L’Autonomia emotiva ti renderà libera

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor
L’Autonomia emotiva è non aver bisogno di nessuno ma stare in pace con tutti, anche con se stessi. – Anna De Simone

La mancanza di autonomia è alla base di molti malesseri psicologici. Una persona con una scarsa autonomia è un po’ come una casa che ha problemi alle fondazioni: basta davvero poco per perturbarla.

Il concetto di autonomia è strettamente correlato a quello di amor proprio e autostima.

Amor proprio

L’amor proprio può essere descritto come uno stato affettivo che ci spinge a prendersi cura della propria persona e quindi a “volersi bene”. Il concetto di cura è molto ampio e non va limitato alla sfera corporea. Quando si parla di amor proprio e di volersi bene, la cura incorpora anche l’accudimento di se stessi da un punto di vista socio-emotivo. 
L’amor proprio è dunque la capacità di volersi bene, di rispettarsi, proteggersi e valorizzarsi, dedicando la propria vita a realizzare se stessi, scegliendo ciò che fa stare bene e rifiutando ciò che fa stare male, scegliendo le persone con le quali condividere tempo e anche i luoghi nei quali trascorrerlo. Il concetto di amor proprio, quindi, coinvolge la persona in tutti i suoi aspetti: corpo, mente e ambiente di vita. La salute è data dall’equilibrio che raggiungono queste tre componenti.

Autostima

L’autostima è il processo soggettivo che porta la persona a valutare e apprezzare se stesso tramite l’approvazione del valore personale fondato sull’auto-percezione.

La sintesi è questa: “io mi percepisco come una persona di valore, meritevole di amore e stima”. 

Il senso di autostima deriva principalmente dalle relazioni che ogni persona interiorizza e rielabora a partire dalle relazioni con le figure primarie (i genitori); l’autostima non è qualcosa di stabile e permanente ma è sensibile a mutamenti, pertanto va costantemente nutrita.

Dato che si tratta di un “processo percettivo soggettivo”, l’ambiente in cui ci muoviamo ha un forte impatto sull’autostima: le persone che decidiamo di frequentare influenzano in continuazione la stima che nutriamo verso noi stessi e a nostra volta noi influenziamo l’autostima degli altri.

Autonomia

La capacità di essere indipendenti, di auto-direzionarsi e auto-determinarsi, riconoscendo in sé dei punti di forza sui quali poter contare per cavarsela da soli. L’autonomia ci dà la capacità di fare scelte coraggiose piuttosto che farci trascinare dalle pressioni esterne. Autostima e autonomia sono imprescindibili: l’autonomia è infatti l’atteggiamento che ci permette di fidarci e affidarci alle nostre risorse interiori più che a quelle esterne, quelle risorse interiori che ci permettono di muoverci in direzione dei nostri bisogni e valori, dunque di mantenere la rotta della coerenza con se stessi e con la propria natura.

Consapevolezza e accettazione di sé

Amor proprio, autostima e autonomia sono tre pilastri che pongono le basi su altri due fondamentali concetti: consapevolezza di sé e accettazione di sé.

In sintesi: posso stimarmi solo se conosco profondamente me stesso. Posso accettarmi, solo se conosco i miei limiti e imparo a valutarli in un’ottica compassionevole e non iper-critica.

Con l’accettazione, si esprime il coraggio di sapersi perdonare per gli errori fatti ma anche per i difetti posseduti. Questo processo consente di cessare un giudizio ipercritico e i rimproveri auto-rivolti, consente di regalarsi l’opportunità di meritare un’altra chance per poter crescere e migliorare. Alla base dell’autonomia e dell’autostima c’è la valorizzazione dei propri pregi a discapito dei difetti, sicuramente riconosciuti, ma accettati e perdonati. Attenzione! Accettazione non significa rassegnazione. Per una migliore comprensione, consiglio di leggere l’articolo dedicato al concetto di accettazione in psicologia.

Le relazioni interpersonali

L’autonomia personale è una caratteristica fortemente desiderata. Ecco la buona notizia: persone autonome non si nasce, si diventa. Attenzione, c’è anche una “cattiva notizia” o quanto meno, una nozione inaspettata: il processo di acquisizione dell’autonomia può svolgersi solo parzialmente in “solitaria”, siamo essere sociali e per questo possiamo diventare autonomi anche grazie agli altri, cioè grazie alle relazioni interpersonali.

