10 consigli per difendersi dal narcisista manipolatore

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

NARCISISTA MANIPOLATORE
Che sia un amico, che sia addirittura il proprio partner sentimentale, avere un narcisista accanto non è affatto cosa semplice. Il narcisista mette costantemente a dura prova la nostra già esile autostima, è per questo che abbiamo bisogno di cacciare tutte le nostre risorse.  Per capire come difendersi da un partner o un amico narcisista vi propongo i dieci consigli dello psicoanalista Les Carter tratti dal libro “Difendersi dai narcisisti“.

10 consigli per difendersi dai narcisisti

1). Non sperare di cambiarli

E’ la regola numero uno quando si ha a che fare con i narcisisti. Sono convinti di avere sempre ragione, non hanno capacità autocritica e non riescono proprio a mettersi nei panni degli altri. Tendono a manipolarti suscitando in te sensi di colpa, rabbia, paura e insicurezza. Instaurano un rapporto di sudditanza psicologica. Il cambiamento in loro non si verificherà mai. Pertanto, è inutile che cerchi di discutere con loro e che sprechi energie inutilmente. Per convivere con un narcisista, devi agire su te stessa. E cambiare il tuo atteggiamento nei loro confronti per sopportarli al meglio.

2). Scegli la libertà 

I narcisisti ipercontrollanti usano diverse tecniche per tenerti in loro balìa. Fanno leva sul senso del dovere o della riconoscenza, ti fanno sentire in colpa. Tutto pur di costringerti a essere d’accordo con loro. Impara invece a reagire in modo indipendente da loro, accettando la loro disapprovazione o la loro collera. Se rimani succube di un’altra persona, tradisci te stessa. Scegli allora la libertà che, oltre a essere un diritto, è anche una responsabilità. Sacrificandola, perderesti la tua stessa identità. Nessuno può vivere una vita soddisfacente seguendo i dogmi di un’altra persona.

3). Tieni basse le tue aspettative

I narcisisti passivo-aggressivi sono sfuggenti ed evasivi, tendono a procrastinare gli impegni e a non mantenere le promesse. Si mostrano amichevoli, ma non si comportano da amici. Non discutono apertamente dei problemi. Fanno valere la loro volontà comportandosi passivamente, ovvero senza mai cooperare con gli altri. Sono molto frustranti. Come reagire? Devi tenere basse le tue aspettative. Meno farai affidamento su di loro, meno rimarrai delusa. In questo modo non autorizzerai il loro comportamento irresponsabile, ma farai i conti con la realtà. Devi imparare ad accettarli così come sono. Ricorda la prima regola: non cambieranno mai!

4). Non prestare attenzione alle loro giustificazioni

Non è mai colpa loro. Se tenterai di criticarli sappi che otterrai solo un effetto boomerang. Le osservazioni che farai loro, ricadranno su di te. I narcisisti hanno scarsa capacità di introspezione e hanno un forte bisogno di sentirsi speciali, dunque non riconosceranno di avere sbagliato. Non riuscirai mai a dimostrare loro il contrario. Quindi non dare retta alle loro “ragioni”, continua per la tua strada. Abituati a fare a meno della loro benedizione.

5). Non proteggerli

Può sovente capitare che ti chiedano di non parlare dei vostri problemi agli altri. Devono infatti mantenere a tutti i costi un’immagine irreprensibile. Tacendo, loro pensano di potere continuare a trattarti con prepotenza. Avviene in modo particolare nei rapporti di coppia. Non spetta a loro decidere quanto tu della tua vita vorrai condividere con un’altra persona. Continuando a proteggere i narcisisti seguendo le loro regole invece che le tue, non farai altro che prolungare la tua infelicità.

6). Sii risoluta nelle tue decisioni

I narcisisti spesso cercano di manipolarti usando il tuo senso di colpa. Sfruttano a loro vantaggio la tua capacità di empatia e di compassione, sentimenti che sono a loro estranei. Per difenderti, devi allora bilanciare questa tua tendenza empatica con una salda determinazione. Le lamentele dei narcisisti non devono prendere il sopravvento sulle tue decisioni. Dai la precedenza al tuo buon senso e al tuo legittimo istinto di autodifesa.

7). Fai ricorso alla rabbia assertiva

I narcisisti suscitano inevitabilmente rabbia. E’ sbagliato lasciarsi sopraffare dalla collera, ma anche reprimerla perché così si deposita in una piega della personalità e la danneggia causando depressione, ansia, risentimento, cinismo, sfiducia in se stessi… Un modo positivo per esprimere la rabbia è invece l’assertività. Così si difendono le proprie convinzioni e si dimostra rispetto per gli altri. Messa da parte l’aggressività, parla con fermezza e rimani coerente con la decisione presa. La rabbia, in questo modo, sarà usata in modo costruttivo per farti sentire meglio, senza aspettarsi nulla in cambio dai narcisisti.

8). Smettila di giustificare le tue scelte

Una volta che hai preso la tua decisione mostrando di essere irremovibile, evita di giustificare le tue scelte. Di fronte alla cocciutaggine dei narcisisti, che vorrebbero continuare a manipolarti, la lite potrebbe non avere mai fine. Inoltre, chi si dà troppo da fare per razionalizzare le proprie scelte suggerisce l’idea di non esserne così sicuro e di potere cambiare decisione in caso di insistenza. Non cadere in questa trappola!

