Nessuno vuole rimanere in una relazione che lo faccia sentire più giudicato che ammirato. Ci sono ormai cose che dovrebbero essere molto chiare sulle relazioni e su come il nostro partner dovrebbe comportarsi con noi. Non si tratta di pretendere di stare su un piedistallo, ma di mettere in chiaro sin dall’inizio alcune cose basilari che non possiamo più tollerare.
Sai qual è il nemico n.1 di una coppia felice?
La critica costante nei confronti del proprio partner! Le relazioni sane non sono sempre perfette e i partner possono essere i migliori critici l’uno dell’altro. Ma quando la critica è la norma in una relazione, di solito c’è un’ipervigilanza costante. Non sorprende che questo tipo di attacco spesso inneschi la difesa e porti a un ciclo conflittuale a cui è difficile sfuggire.
Giudicare, infatti, rovina la coppia al punto da portare alla rottura. Eh già, perché incolpare spesso l’altro/a e giudicare quello che fa e che dice può diventare un’abitudine dannosa, che lentamente logora il legame e può portare anche alla separazione. Questo non vuol dire che bisogna accettare passivamente i comportamenti del partner che non ci piacciono o far finta che non abbia difetti, perché ne abbiamo tutti. È normale lamentarsi quando qualcosa non ci sta bene. La differenza è come lo si fa, il modo in cui lo diciamo all’altro. Perché un conto è mettere in discussione un atteggiamento, altro è offendere una persona e sottolineare le sue mancanze per denigrarla. Nel primo caso la critica è costruttiva, nel secondo serve solo a ferire.
Molto spesso, i partner non sono consapevoli di criticare l’altro… Pertanto, il primo passo per sradicare le critiche dalla tua relazione è identificarle. E’ importante da parte di entrambi i partner, saper individuare la critica quando si presenta durante le loro discussioni conflittuali
“Affermazioni_esagerate_sempre_e_mai”>Affermazioni esagerate: “sempre” e “mai”
Il più delle volte, quando qualcuno è critico, esprimerà una preoccupazione usando parole di esagerazione, come “sempre”, “mai”, “costantemente” o “tutto il tempo”. Le persone lo fanno nel tentativo di esprimere il loro punto di vista e comunicare quanto si sentono frustrati o turbati. Ad esempio, torni a casa e ci sono piatti sporchi in cucina per il secondo giorno consecutivo. Quindi, dici: “Non mi sei mai vicino! Sei sempre inaffidabile ed egoista!”. Ecco, il giudizio “sei inaffidabile ed egoista” può essere spogliato – con un po’ di fatica e un po’ di tempo – del suo potere distruttivo per comunicare un messaggio più intimo e utile come “mi sono sentito trascurata/o oggi perché ti sei dimenticato di questa cosa importante per me”.
I modi in cui giudicare rovina la coppia
Quando hai a che fare con un partner giudicante, non basta fare le cose perfette, devi farle esattamente e minuziosamente come lui/lei se le aspetta e questo è impossibile! Sì, è impossibile perché il partner ipercritico non è mai chiaro su ciò che realmente desidera. Questa mancanza di chiarezza condanna la coppia a infelicità certa.
- Abbassa l’autostima e la fiducia nell’altro. Le critiche ripetute possono essere deleterie per la considerazione che abbiamo di noi stesse. Perché visto che vengono dette da qualcuno che dovrebbe amarci, rischiamo di credere che siano vere e mettiamo in discussione il nostro valore. Inoltre sentirsi sempre sotto giudizio, ci fa dubitare del fatto di poterci affidare liberamente all’altro. E questa mancanza di fiducia può far male come un tradimento.
- Diminuisce l’intimità. I giudizi negativi creano una distanza emotiva, perché non ci si sente accolti e amati. E questo innesca dei risentimenti, che ci fanno allontanare dal partner.
- Si creano dei giochi di “potere”. Chi critica, spesso si mette in qualche modo in una posizione di superiorità, perché dall’alto dei suoi giudizi afferma quello che è corretto o sbagliato, facendo sentire l’altro inferiore e in difetto. Così si sbilancia il rapporto, creando una possibile crisi di coppia.
- Quando è costante è una forma di abuso emotivo. Ormai le sue offese sono all’ordine del giorno? Chi usa la tattica delle critiche per avere un controllo sulla relazione e avere il sopravvento sul partner, sta mettendo in atto una violenza psicologica. E se è così, è sano mettere un punto alla storia.
È indispensabile captare anche quando il partner ritiene che la persona amata sia responsabile di tutto, poiché in questo modo cerca sempre di assolvere se stesso dalle reali responsabilità. Un rapporto con una persona del genere non può essere equilibrato, e quindi nemmeno sano. Rendersene conto è il punto di partenza per non continuare a sguazzare in una palude di sentimenti sbagliati.
Critiche distruttive che non devi mai accettare dal tuo partner
Ci sono, in generale, alcune critiche distruttive che non dovremmo mai accettare da parte del nostro partner, perché volte esclusivamente a farci sentire inferiori e di scarso valore. Prima di iniziare a elencarle, però, è bene ricordare che un atteggiamento del genere non va mai sottovalutato perché può avere effetti davvero devastanti sulla persona che ne è vittima (e portare, anche, alla depressione).
