Non tutte le coppie si fondano sull’amore. Molte persone si ritrovano a condividere la vita con un partner non per amore ma per altre ragioni come paura della solitudine, convenienza o voglia di scappare da una famiglia opprimente. In questo articolo non mi soffermerò su questi casi. Parlerò di quando una coppia nasce con un reciproco innamoramento e, uno dei due, smette di amare. Sì, perché si può smettere di amare ma ciò non significa che quello non era amore.
L’Amore è eterno… finché dura!
È luogo comune pensare che il vero amore non conosca fine, ne’ confini di spazio e tempo. Molto romantico ma dannatamente sbagliato! L’amore può finire perché le prospettive possono cambiare. L’amore nasce da persone che vivono in una realtà fatta di confini di spazio e di tempo, persone che hanno un’identità propria che si modella col passare del tempo. Nasce da persone con bisogni individuali che con il tempo, in base a esperienze e fattori ambientali, possono cambiare. Cambiano le prospettive, cambiano le aspirazioni, i bisogni… ciò che non cambia è l’amore che c’è stato in passato e che, come premesso, può giungere a un capolinea e finire nel presente.
Come finisce un amore? Con l’emergere della distanza. Con il decrescere del senso di appartenenza. Nel concreto della vita di coppia: l’amore muore per sfinimento, con la trascuratezza, le disattenzioni, le mancanze… Al contrario, può finire anche per “soffocamento”, quando i due individui più che una coppia, formano una relazione fusionale, allora qui il rischio che la coppia ristagni e l’amore finisca, è altissimo. Ma tutto questo non significa che l’amore non sia mai esistito. «Ognuno ama come può, con le ferite che ha». Se ti piace questa frase, sappi che è il titolo di uno dei capitoli del mio libro «d’amore si guarisce».
Fatta questa precisazione, è chiaro che quando in una coppia non c’è più amore, non si deve cercare per forza un colpevole. Quando una storia finisce si cerca disperatamente un colpevole e troppo spesso la situazione precipita e si finisce per ferirsi a vicenda.
Coppia statica e dinamicità individuale
Le persone cambiano e le esperienze aprono nuovi orizzonti. Quando le persone cambiano, cambiano individualmente. Quando il rapporto di coppia non evolve in sintonia con l’evoluzione dell’individuo, il rapporto diventa statico e non è più in linea con i bisogni dei componenti della coppia. E’ a questo punto che la coppia dovrà affrontare un punto di svolta. Così, una persona che hai amato tanto in passato, oggi potrebbe non suscitare più in te questo sentimento. Esperienze vissute, una nuova maturità emotiva, inediti bisogni, autoconsapevolezze acquisite… Questi fattori fanno evolvere il concetto di amore, che può prescindere da ciò che attualmente ti sta offrendo il tuo partner.
Come capire che non ami più il tuo partner
Molto spesso, questa realtà viene ignorata. Ci si sofferma su “cosa mi ha dato questa persona” e non su “cosa mi sta dando questa persona”. L’abitudine, la mancanza di consapevolezza e l’affetto residuo tendono a mantenere unita la coppia.
A un occhio attento, però, le cose appaiono cambiate e l’amore di una volta sembra essersi volatilizzato. Ecco quali sono i campanelli d’allarme da osservare per capire quando l’amore è finito.
In primis, cerca di valutare se sta vivendo un periodo difficile della tua vita. Spesso le frustrazioni personali finiscono per riversarsi sul partner. Se sei insoddisfatta del tuo partner, fai introspezione e cerca di capire se stai proiettando sulla coppia le tue insoddisfazioni personali.
# 1. Non vuoi condividere
Se non hai voglia di condividere con il tuo partner ciò che hai vissuto durante la giornata, potresti aver avuto una giornata dura… ma se la faccenda si ripete spesso, potrebbe essere un chiaro campanello d’allarme.
Nella coppia c’è il costante confronto, l’amore è fatto di condivisione, nel bene e nel male. Quando ci si innamora, si ripone tutta la fiducia nel partner e il rapporto è alimentato dalla condivisione quotidiana. La condivisione è il nutrimento primario dell’amore.
#2. Non vuoi ascoltarlo
Se ultimamente tendi a ridimensionare tutto ciò che ti dice il tuo partner e non hai voglia di ascoltare ciò che ti dice, ne’ tieni al suo parere, potresti essere di fronte a un secondo campanello d’allarme. Il parare del tuo innamorato, per te, dovrebbe essere importante. Se non badi a ciò che dice qualcosa non torna…!
#3. Ti guardi intorno
Questo è il campanello d’allarme più eclatante. Se stai bene con la tua metà non senti il bisogno di guardarti intorno. Certo, a tutti piacciono le attenzioni e questo è vero anche per le persone più innamorate. Il discorso cambia quando sei tu a cercarti determinate situazioni.
