5 comportamenti di abuso psicologico che passano inosservati

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.
Violenze subdole consumate nell’intimo delle mura domestiche, che non lasciano segni sul corpo ma che feriscono profondamente l’anima, la personalità e la dignità rendendo la vita impossibile.

Nessuno è esente dalla violenza psicologica. Chiunque può rientrare nel profilo psicologico del maltrattatore che non ricorre alla violenza fisica, ma alla violenza psicologica. Essendo una forma più sottile di violenza, che di solito proviene da persone vicine, come il partner, un famigliare o un amico, è più difficile da individuare. Per questo motivo possiamo esserne vittima senza rendercene conto.

In cosa consiste la violenza psicologica e quali sono le sue conseguenze?

La violenza psicologica consiste in uno schema regolare di offese verbali, minacce, intimidazioni e critiche costanti, così come sottili tattiche di intimidazione, vergogna e manipolazione. Il maltrattatore psicologico usa queste tattiche per controllare e dominare la sua vittima. Il problema è che, anche se l’abuso emotivo non lascia ferite visibili come l’abuso fisico, le tracce non sono meno dolorose.

In uno studio condotto dalle università di McGill, Minnesota e Rochester sono stati analizzati 2.300 bambini di età compresa tra i 5 ei 13 anni, i quali furono seguiti per un periodo di quasi 30 anni. I ricercatori scoprirono così che l’abuso psicologico lascia impronte profonde quanto la violenza fisica. I bambini che erano stati vittime di abusi emotivi mostravano gli stessi problemi psicologici di quelli che avevano ricevuto castigo fisico.

Un’altra ricerca condotta presso la Charité University Medicine di Berlino su 51 donne di età compresa tra i 18 ei 45 anni, rivelò che gli abusi fisici e quelli psicologici lasciano tracce diverse nel cervello.

L’abuso emozionale lascia cicatrici nelle regioni associate alla comprensione e il controllo delle emozioni, così come nei settori legati al riconoscimento e la risposta ai sentimenti degli altri. Si tratta di aree della corteccia prefrontale e del lobo temporale mediale che normalmente si attivano quando alle persone viene chiesto di pensare a se stesse e riflettere sulle proprie emozioni.

Queste aree del cervello diventano più sottili dovuto al fatto che, per gestire l’ansia, il cervello altera i modelli di segnalazione delle aree interessate, riducendo il loro livello di connettività. In altre parole, è come se spegnesse gradualmente quelle aree del cervello.

Come risultato di questo assottigliamento della corteccia cerebrale, le vittime di abusi psicologici hanno maggiori probabilità di soffrire di depressione, di sbalzi d’umore e mostrare reazioni emotive più estreme. Queste persone perdono gradualmente la capacità di riflettere su se stesse e trovare il modo più appropriato per affrontare le emozioni. Questo le sprofonda in una spirale negativa rendendole ancor più vulnerabili agli abusi psicologici.

Qual è il profilo del maltrattatore psicologico?

Nell’immaginario popolare l’immagine del maltrattatore psicologico è associata all’uomo perché di solito è quello che ha un comportamento più violento. Tuttavia, è importante notare che, dal momento che l’abuso emotivo non è fisico ma comporta una gerarchia di potere e un rapporto di sottomissione emotiva, anche le donne possono rientrare nel ruolo di stalker. Infatti, le caratteristiche principali del profilo del maltrattatore psicologico non variano in base al genere:

1. È intollerante

Il maltrattatore psicologico è di solito una persona rigida e intollerante che non rispetta le opinioni e le decisioni degli altri. Normalmente è una persona piena di pregiudizi e stereotipi che spesso reagisce in modo aggressivo quando qualcosa non corrisponde ai suoi progetti e aspettative.

2. È molto autoritario e controllatore

Uno dei problemi del maltrattatore psicologico è che pensa che solo il suo modo di pensare e fare le cose è corretto, quindi gli altri devono sottomettersi alla sua volontà. Se non gli obbediscono si arrabbia, anche senza ragione. Ovviamente, questa persona non è aperta al dialogo perché crede che esista una sola verità: la sua. Tutto ciò che non rientra nel suo modo di vedere il mondo è semplicemente sbagliato. Di conseguenza, cercherà di controllare tutti arrivando a causare soffocamento emotivo.

3. Pensa in termini di: “tutto o niente”

I maltrattatori psicologici vedono spesso la vita in bianco e nero, non contemplano i colori e non accettano le sfumature di grigio. Per loro non c’è via di mezzo, le cose sono buone o cattive, e questo li porta a sviluppare un pensiero estremamente rigido che ostacola le loro relazioni con gli altri e causa scontri continui.

