Relazioni pericolose, istruzioni contro l’abuso

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Psicoterapeuta cognitivo comportamentale, dottore di Ricerca in Neuropsicologia ed esperta in Mindfulness.

Come ho scritto nel mio precedente articolo “Lo Psicopatico nei panni del Principe azzurro”, i sociopatici sono dei predatori sociali che vivono sfruttando le vite degli altri. Alcuni sono dei veri e propri criminali, che prendono con la forza ciò che vogliono, ma la maggior parte di loro ricorre a strategie più sottili: non rubano quello che desiderano, piuttosto seducono ed irretiscono le loro vittime per convincerle a dar loro ciò che desiderano.

Con il termine sociopatico non ci si riferisce ad una specifica diagnosi clinica, quanto piuttosto ad una categoria di individui – più o meno dannosi nelle relazioni con gli altri (soprattutto in quelle romantiche) –  che hanno le seguenti caratteristiche:

·        diagnosi cliniche diverse, che possono in parte sovrapporsi

·        comportamenti predatori di sfruttamento degli altri

Con il generico termine “sociopatico” quindi, vengono indicati individui che possono ricevere diverse diagnosi cliniche indicate nel manuale DMS-5:

·        Disturbo antisociale di personalità (DAP)

·        Disturbo narcisistico di personalità (DNP)

·        Disturbo borderline di personalità (DBP)

E soprattutto la Psicopatia, che non è contenuta né indicata nel DSM-5 ma che è ben rappresentata da alcuni tratti del DAP e del DNP, soprattutto quando questo ultimo assume particolari caratteristiche di gravità e dannosità verso gli altri (Narcisismo Maligno, Narcisismo Perverso).

I sociopatici sfruttano gli altri per raggiungere obiettivi personali come denaro, potere, notorietà, soddisfacimento sessuale o status sociale, e lo fanno in maniera subdola e pericolosa: MANIPOLANDO LE PERSONE ATTRAVERSO I LORO SENTIMENTI E LE LORO EMOZIONI.  Il risultato delle loro macchinazioni sono:

  • Disturbi psicologici (come disturbo post traumatico da stress, depressione, disturbo d’ansia, attacchi di panico, disturbi del sonno, o dell’alimentazione, grave calo dell’autostima ecc.)
  • Traumi psicologici e fisici anche gravi
  • Bancarotta e altri problemi finanziari
  • A volte la morte della vittima

Ma la verità più dolorosa sullo sfruttamento attuato dai sociopatici è che per ottenere quello che vogliono, questi predatori sociali hanno bisogno della nostra collaborazione e sanno come ottenerla.

Dobbiamo dunque imparare a porci due ordini di domande:

1.     Come possiamo permettere loro di realizzare i loro piani scorretti, ingiuriosi e immorali? Perché non riusciamo a vedere i loro secondi fini? Perché non ci rendiamo conto che ci stanno manipolando e mentendo?

2.     E quando ci rendiamo conto di cosa sta davvero accadendo, perché non riusciamo a chiudere la relazione?

Le risposte a queste domande possono essere anche molto scomode, e richiedere una presa di coscienza dolorosa ma fondamentale se vogliamo evitare di cadere o restare all’interno di una relazione insana, dolorosa e infine anche pericolosa.

RISPOSTA #1: NON SIAMO ABBASTANZA INFORMATI

Prima di tutto, non siamo sufficientemente informati sui disturbi della personalità e sulle loro manifestazioni, così la maggior parte delle persone nemmeno sa dell’esistenza di questi predatori sociali. Non riusciamo a capacitarci di come sia possibile che un essere umano sia privo di coscienza morale, rimorso, dispiacere ed empatia – almeno non finché ci capita di avere a che fare con uno di loro e cerchiamo di capire cosa stia succedendo.

RISPOSTA #2: NON CONOSCIAMO BENE NOI STESSI

Purtroppo molti di noi non hanno chiaro cosa vogliono, né quanto bisogno abbiano di certe cose. Non ci rendiamo conto di quanto le esperienze dolorose o traumatiche del passato possano influenzare le nostre relazioni nel presente, distorcendo le nostre percezioni, le nostre aspettative e spesso le nostre emozioni. Non ci rendiamo veramente conto di quanto la nostra visione del mondo possa alterare il modo in cui diamo significato alle cose che ci succedono, e dunque reagiamo ad esse.