1. Critiche sul tuo aspetto
Una tipologia di critiche su cui non devi mai chiudere un occhio è quella legata al tuo aspetto. A muovere questo genere di critiche (che assomigliano più a insulti) sono soprattutto partner egocentrici e narcisisti. Questo genere di persone crede di essere molto superiore alla media e pretende che anche il proprio partner sia “alla sua altezza”.
Ecco quindi che, dopo un iniziale periodo di corteggiamento accanito (tipico dei narcisisti), il partner comincerà a farti qualche piccola critica su cose di scarsa importanza, per esempio sul tuo peso o sul tuo modo nel vestire. Pian piano, queste piccole critiche diventeranno sempre più insistenti fino a diventare vere e proprie violenze psicologiche (del genere “mi vergogno ad andare in giro con una grassa come te” o “se non ti vesti meglio è normale che io guardi altrove”). E’ un comportamento che può provocare seri danni alla propria autostima! In questi casi, è meglio troncare subito la relazione per evitare conseguenze drammatiche.
2. Critiche sul tuo modo di vivere
Accade spesso che due partner abbiano approcci molto differenti alla vita. Uno può essere sempre pieno di energia, stakanovista o festaiolo. L’altro più introverso, riservato e “pantofolaio”. In alcune circostanze può capitare che uno dei due partner voglia cambiare l’altro, in modo da renderlo più simile a se stesso.
In ogni caso, è un comportamento inaccettabile! Se una persona ci ama davvero, rispetta sempre il nostro modo di essere (anzi, ci ama proprio perché siamo così) e non vorrebbe mai che cambiassimo la nostra natura. Quello che è importante è non cambiare mai ciò che siamo per far contento qualcun altro. Occorre sempre ricordare che il rapporto più importante è quello che abbiamo con noi stessi.
3. Critiche che minano la tua stabilità emotiva
Alcune relazioni si trasformano, con l’andar del tempo, in veri e propri incubi. In queste relazioni, uno dei due partner (quello “dominatore”) tenta di sabotare in ogni modo l’autostima dell’altro. In questi casi, il partner in questione potrebbe mettere in dubbio l’intelligenza e il valore della persona con cui cui sta.Per fare alcuni esempi, frasi come “Sei proprio stupida/o, dovresti ringraziare di stare con me” o “se mai ci lasciassimo chi mai ti prenderebbe?” sono perfetti esempi di violenza emotiva, che non dovrebbe mai essere assecondata. In queste situazioni, è bene allontanarsi quanto prima da quella relazione tossica!
5. Critiche sulle tue scelte personali
Altre critiche che non dovremmo mai accettare è quella relativa alle nostre scelte di vita personali. Il partner dovrebbe sempre rispettarci e sostenerci nelle scelte che facciamo e, al massimo, intavolare con noi una discussione matura e ragionevole qualora non condividesse alcune nostre idee. Muovere critiche sterili e superficiali non sarà mai d’aiuto né a lui/lei né a noi e non aiuterà la relazione a progredire. Che sia la scelta di cambiare lavoro o di non avere figli, l’unico modo per trovare un punto d’incontro è condividere in modo tranquillo i propri pensieri con il partner, senza timore di subire critiche o ritorsioni. È questa, d’altronde, l’essenza dell’amore.
Il modo migliore per proteggerti dalle critiche distruttive di chi dice di amarti è lavorare sulla tua identità e sulle tue incongruenze
Cosa significa? Per esempio, se ti definisci una persona amante degli animali e della natura, ma a conti fatti non investi tempo in queste attività, probabilmente stai trascurando troppo te stesso. Ti stai mettendo da parte, ti stai logorando per qualcosa che, in fondo, non ha una vera soluzione. Come premesso, ognuno è responsabile di se stesso, non sta a te risolvere le conflittualità interiori dell’altro ne’ ti tocca fare da contenitore emotivo di ogni sfogo. È tuo dovere, invece, definire la tua identità, identificare i tuoi bisogni, prenderti cura delle tue dolci vulnerabilità ed esaltare i tuoi punti di forza. Ognuno dovrebbe trovare in se stesso ciò che cerca all’esterno: amore, stima e comprensione.
Sperimenta nuovi modi di essere
Imparare a conoscersi significa sperimentare se stessi, cimentarsi in piccole e grandi imprese. Impara a osservare le relazioni che stringi e soprattutto, impara a sintonizzarti con il tuo mondo interiore, su quelli che sono i tuoi bisogni inconsci che cerchi di appagare mediante gli altri ma che potresti benissimo soddisfare da te! Semplicemente, nessuno ti ha mostrato ancora come si fa. Quando veniamo al mondo, ci insegnano a leggere e a scrivere, ci insegnano la matematica, la storia, tutti apprendimenti importanti, per carità… ma si dimenticano di fornirci una buona educazione psicoaffettiva, che è il presupposto necessario per crearsi una vita felice. Se ti va di fare un “corso di recupero accelerato”, ti consiglio la lettura del mio libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce» disponibile in tutte le librerie e su amazon, a questo indirizzo. Nel mio libro troverai un bel po’ di risposte su come funziona il tuo mondo interiore e finalmente riuscirai a perseguire i due scopi fondamentali della vita: coltivare intimità e vicinanza e, al contempo, affermare la tua identità e autonomia.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Se ti piace quello che scrivo, seguimi sul mio profilo Instagram: @anamaria.sepe.
Se ti piacciono i nostri contenuti, seguici sull’account ufficiale IG: @Psicoadvisor
Puoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*