4. È uno specialista della manipolazione emotiva

Queste persone ricorrono al ricatto emotivo per manipolare le loro vittime e ottenere ciò che vogliono. Possono fingere di essere malate, se questo può apportagli qualche beneficio, ma possono anche incolpare l’altro o generare paura. Il loro scopo è quello di destabilizzare la vittima, dal punto di vista emotivo, per presentarsi in seguito come la sua unica salvezza in modo tale che questa termini nelle loro mani quasi senza rendersene conto.

5. È affascinante, almeno all’inizio

È molto difficile scoprire il profilo di un maltrattatore psicologico perché in un primo momento questa persona si mostra affascinante e premurosa. Sa bene come nascondere il suo vero “io” fino a quando la sua vittima si fida e mostra le sue debolezze emotive. Solo allora metterà in moto il suo comportamento distruttivo e di controllo.

6. È molto critico, ma poco auto-critico

Dal momento che il maltrattatore psicologico è una persona molto rigida, non si adatta alla critica. Assume qualsiasi cosa come un attacco personale, così reagirà sempre difendendosi. Di solito è ipersensibile e permaloso. Ma non esita a criticare gli altri e spesso usa la critica distruttiva perché il suo obiettivo non è quello di far crescere l’altro, ma farlo sentire male a sottometterlo. Di solito tende anche ad affrontare i suoi errori, le critiche o una brutta giornata, sfogando la sua frustrazione sugli altri, che si trasformano nel suo sacco da boxe.

7. Soffre di labilità emotiva

Il maltrattatore psicologico non conosce bene se stesso, quindi reagisce emotivamente in modo molto intenso. Potremmo etichettarlo come un analfabeta emotivo dal momento che ha uno scarso controllo e conoscenza delle proprie emozioni. Il problema è che chi gli sta accanto vive su di una costante altalena emotiva, perché questa persona può passare rapidamente dall’essere di buon umore e gentile al sentirsi irritato e arrabbiato. Non sapendo cosa aspettarsi genera enorme incertezza e ansia in coloro che gli stanno vicino.

8. Ha una bassa autostima

Il maltrattatore psicologico trasmette un’immagine di forza, ma in realtà la utilizza per nascondere la bassa autostima. Questa persona sottomette gli altri per sentirsi importante ma spesso il suo comportamento aggressivo o manipolativo è solo una facciata per nascondere la profonda insicurezza. Questo è il vero motivo per cui reagisce così male quando viene criticato o gli viene mostrato un errore che ha commesso.

9. È insensibile

Queste persone non sono di solito molto empatiche, non si mettono al posto della vittima ma assumono una visione egocentrica ed egoista della situazione dalla quale gli interessa solo uscire vincitori. Questa insensibilità è ciò che permette loro di manipolare e danneggiare gli altri senza sentirsi in colpa.

10. Fa false promesse

Quando il maltrattatore psicologico si rende conto che può perdere il controllo sulla sua vittima, non avrà scrupoli a fare false promesse. È comune che prometta di cambiare il suo comportamento, ma non lo fa mai, semplicemente perché non vuole. Questa persona non ha remore a mentire per raggiungere i suoi obiettivi e non è disposta a cambiare il suo modo di essere per piacere agli altri o facilitarsi la vita.

 

5 commenti su “5 comportamenti di abuso psicologico che passano inosservati”

  1. Salve, potreste consigliarmi dei testi da consultare in merito all’abuso emotivo e al trattamento del silenzio? Sono una laureanda in psicologia e sto trattando di questo argomento

  2. Non basta essere invalida su una sedia a rotelle x tutta la vita da 12 anni in più ho dolori lancinanti che non mi fanno vivere dignitosamente e la mia famiglia cosa fa?mi colpevolizza x ogni cosa che dico o faccio pur vivendo casa mia cercando di risolvere i problemi con l’aiuto di estranei ma se esiste un Dio possa egli alleggerire questo fardello non c’è giustizia in questo mondo

  3. La violenza psicologica è invalidante!
    Io ci sono cresciuta in una famiglia così e purtroppo anche i miei figli!

  4. Questa descrizione è molto vicina a quello che vivo da molti anni ,,,Aggiungo che qualsiasi reazione io abbia mostrato , ogni ragionamento intentato hanno sortito l’effetto di rendere solo più vischiosa la tela nella quale , malgrado la mia lucidità , sono impigliata.
    Mi riesce molto difficile immaginare la mia vita senza questa persona e allora , mi chiedo , come sia possibile resistere a tanto ….

  5. Vorrei dare un bacio a chi ha scritto questo articolo.Grazie mille.Vi voglio bene.

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