RIASSUMENDO

I sociopatici vivono sulle spalle degli altri; si insinuano nelle loro vite sfruttando le loro fragilità, le loro vulnerabilità e debolezze. Il punto è che tutti noi ci possiamo sentire fragili, vulnerabili o bisognosi soprattutto in alcuni specifici momenti della nostra vita. Non possiamo completamente eliminare queste parti di noi, e non è questo che vogliamo fare, perché per avere relazioni gratificanti e sincere dobbiamo permettere a noi stessi di essere anche deboli, accettare e riconoscere le nostre fragilità. La chiave di volta è la CAPACITÀ DI DISCERNERE QUANDO POSSIAMO APRIRE ALL’ALTRO IL NOSTRO CUORE E QUANDO NON FARLO.

Per imparare a riconoscere se abbiamo a che fare con un sociopatico, è bene sfatare alcuni falsi miti. Per conoscere meglio noi stessi dobbiamo invece comprendere fondamentalmente due aspetti:

1)     Identificare le nostre vulnerabilità

2)     Identificare le nostre attrattive

3)     Riconoscere quali comportamenti nella relazione indicano che abbiamo a che fare con un sociopatico

IDENTIFICA LE TUE VULNERABILITÀ

I sociopatici sono particolarmente abili nell’identificare e mirare alle tue vulnerabilità, per fare leva su di esse. Le sanno riconoscere e sanno comprendere velocemente di cosa hai bisogno, per agganciarti e portarti dunque, nel tempo e dopo aver carpito la tua fiducia ed il tuo amore, a fare e dare loro ciò che desiderano.

Considera ora le seguenti condizioni psicologiche – che rappresentano un’attrattiva forte per i predatori sociali –  e chiediti se in questo momento della tua vita potresti essere un bersaglio vulnerabile a incontri di questo tipo (fonte: www.lovefraud.com).

FERITO

Sei reduce da una brutta rottura sentimentale? Un divorzio? Esci da una relazione abusante? Hai subito abusi – psicologici o fisici – nella tua famiglia di origine?

BISOGNOSO DI AMORE

Stai cercando l’amore? Sei bisognoso di attenzioni, cura e condivisione? Desideri sentirti protetto? Hai bisogno di sentirti indispensabile per qualcuno?

SOLITUDINE

Senti che la tua vita, da solo, è vuota e priva di senso? I tuoi figli sono cresciuti e non hanno più bisogno di te? Hai recentemente cambiato casa, quartiere o città e ti manca la compagnia?

EMPATICO

Ti senti “obbligato” ad aiutare gli altri? Rispondi immediatamente alle richieste di aiuto e sostegno degli altri? Hai desiderio di sentirti utile o indispensabile per qualcuno?

BASSA AUTOSTIMA

Hai poca fiducia in te stesso? Ti senti timido o insicuro? Hai poca considerazione di te?

BISOGNOSO DI UNA RELAZIONE

Ti senti incompleto senza un partner? Desideri fortemente un amante, un matrimonio, una famiglia e dei figli? Senti che il tuo orologio biologico sta correndo?

INGENUO E FIDUCIOSO

Hai poca esperienza di fatti della vita? Ti senti innocente e ingenuo? Sei onesto, possiedi un forte senso morale e religioso, ed credi che anche tutti gli altri siano altrettanto leali e onesti?

PROBLEMI

Stai attraversando un momento difficile della vita? Hai problemi e necessiti di sostegno o assistenza? Hai bisogno di un posto in cui vivere e hai problemi di salute o disabilità?

GENITORE SINGLE

Stai avendo problemi nel screscere da solo i tuoi figli? Non hai la possibilità di comprare loro ciò di cui hanno bisogno? Desideri una mano nel prenderti cura dei tuoi figli?

HAI VISSUTO UN LUTTO

Hai recentemente affrontato un lutto? Vedovanza? La perdita di un familiare o di una persona cara?

Chiediti ora cosa faresti se qualcuno arrivasse nella tua vita, e si proponesse come la soluzione emotiva e pratica al tuo dolore e al tuo disagio. Ricorda che i predatori sociali fanno proprio leva sui tuoi bisogni emotivi per agganciarti, proponendosi come la soluzione perfetta. Quindi impegnati a fare qualcosa per prenderti cura tu stesso delle tue vulnerabilità, senza dipendere dal coinvolgimento o dall’assistenza di un’altra persona.