Quando il rapporto di coppia è appagante, non cerchi un’altra persona per iniziare un nuovo corteggiamento. Un partner innamorato che vive un rapporto di coppia appagante, non finirebbe in cerca di “nuove amicizie” in chat o su Facebook. Nota Bene: nuove amicizie è scritto virgolettato!
#4. Basta compromessi
Un altro campanello d’allarme è riscontrabile quando i classici compromessi iniziano a pesarti e i difetti del tuo partner diventano -all’improvviso- insostenibili. Se questa intolleranza è circoscritta in un breve periodo, dove tu sei maggiormente esposta/o a stress, potrebbe essere naturale. Se la situazione è protratta nel tempo, il campanello d’allarme è ormai palese.
#5. Indifferenza e mancanza di empatia
Quando le problematiche del tuo partner ti lasciano del tutto indifferente e non sei più in grado di entrare in empatia con le sue emozioni. Questo è un chiaro campanello d’allarme.
#6. Contatto fisico
Per contatto fisico non intendo solo quello tra le lenzuola. La vita sessuale di una coppia può affrontare alti e bassi e questo è del tutto naturale. Ciò che non dovrebbe mai dar fastidio sono quei gesti d’affetto innocenti. Un bacio, una carezza, una mano sulla gamba e qualsiasi manifestazione che possa prevedere un contatto. Se il contatto fisico ti dà fastidio, probabilmente la coppia è giunta al capolinea.
#7. Ti stai accontentando
Quando smetti di amare una persona ma decidi di continuare il rapporto, vuol dire che stai iniziando ad accontentarti. In questo contesto, oltre ad aver smesso di amare il tuo partner, hai smesso di amare anche te stessa/o. Nella vita, infatti, hai scelto di accontentarti delle briciole di un amore piuttosto che puntare al meglio per te stessa/o.
Come muore l’amore?
L’amore non muore mai di morte spontanea, muore sempre di omissioni, conflittualità, incomprensioni, aspettative irrealistiche e tanta, tanto incuria. Ogni relazione può trasformarsi in una straordinaria storia d’amore o in una storia ordinaria, fatta di sopravvivenza e talvolta insoddisfazione. Sta a te riflettere sulla tua storia e sulle tue aspettative, sta a te decidere cosa fare dei tuoi sentimenti, se alimentarli o assopirli.
Come vivere bene le relazioni
La relazione di coppia è un viaggio meraviglioso, ma solo se metti in valigia ciò che davvero ti occorre. Se in quella valigia ci sono fragilità, insicurezze, bisogni immensi di attenzioni e cure derivati da carenze del passato, sappi che il tuo partner non sistemerà quella valigia per te. Quel carico è il tuo e solo tu puoi “aggiustarlo”. Se per troppo tempo ti sei sentito poco considerato, è del tutto normale arrivare alla relazione con un forte bisogno di amore e stima. Tuttavia, questo bisogno quando è smisurato, pone cattive basi d’inizio. Nella tua valigia dovrebbe esserci fiducia, affermazione personale e sicurezza. La sicurezza di essere una persona completa e degna d’amore. Una sicurezza che diamo per scontato ma che poi, a conti fatti, manca nella nostra vita.
Prepara la tua personale «valigia»
Ci accorgiamo che manca tutte le volte che non agiamo per il nostro bene, tutte le volte che una parte di noi vuole fare qualcosa che -a lungo andare- sappiamo bene come andrà a finire, che ci farà soffrire. Allora ti sembrerà un paradosso, ma il modo migliore che hai per far funzionare una relazione è… occuparti di te: farti carico della tua felicità. Vivere finalmente la tua vita mettendo i tuoi bisogni in primo piano. Quando incontri qualcuno che ti fa battere il cuore, piuttosto che chiederti «gli piaccio?», domandati, «mi farà stare bene?», sappi che ti verrà in automatico quando nella tua valigia ci sarà l’occorrente giusto.
Qualche paragrafo fa, ho fatto accenno al mio libro. Il suo titolo completo è “D’Amore ci si ammala, d’Amore si guarisce“. Non farti ingannare, non è un libro per cuori infranti ma un manuale che ti spiegherà come “preparare il tuo bagaglio personale” per viverti al meglio quel viaggio meraviglioso chiamato amore. Lo trovi in tutte le librerie e su Amazon, a questa pagina.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirmi su Instagram: @annadesimonepsi
Seguire le pagine ufficiali di Psicoadvisor su Facebook: sulla fb.com/Psicoadvisor e su Instagram @Psicoadvisor