  • accrescere la consapevolezza tra l’immagine del sè corporeo idealizzato e quello esageratamente svalutante
  • capire le cause di questa percezione distorta e negativa
  • imparare a sentire e percepire il proprio corpo nella sua autentica fisicità, attraverso esercizi di consapevolezza sensoriale e corporea
  • scoprire quali sono quei rituali e quelle abitudini che si mettono in atto per evitare eventuali frustrazioni a causa della propria percezione corporea (ad esempio evitare di mettersi il costume al mare)
  • accrescere la propria AUTOSTIMA, affrontando i sentimenti di insoddisfazione e malessere relativi all’aspetto fisico, esprimendo sentimenti, emozioni, percezioni, pensieri negativi nei confronti del proprio corpo, sperimentando esercizi pratici per migliorare la stima di sè.

Attraverso un lavoro terapeutico e il supporto psicologico è possibile raggiungere questi obiettivi.

Lo spazio terapeutico è uno spazio non giudicate, è uno spazio di ascolto, di supporto, di condivisione dove puoi accrescere le tue consapevolezze e dove puoi imparare ad accettarti e ad Amarti.

E tu che percezione hai del tuo corpo?
Cosa dici allo specchio quando ti guardi?
Raccontami lasciando un commento a fine pagina.

A cura di: Margherita Giordano, psicologa clinica


Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirci su Facebook: Pagina ufficiale di Psicoadvisor o sul nostro gruppo Dentro la psiche“. Puoi anche iscrivervi alla nostra NewsletterPer leggere tutti i miei articoli ti invito a visitare questa pagina.

© Copyright, www.psicoadvisor.com – Tutti i diritti riservati. Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.

 

 

4 commenti su “Quando la bassa autostima si riflette sul proprio corpo”

  1. Buongiorno Elisa,
    cosa invece le piace del suo corpo?
    Se vuole condividere la risposta con me può anche scrivermi in privato inviandomi una mail: artecorpomente @ live.it
    (togli gli spazi prima e dopo la chiocciola)

    Cordiali saluti
    dott.ssa Margherita Giordano
    psicologa clinica

  2. Salve..io ho 37 anni da sempre ho un problema con la mia fisicità non ho seno o per meglio dire poco poco!! Questo per me è sempre stato motivo di disagio esempio al mare con la maglietta .Adesso dopo 2gravidanze ancora peggio non mi vedo più sono arrivata a non guardarmi allo specchio .

  3. Buonasera Katia,
    come ho scritto nell’articolo, la percezione dell’immagine corporea si costruisce durante tutto l’arco di vita. Se ancora non accetta il proprio corpo, bisogna indagare sul fattore scatenante.
    Quando lei si guarda allo specchio, cosa non le piace affatto del suo corpo? E cosa invece le piace? Si risponda intanto a queste domande e se vuole condividere la sua risposta con me può anche scrivermi in privato inviandomi una mail: artecorpomente@live.it

    Cordiali saluti
    dott.ssa Margherita Giordano
    psicologa clinica

  4. Io ho 48 anni ed ancora non accetto il mio corpo. Poi con la menopausa si è tutto amplificato. Gli ormoni hanno fatto la loro parte ed anche io

I commenti sono chiusi.