Le vulnerabilità non sono necessariamente difetti. Tutti noi in qualche modo sperimentiamo le difficoltà e le vulnerabilità elencate. La chiave di tutto è ESSERE CONSAPEVOLI di queste vulnerabilità e RICONOSCERLE, soprattutto se possono farci cadere nella trappola dello sfruttamento da parte dei predatori sociali.

LE TUE ATTRATTIVE

Magari sei particolarmente benestante, o hai una buona posizione lavorativa e professionale, o hai recentemente ricevuto un’eredità, sei particolarmente carina/o… i sociopatici, in quanto predatori sociali, di solito si dedicano a obiettivi facili – ad esempio persone ferite e fragili. Ma non sempre.

Altre volte, per amore di sfida, prendono di mira le nostre migliori qualità mirando ad individui con alta autostima, di successo e realizzati per vedere se saranno in grado di farli capitolare. La ragione è ovvia: hanno bisogno di trovare qualcosa che possono utilizzare. Denaro, posizione sociale, o un posto in cui vivere. Di seguito, capacità e beni che i sociopatici trovano attraenti nelle loro vittime: quale di questi ti appartiene?

ASPETTO: sei fisicamente attraente? Affascinante e curato?

STABILITA’ FINANZIARIA: hai un buono stipendio? Del denaro in banca? Risparmi o indennità di fine rapporto? Possiedi una casa? Una bella macchina?

CARRIERA: hai un lavoro stabile? Sei un professionista affermato? Hai successo nel tuo campo? Hai qualche tipo di riconoscimento pubblico per il tuo lavoro o nel tuo ambito professionale?

COMPASSIONE: ti interessi profondamente delle persone? Percepisci te stesso come una persona dal cuore gentile, non giudicante, altruistica o praticante dei valori religiosi?

TI PRENDI CURA DEGLI ALTRI: lavori nell’ambito delle professioni di aiuto? Forse uno psicologo, infermiera, counselor, insegnante o terapeuta? Ti dà soddisfazione aiutare gli altri e renderti utile?

RESPONSABILITA’: credi nell’onorare i tuoi impegni? La tua parola vale oro?

CAPACITA’: ti consideri una persona intelligente, fiduciosa in sé stessa, capace, creativa o talentuosa?

ESTROVERSO: sei una persona entusiasta, socievole ed assertiva? Trovi noiose le persone troppo calme e tranquille? Hi bisogno di stimoli?

SOCIEVOLE: trai piacere dalle relazioni con le altre persone? Hai un cuore tenero, sentimentale ed empatico? Investi molto nelle relazioni?

COOPERATIVO: sei tollerante, amichevole e supportivo? È importante per te andare d’accordo con gli altri? Tendi a mettere gli interessi degli altri prima dei tuoi?

Tutte le qualità elencate sopra sono qualità forti e positive – e questo è il punto. I sociopatici frequentemente fanno leva sulle nostre qualità per iniziare una relazione, per poi scivolare gradualmente dall’impegno allo sfruttamento dell’altro e dei suoi beni.

COMPORTAMENTI INIZIALI CHE CI DICONO CHE POTREMMO AVERE A CHE FARE CON UN PREDATORE

E’ importante imparare a distinguere i primi segnali indicativi di un individuo potenzialmente tossico, e non scambiarli per indici di amore, cura, attenzione e vero rispetto. Di seguito, le tipiche tecniche di aggancio dei sociopatici, che caratterizzano soprattutto l’inizio della relazione.

