Imparare ad amarsi

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.
Più lontano lascio il passato dietro di me, più sono vicina a forgiare il mio carattere. (Isabelle Eberhardt)

Avrete sentito parlare o avrete letto in molte occasioni la frase “bisogna amare se stessi”. Tuttavia, spesso è difficile mettere in pratica questa affermazione. A questo proposito, nel seguente articolo vi daremo alcuni consigli per migliorare la propria autostima e apprezzare la persona che vi accompagnerà per tutta la vita, ovvero amare se stessi.

Amare se stessi per sentirsi appagati

Quando affermiamo che è importante amare se stessi, è perché i benefici che se ne traggono sono molti. Ci dà la possibilità di far emergere il meglio di noi stessi, di accettarci per come siamo e di trasmettere positività ovunque e in qualsiasi situazione. Oltretutto, è necessario amarsi per vivere relazioni interpersonali più sane.

Amare se stessi vuol dire anche essere onesti, cambiare quel che ci fa stare male, prepararsi a qualunque situazione e impegnarsi nella vita. Implica prestare attenzione alle nostre necessità, rispettarsi e, soprattutto, essere i migliori amici di noi stessi. Non dimenticate che l’amore non è mai sufficiente a riempire il vuoto in una persona che non ama se stessa.

Dovete sanare quelle ferite emotive che non vi permettono di essere felici con voi stessi; prendete esempio dal senno di poi e siate felici di trarre il meglio dal tempo trascorso in solitudine. In questo modo forgerete un legame indistruttibile con voi stessi.

Come amare se stessi?

Uno dei primi passi per arrivare ad amare se stessi è non essere troppo esigenti e porsi obiettivi realisti. Puntate a migliorare ogni giorno un po’ e non disperatevi o non siate troppo ansiosi di arrivare al passo successivo.

Ricordate che ognuno di noi è unico e irripetibile e questo dovete tenerlo a mente ogni giorno. Prendete quindi nota dei seguenti consigli utili per imparare ad amarsi:

1. Mostratevi per come siete

Vi piace scatenarvi in pista? Fatelo! Vorreste tingervi i capelli di verde? Tingeteli! Siete stanchi di nascondere il vostro orientamento sessuale? Non nascondetevi! Fate fatica a relazionarvi con gli altri? Dedicatevi ad attività che coinvolgano solo voi stessi!

Non importa se gli altri vi osserveranno, vi criticheranno o se addirittura rideranno di voi. Se c’è qualcosa che vi rende felici, non dovreste rinunciarvi per nulla al mondo. Questo vale sia per il vostro aspetto esteriore che per le vostre emozioni e opinioni. Se sarete voi stessi al 100% otterrete risultati migliori che non nascondendovi dietro a una maschera o a un personaggio che non siete.

2. Date il giusto valore alle vostre idee e alle vostre decisioni

Un altro consiglio per arrivare ad amare se stessi è sviluppare la capacità di dire quel che si pensa. Anche mantenendo le formalità e mostrandovi docili, potete comunque esprimere quel che pensate. Le nostre opinioni sono solo nostre e di nessun altro. Non date ragione agli altri per piacere, non tradite le vostre idee e non rinunciate a quel che credete essere vero.

Quando prendete sagge decisioni, siate felici. Non lasciatevi sopraffare dagli errori. Ne commettiamo tutti e questo ci rende umani. Inoltre, dagli errori possiamo imparare una lezione per il futuro. Non esitate a congratularvi con voi stessi quando fate le cose per bene e non rimproveratevi troppo quando non le fate nel modo giusto.

3. Lasciate perdere le critiche

Esistono due tipi di critiche: quelle costruttive e quelle distruttive. Sfortunatamente, di solito prevalgono le seconde. Uno dei problemi di queste ultime è che ci fanno sentire inferiori, come se non meritassimo di essere felici né di avere buone notizie; ci fanno sentire tristi, depressi e angosciati. E, ovviamente, sono di intralcio all’autostima.

Smettetela di criticare voi stessi per qualunque cosa e, se lo fate, che sia solo uno stimolo per migliorare in futuro. Cambiate il vostro punto di vista e concentratevi su quello che potete cambiare. Se invece di criticarvi approvate il vostro comportamento o esaltate quanto di buono fate, allora vi sentirete meglio con voi stessi.

4. Amare se stessi: dite addio alle vostre paure

Tutto quello che vi spaventa, vi allontana dalla felicità e dall’allegria. Fate però attenzione: è normale avere paura in alcune situazioni, l’importante è affrontarla e superare gli ostacoli.

Una volta che avrete abbattuto queste barriere, potrete godere di una crescita personale notevole e potrete dire a voi stessi: “ho saputo affrontare una mia paura!” Senza dubbio, questo è un passo molto importante nella strada per imparare ad amare se stessi.

5. Concentratevi sulle vostre qualità

Fate una lista (anche a mente, se preferite) con tutto quello che di buono pensate ci sia in voi. Magari all’inizio crederete di non avere nessuna qualità, ma vi sorprenderete nello scoprire quante ne possedete. Per quanto siano piccole e per quanto le consideriate insignificanti, possono aiutarvi a sentirvi meglio con voi stessi.

Concentrandovi sulle vostre qualità, sulle cose che avete fatto bene nella vita e sui vostri piccoli successi quotidiani, vi sentirete più felici e soddisfatti di voi stessi. Non dimenticate inoltre che il pensiero positivo attrae molte cose buone e che la vostra autostima non tarderà ad aumentare.

