Cosa succede se non esprimi le tue emozioni?

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Psicologa clinica e dell’età evolutiva, esperta in Art-Counseling e tecniche di rilassamento. Riceve nel suo studio di Milano.

blocchi psicologici

Come diceva Freud: “Le emozioni inespresse non moriranno mai. Sono sepolte vive e, se non le esprimi, usciranno più avanti in modo peggiore”.

Reprimere o negare le proprie emozioni può portare a ulteriori problemi psicologici come una bassa autostima, ansia, depressione, isolamento oppure a disturbi psicosomatici quali mal di testa, tensione muscolare, problemi gastrointestinali, dermatologici…

Inoltre le emozioni sono fondamentali per creare e costruire relazioni interpersonali, perciò esprimere le proprie emozioni è fondamentale non solo per il benessere psico-fisico, ma anche per migliorare il rapporto con se stessi e con l’altro.

Spesso abbiamo paura di esprimere le nostre emozioni perché purtroppo molte volte si associa l’emotività ad una forma di debolezza. E la debolezza ci rende inferiori agli occhi degli altri. Ma in realtà non è così!

Solo quando imparerai ad esprimere le tue debolezze, potrai ritenerti davvero forte. Solo allora, quando non avrai paura di mostrarti debole che sarai davvero coraggioso. È questo il vero coraggio. Il coraggio di mostrare realmente te stesso, con le tue crepe , le tue paure, le tue insicurezze.

Avete mai osservato attentamente un bambino quando è arrabbiato? Il bambino piange disperatamente, grida, sbatte i piedi, agita le mani, si dimena in ogni dove, la sua rabbia è visibile in ogni parte del suo corpo.

Ecco, dovremmo imparare proprio dai bambini. Loro sono davvero bravi e autentici ad esprimere le loro emozioni. Non hanno paura di esprimerle. Anche quando sono felici, tutto il loro corpo è felice, sono pieni di luce. 
Man mano che diventiamo grandi, per vari motivi (familiari, educativi, ambientali..) perdiamo questa meravigliosa capacità di esprimere le nostre emozioni, iniziamo a reprimerle, perdiamo la dimensione corporea e questo crea dei blocchi emotivi che condizionano la nostra emotività, il rapporto con noi stessi e con l’altro. Ritrovare il bambino interiore è essenziale per la nostra crescita emotiva, per il nostro benessere psicologico e per ritrovare pienamente noi stessi.

Proprio per questo, impara ad esprimere le tue emozioni, liberamente.
Ascolta le tue emozioni. Accoglile. Accettale. Esprimile.
Non reprimerle. Non negarle.
Sii un pò bambino. Ridi, gioca.
Ricerca il tuo bambino interiore per imparare a rivivere liberamente il tuo istinto e le tue emozioni.

Per fare questo è fondamentale recuperare innanzitutto la dimensione corporea e ludica, componenti che appartengono al nostro bambino interiore. Gli impulsi e le emozioni non possiamo che ritrovarle e ricercarle nel nostro CORPO. Solo così possiamo riacquistare un’integrazione più armonica mente-corpo, quella dimensione necessaria per il nostro benessere psico-fisico.

Questo processo di integrazione tende ad affievolirsi nella vita adulta, poichè da adulti perdiamo principalmente il contatto con la nostra dimensione corporea privilegiando il canale comunicativo della ragione, del pensiero, della razionalità.

Attraverso il GIOCO e la CREATIVITA’ è possibile ricreare e ritrovare il rapporto armonico tra il corpo e la mente, riappropriandosi soprattutto di quella dimensione corporea che caratterizza il nostro essere stati bambini. La creatività ci rende vitali, unici e autentici, poichè l’atto creativo ci permette di lasciare la nostra impronta nel mondo.

“È nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell’interpersonalità, ed è solo nell’essere creativo che l’individuo scopre il sé.” – Donald Winnicott

Infine è bene sapere che non esistono emozioni sbagliate o negative, ma esistono emozioni piacevoli o spiacevoli. Proprio per questo ogni emozione ha bisogno di essere riconosciuta, espressa, compresa, condivisa. Solamente così riusciamo a raggiungere il nostro benessere, il nostro equilibrio emotivo, la nostra crescita personale e interpersonale.

E proprio per questo è importante un’educazione emotiva e affettiva fin dalla tenera età, dove svolgono un ruolo molto importante la famiglia, i genitori e le istituzioni scolastiche. I bambini hanno la capacità innata di esprimere liberamente emozioni, sensazioni e sentimenti e spesso è proprio l’adulto, il genitore o il contesto socio-culturale a distruggere questa loro attitudine, provocando quel circolo vizioso in cui le emozioni inibite, represse e inespresse si ripercuotono negativamente nel loro processo di crescita emotivo, affettivo, relazionale e cognitivo.

Perciò riappropriamoci del nostro ESSERE BAMBINO, quel bambino aperto al mondo, all’esplorazione, alla ricerca ingenua e senza giudizio e  impariamo ad esprimere la rabbia, ad accogliere la tristezza, a comprendere la paura…IMPARIAMO A VIVERE LE NOSTRE EMOZIONI, ovvero impariamo ad ABITARLE e SENTIRLE per imparare a raggiungere la gioia, il benessere, la felicità.

A cura di: Margherita Giordano, psicologa clinica


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