9). Sii umile, non diventare come loro

L’egoismo genera egoismo. Se hai a che fare con i narcisisti, attenta a non farti condizionare al punto da diventare come loro. Tutti possediamo una innata tendenza egoistica e il rischio è quello di iniziare a trattare il narcisista in modo irrispettoso. A questo punto l’istinto di autodifesa diventa egocentrismo. Per evitarlo, bisogna concentrarsi sull’umiltà. Chi è autenticamente umile, infatti, è psicologicamente sicuro di sé e non ha bisogno di portare gli altri dalla sua parte. Non vuole essere prepotente nei confronti degli altri, ma allo stesso tempo non permette agli altri di esserlo nei suoi confronti.

10). “Perdonali”

Gli aspetti positivi del perdono sono molteplici. Ti rende libera di concentrarti su priorità più importanti della rabbia. Ti incoraggia a non farti più ossessionare da chi ti ha fatto un torto. Ti permette di guardare al futuro. Non puoi controllare i comportamenti e le scelte di un’altra persona, ma con il perdono puoi imparare ad accettare e a tollerare i narcisisti per quello che sono.

Per la versione integrale del libro. Ecco la nostra premessa/recensione.

Letture consigliate: difendersi dai narcisisti

Difendersi da un partner o da un semplice amico narcisista non è affatto un compito semplice. Per ottenere risultati apprezzabili è necessaria una forte autoconsapevolezza e un’altrettanta conoscenza delle dinamiche di coppia. Il narcisismo è un grave disturbo di personalità, in Italia è ancora troppo sottovalutato eppure gli effetti sulle altre persone possono essere davvero devastanti. Per imparare a fronteggiare il rapporto con un narcisista, vi consiglio la lettura del libro “Difendersi dai narcisisti. Come non farsi rovinare la vita da chi pensa solo a se stesso“. L’autore è Les Carter, psicoanalista esperto in relazioni patologiche e nel libro dà una serie di consigli su come gestire il rapporto con un narcisista e in generale, fa luce sulle dinamiche tipiche che il narcisista mette in atto.

Il libro “Difendersi dai narcisisti” è proposto su Amazon al prezzo di 9 euro. Il libro descrive molto bene le dinamiche in ambiti diversi (famiglia,matrimonio, lavoro) i narcisisti vengono differenziati tra passivo-aggressivi e controllanti, differenza questa molto interessante che non si trova nei classici testi. La lettura è semplice ma ricordate: con i narcisisti non esistono soluzioni facili ma, come premesso, il primo passo per fronteggiare qualsiasi situazione è la consapevolezza.

 


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3 commenti su “10 consigli per difendersi dal narcisista manipolatore”

  1. Il perdono e’ l’ultimo approdo della disintossicazione dall’avvelenamento nercisistico.
    Nella fase della legittima rabbia e del debito rancore il perdono ci appare impossibile neanche a pensarlo.
    Come si puo’ mai perdonare un soggetto cosi’ distruttivamente devastante?
    Eppure solo il perdono dovuto a un esercizio di sovrana compassione puo’ azzerare la ferita ed andare oltre.
    Perdonare non significa condonare le sue MOSTRUOSITA’ e riappacificarsi riammettendolo ex novo nell’ambito relazionale,sottoponendosi a sicure e rinnovate devastazioni.
    Il perdono e’ l’atto conclusivo dell’esplorazione cognitiva della sua malefica identita’,e’ l’ultima step dell’umana e rasserenante comprensione.
    Senza di esso l’iter disintossicante della vittima traumatizzata non arriverebbe mai a conclusione e il cerchio emozionale del suo impatto non si chiuderebbe mai.
    La sua efficacia perfeziona persino la tecnica pur importante e sotto certi versi insostituibile del non compact,perche’ avrebbe un’azione liberatoria e compiutamente catartica sull’accumulo dei veleni ingurgitato.
    Certamente la mancanza di un minimo obbligo di convivenza o di vicinanza renderebbe il perdono molto piu’ agevole e perseguibile ma anche in presenza di necessita’ di averci a che fare il perdono e’ terapeutico perche’ equivarrebbe al massimo della compiuta comprensione del soggetto malefico,alla sua accettazione estrema,spoglia di rabbia e di pur legittima esacerbazione.

  2. Sono d’accordo su tutto, tranne che sul perdono. Posso arrivare ad ignorare del tutto la mia ex, ma perdonarla non mi è possibile. Ha tradito me e i figli per anni, mi ha sfruttato economicamente e lasciato sul lastrico, ha fatto la parassita mentre io lavoravo in casa e fuori tralasciando me stesso, i miei hobby, il mio benessere psicofisico. Io lo ho permesso, ovviamente. Ignaro. Ora che so, comprendo la cattiveria e perdonare è l’ultima cosa che mi passa per la mente. Ha manipolato tutto ciò che poteva manipolare e continua a farlo anche ora, sfruttando il legame indissolubile dovuto ai figli in comune ed il mio immenso amore per loro, mentre lei si vanta di non essere una mamma chioccia (il che significa che vive i figli con emotività pari a zero, spesso nemmeno telefona loro, quando sono con me). Non si può perdonare un comportamento indegno ed il fatto di aver giocato con le vite degli altri, mai e poi mai.

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