Lasciare andare il passato è sempre difficile, lo è ancora di più quando ciò che vuoi lasciarti alle spalle è un ex partner che non riesci a dimenticare. Dimenticare un amore non più corrisposto significa liberarsi di una persona che ti ha ferito, significa dover accettare che non puoi controllare tutto e che talvolta, anche se lo desideri, non puoi chiudere il cerchio. Alcuni di noi sono così: proprio non riescono a tollerare le questioni in sospeso. Sentiamo il bisogno di portare a termine ciò che iniziamo, neanche fosse una missione di vita. Ecco perché a volte non riusciamo a rimuovere dalla nostra mente un ex partner anche se, in fondo, sentiamo che qualcosa si è ormai irrecuperabilmente rotta.
Se stai cercando di dimenticare il tuo ex partner, hai bisogno di concentrarti sul presente, il tuo ex, infatti, appartiene ormai al passato. Solo proiettandoti al passato mantieni vivo quel ricordo, quel desiderio. Proiettandoti a te stesso e al tuo oggi, riuscirai indubbiamente a superare tutto il dolore che quella separazione ti ha causato. Analizziamo insieme quali sono le principali cause che ti tengono intrappolato in un amore non più corrisposto e come fare per uscirne.
Una questione d’identità
Non tutti ci riflettono ma una relazione d’amore, in qualche modo, ci ridefinisce, ha un forte impatto sulla nostra identità. Non sei solo Antonio, Maria o Giovanni, ma diventi «Maria, partner di…», in un certo senso ci definiamo anche attraverso il legame. Quel legame come ci ha fatto sentire? In che modo ci ha definito? A volte, non vogliamo lasciare andare il nostro partner per l’identità che rinforzava, per come ci faceva sentire. Se il tuo partner ti faceva sentire speciale, è naturale che ti manchi, hai bisogno di imparare a sentirti speciale anche senza le sue attenzioni, dedicandoti di più a te stesso, alla cura dei tuoi bisogni emotivi!
La separazione che evoca il rifiuto
Alcune persone non riescono ad accettare l’idea di essere rifiutate. Per loro, l’essere rifiutate equivale a una spietata condanna! Questo diventa ancora più vero quando a terminare è una relazione disfunzionale. In questi casi, fidati, sei fortunato ad aver chiuso con il partner. Avrai modo, lavorando su di te, di scegliere il partner in base ai tuoi gusti e preferenze, e non in base alle ferite che ti porti dentro.
Un piccolo excursus: Maria è cresciuta in una famiglia molto distratta, con una madre svalutante e un padre assente. La madre di Maria era un’eterna insoddisfatta, anche quando andava tutto bene, in realtà, c’era sempre un «ma…». Era così anche con le condotte, il rendimento scolastico e tutto ciò che faceva Maria. C’era sempre un «ma…», c’era sempre qualcosa che non andava, che avrebbe o non dovuto fare. Così, Maria, si sentiva costantemente rifiutata, messa da parte, abbandonata dalla madre. Maria, crescendo, ha introiettato nella sua identità l’idea di non valere, ha interiorizzato il «non essere abbastanza» nella sua identità. Da adulta, quando Maria stringeva un legame, lo faceva con persone che potevano confermare quest’idea di lei. Ovviamente tutto ciò si verificava in modo inconsapevole. Maria non aveva la minima idea che, mediante le sue azioni e scelte, stava ancora confermando la sua credenza introiettata dall’esterno!
L’ultimo fidanzato di Maria non rappresentava «la persona amata», ma l’ulteriore mezzo di conferma della sua identità, l’ennesima persona svalutate. Secondo la teoria psicologica, quando nello scegliamo il partner ci lasciamo guidare dalle nostre ferite e quindi dalla nostra ricerca di conferme, eseguiamo delle sovrapposizioni. Essere lasciate dal partner ci fa quindi rivivere la riecheggiare in noi la ferita del rifiuto vissuta (e mai elaborata), nell’infanzia. La situazione che vivi, per quanto possa essere dolorosa, ti dà l’occasione perfetta per spingerti a guardarti dentro.
Chiudere il cerchio
In psicologia è stato osservato un fenomeno noto come «Sunk Cost Fallacy», la fallacia dei costi irrecuperabili. Questo fenomeno descrive la tendenza a voler portare a tutti i costi a termine un’impresa nella quale abbiamo investito molto. Tale tendenza si verifica indipendentemente dall’esito, indipendentemente dal fatto che l’investimento possa superare gli eventuali benefici. In pratica, non riesci a dimenticare il tuo ex solo perché in quella storia hai già investito molto. Questo fenomeno è descritto anche con il «bisogno di chiusura cognitiva», abbiamo bisogno di definire, di chiudere a modo nostro il cerchio. Come vedi, si tratta di un inganno, l’amore c’entra ben poco!
Il controllo
Alcune persone potrebbero non riuscire a dimenticare il proprio ex solo perché non hanno avuto loro il controllo della situazione. Lo scenario è molto frequente: Lui ti lascia, tu fai di tutto per tornarci e poi… decidi di chiudere tu la relazione! Sembra una “ripicca” ma in realtà è la volontà di confermare il proprio senso di controllo. La percezione peggiore che una persona possa sperimentare è quella di non avere controllo sugli eventi subiti. Anche in questo caso, l’amore c’entra ben poco.
