Le amicizie a convenienza hanno tutte una cosa in comune

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Dott in biologia molecolare. Dott in scienze e tecniche psicologiche. Esperto in neurobiologia e genetica comportamentale. Divulgatore scientifico. Scrittore e Fondatore di Psicoadvisor

L’amicizia sembrerebbe essere un ottimo fattore protettivo; letteralmente, protegge la nostra salute mentale. Non serve avere numerosi amici, le ricerche mostrano che anche solo uno o due legami sinceri possono fare la differenza. Avere qualche amico sincero ci dà diverse garanzie: ci fa sentire stimati, elimina il senso di solitudine e… ci fa sentire accettati e amati!

Se è vero che le amicizie sincere possono farci molto bene, è altrettanto vero che alcune relazioni sociali sono mosse da sentimenti meno nobili dell’amicizia, parliamo di opportunismo e amicizie false, a convenienza. Alcune persone, purtroppo, costruiscono i propri legami con lo scopo di ottenere un tornaconto personale e non sempre è facile smascherarle.

Amicizie a convenienza: come riconoscerle

L’opportunista mascherato da buon amico non è facile da riconoscere. Con le parole si può mentire, con le azioni si può simulare e così è difficile fare un puntuale esame di realtà. Quando dubitiamo di qualcuno, poi, non facciamo altro che pensare. Immaginiamo diversi scenari, pensiamo a ciò che ci è stato detto e proviamo persino a pensare a cosa lui/lei stia pensando! Una fatica folle e… inutile! Se rimugini sulla tua pseudoamicizia, fai una pausa dai tuoi pensieri, rallenta e prova a sentire davvero come ti senti, o meglio, come l’altro ti fa sentire.

I pensieri e le parole possono mentire, le emozioni, invece, sono quello di più tangibile che abbiamo. È un paradosso perché nell’immaginario collettivo le emozioni e i sentimenti sono vissuti come qualcosa di astratto. Niente di più sbagliato! Sentiamo quelle emozioni perché esse insorgono nel nostro corpo per avvisaci di qualcosa. Il nostro corpo è saggio. Già, non lo sapevi? Le nostre emozioni sono corporee, riusciamo a sentirle perché nel nostro organismo s’innescano variazioni biochimiche che consentono quell’esperienza emotiva percettiva. Allora soffermiamoci su queste percezioni.

Cosa ti dicono le emozioni della tua amicizia? Il tuo amico ti fa sentire usato? Sminuito? Disprezzato? Percepisci un senso di costrizione? L’amicizia, prima di tutto, dovrebbe essere libertà. Libertà di poter dire “no” a richieste di favori, libertà di poter declinare proposte… Perché se il tuo amico ti fa richieste aspettandosi sempre un “sì”, quelle non sono più richieste o favori, sono piuttosto pretese. Se ti senti costretto ad accondiscendere alle sue “richieste”, fai molta attenzione. La persona che hai di fronte cerca di manipolarti usando ricatti impliciti e subdoli. Ecco, allora sai per certo che stai vivendo un’amicizia a convenienza, del tutto falsa.

Comportamenti tipici di un amico falso

Oltre ad ascoltare le tue emozioni, ci sono dei campanelli d’allarme che possono indicare un opportunista mascherato da amico. Tutti abbiamo un amico egocentrico che ama parlare solo di sé e magari ascolta poco, tuttavia, l’amico a convenienza non si limita a questo, lui pretende! Vediamo tutti i dettagli.

Ricatti impliciti. Se non sei tu a mettere a disposizione l’auto oppure la casa, il falso amico potrebbe defilarsi o inventare scuse per escluderti dal gruppo per una o più occasione. I ricatti impliciti suonano così: se tu non fai una determinata cosa, io mi allontano da te. In questo modo, l’amico falso utilizza il tuo timore della solitudine per esercitare potere su di te. Una condotta davvero meschina.

