Quando parliamo di controllo della mente siamo ben lontani da “trucchi di magia”, ma parliamo di metodi per influenzare il comportamento altrui ampiamente studiati e validati. Manipolare un’altra persona di modo che questa arrivi a fare, dire e pensare cose che mai avrebbe creduto possibili, è una realtà, ed è una grave forma di abuso emotivo. La manipolazione mentale porta gradualmente a perdere il controllo su se stessi, a modificare le proprie credenze, i propri valori, i comportamenti, le abitudini.
I comportamenti più efficaci per svalutarti e farti impazzire
Esercitare questo potere sugli altri non è affatto semplice; è necessario utilizzare tecniche diverse per convincere qualcuno a cambiare il proprio sistema di credenze, i processi di pensiero e il modo in cui si sente ed agisce. Ecco le tecniche più efficaci che il manipolatore usa per avere il controllo sulla sua preda.
1. Difesa preventiva
Quando qualcuno sottolinea il fatto che sono dei “bravi ragazzi” (o ragazze), che “devi fidarti di loro” fin da subito o enfatizzano la propria credibilità senza alcuna provocazione di alcun tipo, diffida di loro.
Le persone tossiche ed abusive esagerano nell’esaltare la propria capacità di essere gentili e compassionevoli. Spesso ti dicono che dovresti fidarti di loro a prescindere, senza prima costruire una solida base di effettiva fiducia.
Potrebbero “esibire” un alto livello di empatia all’inizio della vostra relazione per prendervi in giro, per togliersi questa falsa maschera soltanto in un secondo momento. Nella fase di svalutazione del ciclo dell’abuso, quando la falsa maschera comincia pian piano a cadere, si scoprono come in realtà terribilmente freddi, insensibili e sprezzanti.
Le persone sinceramente gentili hanno raramente bisogno di dimostrare costantemente le proprie qualità positive – trasudano il proprio calore molto più di quanto non ne parlino e sanno che le azioni valgono molto più delle semplici parole. Sanno che rispetto e fiducia hanno bisogno di reciprocità, non di parole.
Cosa puoi fare?
Per contrastare la difesa preventiva, valutate il motivo per cui una persona dovrebbe decidere di esaltare le proprie buone qualità. È perché credono che voi non vi fidiate di loro o perché sanno che non dovreste? Fidatevi delle azioni più che delle parole vuote e notate come le azioni mostrano ciò che qualcuno è, non chi dice di essere.
2. Triangolazione
Con “triangolazione” si intende l’atto di inserire nella dinamica interattiva un’opinione, prospettiva o la minaccia possibile di una terza persona. Spesso usata per convalidare l’abuso della personalità tossica, invalidando allo stesso tempo le reazioni della vittima a suddetto abuso, la triangolazione può anche essere usata per inventare triangoli amorosi che ti facciano sentire insicuro.
I narcisisti maligni adorano triangolare il proprio partner con sconosciuti, colleghi di lavoro, ex, amici o persino familiari per evocare in te gelosia e insicurezza. Usano anche l’opinione altrui per convalidare il proprio punto di vista.
Questa tattica diversiva serve ad allontanare la tua attenzione dal loro comportamento abusivo e portarla verso un’immagine di loro come di una persona desiderabile e richiesta. Ti porta anche a dubitare di te stesso – se Marta è davvero d’accordo con Tommaso, vuol dire che io ho torto? La verità è che i narcisisti amano “riportare” falsità che gli altri avrebbero detto su di te, mentre in realtà sono loro a che ti stanno diffamando.
Cosa puoi fare?
Per resistere alle tattiche di triangolazione, renditi conto del fatto che chiunque sia la persona con cui il narcisista ti sta triangolando sta a sua volta venendo triangolata dalla tua relazione con il narcisista. Praticamente, chiunque viene preso in giro da questa persona. Ritorci la triangolazione contro il narcisista trovando il supporto di una terza parte che non si trovi sotto l’influenza del narcisista – e anche trovando la tua stima verso te stesso.
3. Testare i tuoi limiti e poi “risucchiarti”
Narcisisti, sociopatici ed altre personalità tossiche tentano continuamente di testare i tuoi limiti per capire quali possono oltrepassare. Più violazioni riescono a commettere senza conseguenze, più porteranno le cose agli estremi. Questo è il motivo per cui le vittime di abusi emotivi e fisici spesso vengono abusate in modo sempre peggiore ogni volta che tornano dai loro abusatori.
Gli abusatori tendono a “risucchiare” verso di loro le vittime con dolci promesse, falso rimorso e parole vuote sulla loro intenzione di cambiare soltanto per abusare della loro vittima in modo ancora peggiore. Nella mente malata dell’abusatore, questo testare i limiti è una punizione per aver reagito all’abuso e anche per essere tornato.
Quando un narcisista prova a schiacciare il bottone del “reset emotivo”, delimita con ulteriore forza i tuoi limiti piuttosto che farli retrocedere. Le persone particolarmente manipolative non agiscono grazie all’empatia o alla compassione, ma solo alle conseguenze delle loro azioni.