Il sesso
Talvolta, il sesso diviene il collante di una relazione che altrimenti non starebbe in piedi neanche per un secondo. Il sesso con un ex partner che non si riesce a dimenticare, riflette la paura di andare avanti, i sentimenti irrisolti, e può essere spiegato con quanto elencato fino a questo momento. Andare a letto con un ex non è di per sé un male o un bene, il piacere potrebbe essere l’unico motivo a spingerti a farlo, tuttavia, se al contempo sei combattuto e non riesci ad andare avanti con la tua vita, allora hai bisogno di fare spazio al nuovo e mettere via il vecchio.
L’intimità sessuale non va confusa con l’intimità emotiva. L’intimità emotiva consiste in una profonda connessione che può farti sentire compreso e al sicuro. Se stai cercando una vicinanza affettiva, il sesso non aiuterà, anzi, tarderà solo la tua guarigione.
La bassa autostima
Se credi di non poter ambire a qualcosa di meglio nella vita, e ritieni di non poter andare avanti senza di lui/lei, sappi che hai un chiaro problema di bassa autostima. Ricorda che la psicoterapia può essere un supporto risolutivo. A volte, non riusciamo a dimenticare un ex semplicemente perché non crediamo di poter incontrare ancora qualcuno che possa farci battere ancora il cuore. Ti garantisco che quel qualcuno c’è e arriverà! Anzi, l’amore che arriverà domani sarà ancora più travolgente e appagante, perché se oggi riuscirai a superare tutto questo, sarai in grado di scegliere il base ai tuoi bisogni e non più in base alle tue ferite! Spesso, non si riesce a dimenticare un ex a causa di:
- dipendenze affettive o codipendenza
- disturbo ossessivo compulsivo
- stile di attaccamento insicuro
- ipersessualità (o disturbo da comportamento sessuale compulsivo)
Fai spazio nella tua mente
Quando tenti di distrarti o scacciare via quei pensieri opponendo resistenza, li etichetti come «pensieri importanti» e li rendi più ingombranti e persistenti nella tua mente. In pratica, involontariamente fissi ancora di più il tuo ex partner nella tua mente. Allora cosa fare? Quando emergono pensieri riguardanti il tuo ex, sii osservatore di quei pensieri, analizzali e prova ad attuare una tecnica di visualizzazione. Quando quei pensieri o i ricordi emergono, fai un passo indietro, osservali come se fossero in un’enorme nube, rendili sfocati e poi lasciali andare, spazzati via dal vento.
Fai spazio nella tua vita
Non lasciare andare il passato significa lasciare poco spazio nel tuo cuore (e nella tua mente) per nuove esperienze, comprese quelle che potrebbero riempirti di gioia. Avere obiettivi pratici e attività da svolgere incentrate su te stesso, potrà aiutarti molto. Cosa fare?
- Fissa degli obiettivi personali e/o professionali a breve termine.
Attenzione! Scegli cose fattibilissime e non missioni che potrebbero confermare la tua credenza di non valere! - Ti trovi in ballo, balla! Valuta la qualità di tutte le tue attuali relazioni. Come ti fanno sentire gli altri? Coltiva solo i legami con persone che ti fanno sentire davvero bene.
- Impegnati in un nuovo hobby.
- Prova nuove attività almeno una volta al mese.
- Organizza i tuoi spazi gettando via gli oggetti che non ti servono più.
- Cerca di rafforzare le relazioni casuali che hanno il potenziale di diventare amicizie vere.
- Pratica esercizi introspettivi. Per esempio, identifica il tuo ruolo. Nelle relazioni che stringi, tendi ad assumere sempre lo stesso ruolo? Cosa ti racconta sulla tua identità?
- Ogni giorno, dedica un po’ di tempo a te stesso, a qualcosa per la cura di sé.
Articolo ispirato al mio libro “D’amore ci si ammala, d’amore si guarisce”
Se oggi provi tanta rabbia e rancore, ti stai solo proteggendo… ma per te stesso, puoi fare ben altro! Fin da bambini, ci insegnano a non deludere gli altri, a essere ubbidienti e addirittura a non dar fastidio. Crescendo, orientiamo la nostra vita su ciò che possiamo fare per gli altri, dimenticando che sono molte le cose che potremmo fare per noi stessi. Dentro di te, hai inestimabili risorse emotive e questo è un dato certo. Quando tieni a qualcuno, cosa fai? Te ne prendi cura, gli dedichi attenzione e stima… quindi, la tua capacità d’amare non è affatto messa in dubbio. Allora perché non provi a dedicare un pizzico di quelle attenzioni a te stesso? Perché continui a spostare i tuoi pensieri sull’altro, quando potresti dedicarli a te? Se nelle parole che hai letto in precedenza hai trovato delle verità che ti hanno toccato da vicino, sappi che puoi venirne a capo! E’ uscito il mio secondo libro «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce». È un viaggio introspettivo che ti consentirà di trasformare le tue ferite e la tua attitudine difensiva in un’inattaccabile amor proprio. Già, perché l’armatura che più di tutte può difenderti (dalle umiliazioni, dai torti, dalle delusioni e dalla rabbia…) è proprio l’amor di sé. Il libro è disponibile in tutte le librerie d’Italia oppure puoi acquistarlo su Amazon a questa pagina Amazon.
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in psicobiologia
Autore del libro bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” – Rizzoli e del bestseller «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce».
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