10 comportamenti che uccidono la felicità di coppia

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor
L’Amore è di tutte le passioni la più forte perchè attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo. (Voltaire). Illustrazione: Never Forever

L’amore è un sentimento che va nutrito e rinforzato; occorre complicità, intimità e determinazione…per costruire una relazione duratura e appagante e superare i momenti di crisi. Se infatti chimica, destino, coincidenze e fatalità hanno la loro importanza in amore, è altrettanto vero che l’impegno e la volontà di stare insieme, possono determinarne il grado di “felicità” di una coppia. Non si tratta quindi solo di far durare un rapporto a due, ma anche di vivere una relazione appagante.

Quando una relazione raggiunge un punto in cui disattenzione e pretese sostituiscono gratitudine e apprezzamento, si entra in una zona pericolosa. Che fare? Comincia a considerare che le cose che il partner fa per te non sono proprio obbligatorie.

10 comportamenti che uccidono la coppia

Spesso non succede per mancanza di sentimento o di volontà, ma per distrazione. Complice la quotidianità, ci si abitua a pensare che quella pianta meravigliosa che è la nostra relazione sarà sempre lì, resisterà alle intemperie e sarà sempre in fiore, in un’eterna primavera. Occorre pertanto prevenire che si instaurino dinamiche negative. Nella maggior parte dei casi, non sono grandi cataclismi a far appassire la passione, ma piccole, cattive abitudini e tendenze negative si insinuano, indebolendo la relazione. Ad esempio…

Non indovinare

Evita di indovinare quello che il tuo partner sta pensando e sentendo, perché potresti sbagliarti e finire (inutilmente) per litigare. Quante volte ci capita di trarre conclusioni sbagliate, e di scoprirlo dopo troppo tempo o solo per caso? A volte arriviamo ad attribuire al partner intenzioni, fantasie e desideri che sono falsi, o solo parzialmente veri: un partner distante potrebbe essere semplicemente triste o afflitto da problemi, e così via. Allora non presumere, controlla!

Non accusare

Come è facile dire “è tutta colpa tua”. Senz’altro molto più facile che chiedersi se si ha qualche ruolo in una situazione insoddisfacente. Accusare non risolve i problemi, ma non solo, solitamente innesca una reazione negativa per cui alla prima accusa ne segue un’altra, e così via all’infinito. Le accuse impediscono di fermarsi a riflettere sulla realtà e fondatezza di un’affermazione, e soprattutto di stare in tema: una tira l’altra, come le ciliegie, e in un attimo si passa da quello che si voleva dire ad accuse a tutto campo, sempre più offensive e sempre meno pertinenti.

Non ignorare i suoi messaggi

Non pensare di poter sempre capire le motivazioni più profonde del partner o le sfumature più sottili del suo comportamento. E’ difficile essere obiettivi quando si è coinvolti in una relazione, e si fa leva, più che altro, sull’abitudine. Invece ascoltare è importantissimo: ascoltare come farebbe un amico, una persona che si occupa di noi, cioè con attenzione e con amore.

Non dire sì quando pensi no

A volte abbiamo qualche remora a esprimere le nostre vere opinioni al partner: temiamo che si irriti o sia deluso da noi. Allora, invece di essere diretti e chiari rispetto a quanto pensiamo, finiamo per acconsentire a cose che poi non saremo disposti ad accettare, causando alla fine più guai e più discussioni di quanto sarebbe avvenuto se fossimo stati sinceri dall’inizio. Uno dei più grandi danni che un atteggiamento falsamente condiscendente apporta alla relazione di coppia consiste nel sottrarle sincerità; e una relazione insincera manca di intimità e di onestà, e in definitiva, di spessore. Dovremmo cercare di ricordare che le discussioni non necessariamente conducono alla rottura, ma anzi spesso servono ad avvicinare i partner ancora di più, creando un legame più stretto.

Non usare il silenzio come un’arma

Il silenzio può essere un’arma letale. E’ ovviamente più facile affrontare una discussione non violenta nella quale almeno si è in grado di capire che cosa disturba l’altro, piuttosto che un silenzio glaciale nel quale si è costretti a tentare di indovinare in quante maniere il partner ci sta odiando. Allora, se non si vuole uccidere il rapporto, è bene imparare a esprimere il risentimento in maniera tale da farlo ascoltare, capire e risolvere. Come si può imparare a dire tutte quelle cose che sono difficili da dire? E come si può imparare a farsi ascoltare? Con molta pazienza e con molta sincerità, partendo da affermazioni di rinforzo positivo (va tutto bene, ma…) e proseguendo sui propri punti con una certa fermezza. E stando al tema: è inutile affrontare dieci questioni in una volta, meglio concentrarsi su una sola e risolverla, che iniziare una guerra a tutto tondo oppure tacere e continuare a nutrire tonnellate di astio silenzioso.

Non dare in escandescenze

E’ talmente banale che si potrebbe quasi evitare di dirlo, ma le relazioni migliori sono quelle in cui le interazioni tra i partner sono migliori. La qualità della vita di una coppia è data da molti elementi, ma il modo in cui due persone interagiscono ogni giorno è fondamentale: una coppia in cui si urla e ci si insulta facilmente e per ogni minima cosa è ben diversa da una in cui ci si parla, si discute e si litiga senza perdere rispetto per l’altro, e in cui gli scambi sono per la maggior parte gentili e amorevoli perché il piacere di stare insieme all’altro è forte e costante. Comunicare non basta: bisogna comunicare nel modo giusto.

Non minacciare

Anche la relazione più amorevole può degenerare in una lotta estenuante tra nemici. Non minacciare mai il tuo partner e non comportarti mai in maniera da spaventarlo, intimidirlo o tormentarlo. Se chiedessimo alle coppie i cui partner si tormentano a vicenda se veramente intendono ferirsi l’un l’altro, la risposta sarebbe probabilmente negativa. Si può arrivare a comportamenti estremi quando si è tentato per troppo tempo di affrontare l’altro in modi civili senza ottenere alcun risultato, perché l’impotenza rende cattivi e in mancanza di risultati, spinge a ferire.

Non sminuire il partner

Questo è uno dei più grandi torti che possiamo fare a un essere umano: sminuire le sue vittorie, le sue capacità, le sue amicizie, le sue conquiste, le sue sofferenze… non prendere mai sul serio un’altra persona è una forma particolare e sottile di crudeltà mentale ed è un pessimo segno riguardo a chi è incapace di misurarsi con gli altri da pari a pari. Nel pieno della rabbia ognuno di noi è capace di pensare, e poi di dire, cose cattivissime; da alcune di queste si può tornare indietro, ma se l’umiliazione che abbiamo provocato nell’altro è troppo forte, il rapporto può essere compromesso.

Oltretutto, raramente in questo modo si arriva alla soluzione di un eventuale conflitto, perché l’altro sarà tentato di negare, oppure di rispondere per le rime.

Non cercare alleanze esterne

Quando le cose non vanno bene tra due persone, aggiungere alleati è inutile e deleterio. Se siete arrivati a un punto morto, se vi rimproverate continuamente le stesse cose e la situazione non cambia mai, l’introduzione di altre persone nello scenario non renderà la situazione più semplice o più gestibile. Lasciate il mondo fuori dalla porta: siete adulti e responsabili, voi soli sapete se c’è ancora qualcosa da salvare o se è troppo tardi. Se continuate a girare in tondo ma vorreste davvero provare a far tornare tutto come – o meglio – di prima, cercate un aiuto professionale, cioè una persona esterna alla vostra coppia e alla vostra storia che non “tenga” né per voi, né per il vostro partner.

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