Perché ho precisato questo? Perché l’autonomia non è una scusa per evitare i rapporti con gli altri. L’autonomia non è un meccanismo di difesa che ti tiene al riparo da ferite emotive e tradimenti, non è quel qualcosa che ti fa dire “non ho bisogno di nessuno“. Bensì l’autonomia ti farà affermare “sto bene con me stesso” oppure “non ho paura della solitudine” e al contempo ti consentirà di stringere legami profondi con l’altro. Questo è estremamente importante perché quando ci troviamo dinanzi a un abbandono, dovremmo elaborare il lutto, la perdita dell’altro, senza dover fare i conti con la totale perdita della propria identità personale.

L’autonomia non è qualcosa da perseguire per la necessità di difendersi da ciò che credi possa ferirti, piuttosto è vero il contrario! Quando raggiungerai il giusto grado di autonomia e autosufficienza, sarai più resiliente: non solo sarai in grado di circondarti delle persone giuste ma anche quando la vita ti metterà a dura prova, sarai in grado di rialzarti più in fretta e il colpo incassato non sarà poi così duro. Ricordi la metafora della casa citata in premessa? L’autonomia ti dà delle fondazioni forti.

Coltivare la propria autonomia non vuol dire isolarsi o arrangiarsi da soli. Qualcuno distorce il significato di “indipendenza” e di “autonomia”. L’autonomia non impone distanze tra sé e l’altro, è la naturale conseguenza della stima di sé e consente la vicinanza. L’autonomia ti permette di stare bene con l’altro e al contempo ti dà modo di vivere la solitudine in perfetta armonia.

Chi si isola o ambisce a vivere senza legami, probabilmente ha difficoltà interpersonali. L’essere umano, in quanto tale, necessita di stringere relazioni e può farlo in modo sano e in perfetta armonia con i propri bisogni.

Scarsa autonomia

Uno scarso senso di autonomia spinge la persona a dubitare delle proprie capacità, a evitare compiti difficili, a tirarsi indietro ai primi ostacoli, arreca anche difficoltà nel prendere decisioni. Uno scarso senso di autonomia induce a mancare di motivazione, a sforzarsi poco per raggiungere i propri obiettivi, a circondarsi di persone demotivanti, a provare più stress e avere aspirazioni poco ambiziose. Tutto ciò causa disagio psicologico, con una maggiore probabilità di allacciare relazione patologiche, cadere nella trappola della depressione e dell’ansia.

Quando la scarsa autonomia è associata anche a un senso di vuoto, a un sentirsi inadatto alla vita, colpevole, sbagliato… si crea una posizione di vulnerabilità che può portare alla dipendenza affettiva. In questo contesto può mancare completamente un senso di identità personale. Il processo di dipendenza racchiude in sé non solo il tentativo di evitare il non-essere, ma anche una richiesta di esistere. Si esiste attraverso l’altro.

Se reputi l’autosufficienza come il rimedio indispensabile per non aver bisogno di nessuno, ti consiglio di leggere l’articolo dedicato alla contro-dipendenza affettiva.

Come costruire la propria autonomia

Ogni giorno investiamo molte energie per evitare situazioni spiacevoli e lottare contro esperienze interiori dolorose. Investiamo energie nell’elargire giudizi su noi stessi e per fare costanti comparazione con gli altri. Ci sforziamo per farci accettare dal prossimo quando in primis dovremmo lavorare e investire energie sull’auto-accettazione e l’auto-consapevolezza.

L’auto-accettazione è un atto di grande flessibilità e apertura mentale, ci permette di conquistare e coltivare una buona armonia interiore, la base perfetta per essere autonomi.

Per avviare il processo che porta all’autonomia è necessario riuscire a comprendere le origini della propria mancanza di autonomia. Comprendere le paure ad essa associate, entrarci in contatto per poi distanziarcene con accettazione e consapevolezza. Questo processo porta al riappropriarsi di se stessi, libera da una sorta di prigionia che va ad attivare una piena e libera manifestazione di Sè. Tale processo può compiersi nella relazione con il terapeuta, pertanto sarebbe opportuno valutare l’inizio di un percorso psicoterapeutico.

Per comprendere cosa fare per coltivare una sana autonomia, ti consiglio la lettura dell’articolo dedicato all’amor proprio.

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