4. Frecciatine aggressive spacciate per battute
I narcisisti “in borghese” si divertono a fare battutine maliziose a tuo danno. Solitamente le spacciano per “battute” in modo da potersi permettere di dire cose terribili mantenendo un’aria innocente e tranquilla. Eppure ogni volta che te la prendi per un’affermazione insensibile e cruda vieni accusato di non avere senso dell’umorismo. Questa è una tattica utilizzata spesso nell’abuso verbale.
Eppure, la smorfia sprezzante e il luccichio sadico nei loro occhi li smaschera – come un predatore che gioca con il cibo, una persona tossica gode della tua sofferenza e dal riuscire a farla franca. D’altronde è solo una battuta, giusto? Sbagliato. È solo un’altra tecnica di gaslighting che ti porta a credere che il loro abuso sia uno scherzo, un modo per distogliere l’attenzione dalla loro crudeltà e puntare il riflettore sulla tua presunta sensibilità.
Cosa puoi fare?
È importante che tu ti faccia valere in questi casi e che tu faccia notare che non hai intenzione di tollerare questo genere di comportamento. Far notare alle persone manipolative che ti sei accorto delle loro tattiche per buttarti giù potrebbe portare ad ulteriore gaslighting da parte dell’abusatore, ma mantieni la tua posizione nettamente contraria al loro comportamento e termina subito l’interazione se necessario.
5. Sarcasmo condiscendente e tono paternalistico
Sminuire e denigrare qualcuno è il punto forte di una persona tossica, e il loro tono di voce è soltanto uno degli strumenti in loro possesso. Il sarcasmo può essere una via comunicativa divertente quando entrambe le parti sono d’accordo, ma i narcisisti lo usano costantemente come metodo per manipolarti e denigrarti. Se provi a reagire in qualsivoglia modo, infatti, è evidentemente perché “sei troppo sensibile”.
Venendo costantemente trattato come un infante e preso di mira quando osi esprimere te stesso, comincerai a stare particolarmente attento rispetto all’esprimere i tuoi pensieri e opinioni al fine di non venir rimproverato. Questa autocensura permette all’abusatore di zittirti con sempre meno sforzo, perché purtroppo comincerai a farlo in autonomia.
Cosa puoi fare?
Ogni volta che venite accolti da un tono sarcastico o paternalistico, fate notare la cosa seriamente e in modo assertivo. Non vi meritate che vi parlino come se foste dei bambini – né dovreste mai silenziare voi stessi per soddisfare le aspettative del complesso di superiorità di qualcun altro.
6. Farti vergognare
“Dovresti vergognarti” è una delle frasi preferite di una persona tossica. Può essere usata anche da qualcuno di non tossico, certamente, ma nel mondo dei narcisisti e dei sociopatici, farti vergognare è un metodo efficace che ha come obiettivo ogni comportamento o convinzione che potrebbe mettere in pericolo il potere della persona tossica su di te. Può anche essere utilizzato per distruggere o assottigliare l’autostima della vittima: se la vittima osa essere orgogliosa di qualcosa, farla vergognare per quel particolare tratto, qualità o traguardo può servire a diminuire la loro stima di sé e allontanare ogni orgoglio che possono provare.
Narcisisti maligni, sociopatici e psicopatici godono a usare le tue stesse ferite contro di te, dunque ti faranno vergognare anche per qualsivoglia abuso o ingiustizia tu abbia subito in vita tua come modo per traumatizzarti nuovamente.
Sei sopravvissuto ad abuso infantile? Un narcisista maligno o un sociopatico dirà che devi pur aver fatto qualcosa per meritartelo, o si vanterà della propria infanzia felice per farti sentire mancante di qualcosa e indegno. Quale modo migliore di ferirti, d’altronde, che rigirare il coltello in una vecchia piaga? Queste persone cercano di riaprire le ferite, non di aiutarti a guarirle.
Cosa puoi fare?
Se hai il sospetto di avere a che fare con una persona tossica, evita di rivelargli qualsivoglia vulnerabilità o traumi passati. Finché non ti mostrano il loro vero carattere, non c’è alcun motivo di rivelare informazioni che potrebbero potenzialmente essere usate contro di te.
L’amore non prevede un prezzo per quello che si dona agli altri
La sua dimostrazione non si fonda sulla convenienza, ma sulla reciprocità. Ricordalo, ricordalo sempre. E ricordati sempre che l’amore non misura il tuo valore: se qualcuno non ti ama, non è perché sei una brutta persona o non vali niente… L’amore non fa male. Sono le persone a farci male. E siamo noi stessi a farci del male, quando chiudiamo gli occhi, quando non riusciamo ad andare oltre.
Quindi, allontana chi non merita le tue attenzioni. È il gesto più importante che puoi fare per onorare l’idea di amore e te stessa/o. Impara a cambiare per te e non per qualcun altro. Quell’amore che hai dentro e che volevi svendere serve a te per ricordarti chi sei.
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A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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