CONTATTO COSTANTE: chiamate ad ogni ora, messaggi ed e-mail frequenti, desidera stare sempre con te, tutti i giorni;

RISPECCHIAMENTO: si mostra d’accordo con tutto ciò che dici; opinioni, interessi cose che ti piacciono e cose che non sopporti.  Sembrate avere così tante cose in comune che hai la sensazione che questo incontro sia proprio quello con l’anima gemella;

TI FA SENTIRE SPECIALE: ti riempie di attenzioni, smancerie e complimenti. Ti mette sul piedistallo, dicendoti che sei la persona perfetta e che siete anime gemelle;

LOVE BOMBING: ti sommerge letteralmente di affetto e attenzioni. Ti dichiara subito un amore appassionato ed eterno;

SPINGE AFFINCHE LA RELAZIONE DIVENTI SUBITO “SERIA”: ti trascina letteralmente in una sorta di vortice romantico. Vuole che andate subito a vivere insieme, fate figli e vi sposate;

VUOLE IMPIETOSIRTI: fa appello alla tua sensibilità. Ti racconta storie tristi e lacrimevoli affinché ti senta triste per lui/lei e ti impietosisca;

PERSISTENZA: continua a corteggiarti anche quando resisti e dici no. Fino a convincerti a dargli un’opportunità;

PREFERENZE SESSUALI: spinge per avere subito rapporti sessuali, e prova a spostare sempre un po’ più in là i confini della tua disponibilità sessuale (richieste strane).

Cosa fare dunque? Non esiste una ricetta che sia adatta e valida in ogni situazione, poiché ogni relazione ha le sue precipue caratteristiche dinamiche, tuttavia è possibile tenere in considerazione alcune regole, che potete  leggere Lo Psicopatico nei panni del Principe azzurro.

5 commenti su “Relazioni pericolose, istruzioni contro l’abuso”

  1. Mio dio quanta sofferenza ..ma anche tanto coraggio…crescere tre figli in questa situazione ..e’ davvero un miracolo. Un eroina della vita….a cui ora la vita deve un risarcimento….

  2. Grazie a voi e a tutte le brave persone che cercano di apprire gli occhi su questi soggetti,che possono essere anche familiari,finte amiche, oltre che ai partner,ormai riconosco a fiuto tali personaggi.Non sono mai stata una credulona anzi molto diffidente e capivo che qualcosa in certi miei familiari o conoscenti non andava.Finché un anno e mezzo fa ,sbatto contro un np doc.Tutto ma proprio tutto quello che avete scritto qui è grazie ancora a voi,combacia in un incastro perfetto.Ho applicato il no conctact da un anno.Spero di non vederlo mai più. Che faccia strage in altre povere vittime ma non me.Psicoadvisor bravissimi.

  3. È andata proprio così! Ho sposato un narcisista perverso e sono rimasta intrappolata nella relazione per trent’anni. Alla fine mi ero ridotta una larva di donna, io, che ero una ragazzina piena di vita, di gioia di vivere, di curiosità, di coraggio!
    Una vita matrimoniale fatta di immensi sacrifici, di rinunce sempre e solo da parte mia, tre figli totalmente sulle mie spalle. Lui medico rampante, socialmente affermato fortificava sempre più la sua personalità nutrendosi della mia forza. E la mia vita sempre più senza amore, senza speranza. L’ultima frase a far traboccare il vaso della mia sopportazione fu: ” ricordati che tu mangi grazie a me”.
    A 48 anni ho cominciato a prendere coraggio per richiedere la separazione ed affrontare tutti i disagi conseguenti. Oggi, a 52 anni, sono riuscita a separarmi legalmente. In questi ultimi 4 anni me ne ha fatte di tutti i colori: violenza fisica, psicologica, economica. Ha cercato di ferire me coloendo anche i miei figli. Ma io non ho desistito. E sono andata avanti con la mia richiesta di separazione. In corso di separazione mi dice che mi avrebbe messa sulla strada e che mille altre donne erano pronte a prendere il mio posto… infatti, abbindola una sua collega di 20 anni più giovane di lui e nel giro di pochi mesi la mette incinta e dopo tre mesi dalla nostra separazione le nasce una figlia. Noi a casa tutti devastati dalla sua crudeltà e irresponsabilità.
    Ma adesso, io sono seguita da una psicologa, sto cercando di ricostruirmi. Ci sono momenti in cui mi sembra di essermi liberata da un carnefice spietato, e provo una leggerezza benefica; e momenti in cui mi sembra di aver sprecato una vita dando fiducia ad un uomo perverso, e la vita mi sembra pesante e spaventosa.
    Spero, a poco a poco, di riprendere in mano la mia esistenza. Lo so che non potrò più ripartire dall’incanto della ragazzina che fui quando lo sposai, sono una sopravvissuta oggi, sopravvissuta alla devastazione perpetuata a mio danno da un uomo subdolo e spietato.

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