Il peso di avere genitori anaffettivi

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.


Dicono che non dovremmo mai provare invidia, che questo sentimento logora il cuore e anche l’anima. Eppure non posso fare a meno di guardare a quelle madri premurose che non considerano un bacio o un abbraccio al proprio bambino dei gesti sprecati. Perché del resto è quello che ho sempre voluto per me.

Cari mamma e papà, ora che sono ormai grande capisco il peso della genitorialità, anche se non è stato sempre così. Dai cartoni animati a quelle bellissime pubblicità che mi bombardavano durante le giornate trascorse davanti alla tv: la famiglia era qualcosa di bellissimo, perfetto, ideale. Un rifugio sicuro che mi avrebbe sempre protetto. E allora perché la nostra realtà era così diversa?

Crescendo ho imparato a mie spese il peso della mia esperienza. Negli occhi delle amiche deluse, dei fidanzati che non capivano perché non mi aprissi mai, ho conosciuto la parola anafettività e ho scoperto che per me, faceva rima con famiglia.

Cari mamma e papà non sono più arrabbiata con voi, il ruolo dei genitori, ora lo capisco, non è affar semplice. Ma io a quei tempi non lo sapevo, credevo che facesse parte dell’istinto naturale amare i propri figli, ma questo forse non accade quando non si è pronti ad accogliere una creatura. Ora lo so e vi perdono.

E il paradosso è che mentre ho imparato a perdonare voi, mi sono inasprita nei miei confronti per aver ereditato da voi l’unica cosa che ho sempre odiato. Perché sapete, esattamente come voi, anche io sono incapace di mostrare affetto, emozioni e sentimenti e con il tempo mi sono convinta di non riuscire neanche a provarli.

Ho iniziato a fare studi e ricerche, dicono che le persone come me le emozioni le allontanano, le reprimono e non le esprimono così che agli altri non arrivino mai.

Qualcuno parla di blocco emotivo che avviene a seguito di esperienze traumatiche e che quindi incide nella modalità di come viviamo le relazioni. Dicono gli esperti che le persone come me hanno paura dei rapporti sentimentali e così sperimentano le modalità più distaccate.

Loro lo definiscono un meccanismo di difesa che mettiamo in atto per proteggerci. Loro chiamano le persone come me anaffettive.

Per anni ho creduto di non essere degna del vostro amore, una convinzione che mi ha accompagnata per tutta la vita. Ho provato a eccellere negli studi, nella professione e in ogni scelta che facevo per dimostrare a voi ma soprattutto a me stessa che io valevo. Ma niente di tutto ciò ha mai riempito quel grande senso di vuoto che provavo e provo dentro di me.

Non saprò mai cosa vi ha portato ad essere così avidi di sentimenti e di gesta affettuose nei miei confronti, magari esattamente come me non avete avuto dei modelli a cui ispirarvi, forse anche voi siete stati disillusi da quella famiglia perfetta propinata dalle pubblicità delle merendine.

Forse anche voi dentro il cuore avete portato lo stesso fardello che porto io e anche se sarà difficile liberarsene, io ci sto provando. Qualcuno una volta mi ha detto che l’amore rende magica la vita, forse è il caso di iniziare a crederci, o di provarci almeno.

9 commenti su “Il peso di avere genitori anaffettivi”

  1. Ma credo che molta responsabilità sia dei padri non delle madri o perlomeno non solo. Non capisco perché sono sempre le madri ad essere colpevoli, specialmente in una società dove il peso dell’assenza del padre è stata confermata da tantissimi studi. Trovo questo articolo un po’ limitato… insomma da Eva in poi tutte le colpe di questo mondo cadono sulle donne, peccato che invece i rapporti di potere sono gestiti da uomini, anche nell’amore… o nelle relazioni…

  2. Perché “la bambina”…? E il “bambino”…? Le modalità con cui le madri possono essere incapaci di “dare amore” possono essere diversi. Può darsi, per esempio, che una mamma che ha subito un trauma terribile in un affetto nella prima infanzia rifiuti inconsciamente il figlio perché questo le richiama quell’affetto che è stato traumatizzato. Che succede al figlio…? Sta solo tutta la vita.

  3. Una figlia non amata, non curata, non capita nel modo giusto sentirà un vuoto per tutta la vita Ma se riuscirà a perdonare i suoi genitori e imparera ad amare se stessa avrà già trovato la strada per la felicità. Esperienza personale

  4. Grazie per articolo ma se si potessero evitare i termini inglesi…è un articolo scritto in italiano. Io capisco l inglese sono laureata in lingue e sono insegnante ma chi legge ha il diritto di capire e non dover guardare sempre il dizionario o sentirsi stupido xché non conosce l inglese.

  5. Bello e importante questo tema è molto ben analizzato! Sono importanti i primi mesi di vita nel bambino sentirsi coccolato e amato e guidato nella sua crescita avendo sempre un punto di riferimento ma è difficilissimo trovare un accordo a volte sull’esigenze del bambino stesso e i genitori nel vivere la vita con le problematiche da affrontare e superare , non è sicuramente facile!

  6. Non si tratta sempre delle mamme .. qualche volta sono i papà ad essere meno sensibili.

  7. La scienza ci rivela che l’amore sentimentale puo’ anche finire basta notare quante coppie sposate divorziano, io ho parlato anche con tante madri che asseriscono di dare tutto l’amore che non hanno ricevuto dalle loro madri al proprio figlio e anche di piu’, io mi chiedo come fa a derivare una buon rapporto sentimentale da un buon rapporto affettivo con la proiria madre

  8. Complimenti per la spiegazione data…io l ho sempre pensato..direi che la consapevolezza sia il primo gradino per iniziare una nuova vita…

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