Contano solo i suoi bisogni. L’amico a convenienza non si preoccupa di ciò che vuoi tu, per lui conta solo… lui. Ecco che quindi decide sempre lui dove andare, cosa fare e chi frequentare. Potrebbe lasciarti un po’ di margine di scelta, ma solo dopo che si è assicurato il suo tornaconto.

Non è disinteressato. Se fa qualcosa di carino per te, seguirà subito una richiesta. Nessun complimento o gesto è disinteressato. Ah.. presta ben attenzione, l’amico falso è un adulatore, potrebbe, in alcuni frangenti, farti dei complimenti e mostrarsi molto disponibile e ben disposto nei tuoi riguardi. Le sue armi principali, infatti, sono il dialogo e la falsa disponibilità: l’amico opportunista è molto bravo con le parole ma, nel concreto, ciò che dà è mancanze. Per eliminare confusione e dubbi, anche in questo caso puoi pensare a come ti fa sentire. Il tuo amico ti fa sentire protetto? Sicuro? Se hai bisogno di qualcosa, puoi rivolgerti a lui/lei? Nel profondo, sai bene se puoi contare su qualcuno.

Le sue pretese. Quali sono i tuoi dubbi? Credi che il tuo falso amico ti stia usando per qualcosa in particolare? Che siano passaggi in auto, status sociale, un privilegio, favori sessuali, dei favori professionali (mi aiuti a fare questo o quello?!) o disponibilità di tempo solo quando non ha nessun altro con cui stare… prova a sottrargli per un po’ questo “beneficio”. Prova a non erogare ciò che tu ritieni che lui/lei voglia. Con te cambia?

Le amicizie a convenienza hanno tutte una cosa in comune. Se smetti di rifornirlo così come desidera, lui ti abbandona oppure modifica il suo comportamento al fine di farti sentire in colpa e nel torto.

Aggressività. Gli amici falsi, quando non ottengono ciò che vogliono, tendono a essere aggressivi. Talvolta l’aggressività la manifestano in modo trasversale: parlando male di te con terze persone. Niente di più meschino.

Non ti ascolta. Le amicizie false non conoscono ascolto empatico, non sono neanche interessate ai tuoi problemi, quindi perché dovrebbero ascoltarti? Anzi, non ascoltano, nel profondo, neanche se li offendi. Se gli dici qualcosa di molto duro, nel momento potrebbe accusare il colpo ma, per poi ottenere ciò che vuole, potrebbe far finta di nulla per tornare alla carica.

I suoi legami. Con te, come parla degli altri amici? Se parla male di persone che pubblicamente tratta come amici o addirittura sparla alle spalle del partner, già sai che è una persona inaffidabile.

Le bugie. Un amico vero non ha motivo di mentire. Un falso amico ricorre sistematicamente alla menzogna e, a lungo andare, i suoi racconti saranno pieni di contraddizioni.

L’amicizia vera è differente

Un amico che ti vuole bene, non ti dà consigli solo per sentirsi migliore di te. Non è ipercritico sulle scelte che compi. Sa supportarti e lasciarti i tuoi spazi, sa rispettare i tuoi bisogni e soprattutto la tua libertà. L’amicizia è libertà. Ciò significa che tu puoi sentirti a tuo agio e libero di declinare una proposta contando sulla comprensione del tuo amico.

Chi non comprende, pretende. Sicuramente nessuno è perfetto, tutti possono avere la tendenza a ingigantire i propri problemi o a ricercare più attenzioni di quante siamo disposti a dare… tuttavia, ciò che discerne un «amico vero imperfetto» da un «perfetto falso amico», è proprio questo: non ci sono vincoli, condizioni rigide da rispettare, non ci sono paure o ricatti impliciti!

Le paure (paura di essere emarginati, offesi, derisi, sparlati…) vigono solo negli ambienti tossici, dove il legame verte su un tornaconto personale che può essere di tipo emotivo (la mera volontà di esercitare potere e sentirsi migliore degli altri) o materiale (come premesso, vantaggi economici, sociali, dinamiche di scrocco varie…).

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Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia
Autore del libro “Riscrivi le pagine della tua vita” edito Rizzoli
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