Più pensate a qualcosa, più questo qualcosa sarà importante per voi. Concentratevi sui vostri successi e vi amerete per quello che siete.

6. Amare se stessi: non paragonatevi agli altri

Paragonarvi con gli altri vi porterà solo a essere infelici e a sentirvi inferiori. Di certo gli altri sono meglio di noi in alcune cose ma, a nostra volta, anche noi siamo meglio degli altri in molte altre.

4 commenti su “Imparare ad amarsi”

  1. Gentile Serena,
    allora mi correggo dicendo che ha “commentato usando uno pseudonimo” per continuare a manifestare un suo personale disappunto. Ha usato un “nome fake” e per questo non è stato approvato il commento.

    Tecnicamente, è possibile vedere chi commenta non a partire dall’email ma dall’indirizzo IP e quindi può scrivere quanto vuole, inserire indirizzi email uguali, diversi… non è da qui che si evince l’autenticità di un utente.

    Da parte nostra non “censuriamo” commenti. Se ne renderà conto da sola quando vedrà online, in bella mostra, il suo lungo sproloquio in cui si dice offesa.

    Date le dovute spiegazione tecniche, non mi sforzerò neanche di ribattere, quindi buona vita, le auguro di trovare i professionisti giusti.

    ps.: quello che molte persone non capiscono è che a discapito di tutto, la vera vittoria e soddisfazione nella vita è il raggiungimento del benessere personale, del pieno appagamento… e non l’accanimento gratuito sull’altrui operato. Se ritiene i miei articoli banali, superficiali… non li legga, il web è pieno di siti, vada a cercare il suo benessere altrove, senza accanimento.

    pps.: le ho inviato una email contenente gli screeshot dei suoi commenti mandati con il medesimo ip e anche spiegazioni affini alla gestione del sito.

    AVVISO PUBBLICAMENTE CHE NON APPROVERO’ ULTERIORI COMMENTI PER NON PORTARE AVANTI UNA DISCUSSIONE STERILE. ORMAI IL SUO PUNTO DI VISTA E’ CHIARO A QUANTI LEGGERANNO. NON E’ CENSURA MA BUONSENSO.

  2. Lei mi sta offendendo, io non ho lasciato assolutamente doppi commenti con nomi diversi su questo sito,
    in realtà il mio primo commento che manifestava le mie perplessità rispetto all’articolo, è stato immediatamente censurato ed eliminato dal vostro sito e solo in seguito a un mio reclamo è stato ripristinato. Se in questi passaggi, dovuti alla vostra paura di subire commenti negativi, commenti per i quali lasciate un apposito spazio, io abbia usato uno pseudonimo diverso dall’altro, non lo so, ma la mail è sempre quella, perciò io sono sempre perfettamente raggiungibile e riconoscibile, non ho difficoltà a darle anche la mia mail personale, anche in pubblico se vuole. Io non ho proprio nulla di cui vergognarmi.

    E’ facile bollare di “disturbato” chi manifesta un’opinione opposta a quella di voi “specialisti”, è un vecchio trucchetto molto infantile, ma ripeto, io non sono frustrata, sono indignata dalla facilità con cui si buttano lì quattro parole che potrebbero spingere persone già in difficoltà a gesti estremi che possono solo peggiorare la loro situazione in momenti in cui non sono in grado di decidere.

    Non le permetto di esprimere giudizi sulla mia persona, sia perché, conoscendo professionalmente sia Lei sia la sua collega attraverso i vostri articoli, non vi ritengo assolutamente all’altezza, sia perché non li ho chiesti e tanto più per la poca professionalità da voi dimostrata nel cancellare un commento perché a voi sfavorevole.

    Perché non avete semplicemente tentato di rispondere al commento come si fa in tutti i blog civili, forse perché non riuscivate a trovare una risposta o un tentativo di dialogo? Invece vi siete impegnate con molta determinazione, ve lo concedo nel cercare un motivo che vi permettesse di oscurare i miei commenti. Ma questi commenti, perché li chiedete? Perché vi dicano quanto siete brave e belle? Continuerò a pubblicare i miei commenti su questa maniera superficiale di fare divulgazione psicologica che tanto danno può fare a persone che stanno veramente male dove e quanto voglio affinché si rivolgano, come la dott.ssa De Simone dice giustamente a veri specialisti “giusti”.

  3. Buongiorno,
    i doppi commenti, lasciati con nomi differenti, non possono essere approvati. Quindi quello che ha scritto a nome di “Stella” non sarà visibile al pubblico.

    Mi rendo conto che il non ricevere adeguate cure/attenzioni da professionisti di settore deve essere un “duro colpo” quando si tenta disperatamente di andare avanti e vivere una vita serena, ma mi rendo anche conto che le esperienze possono essere molto soggettive e se alcune parole possono sembrare ai suoi occhi superficiali e prive di valore, agli occhi di un altro possono essere fonte di sprono e motivazione.

    La pregherei di non lasciare ulteriori commenti, il suo punto di vista è ormai chiaro, inoltre se reputa il testo di spaventosa ingenuità, è anche suo interesse non tornare più su questa pagina. 🙂

    Se poi è molto frustrata perché non riesce a riprendersi la sua vita, la colpa di certo non è di un articolo comparso su un blog. Si rimbocchi le maniche e cerchi di impiegare le sue energie in cose più costruttive… pur non conoscendola, mi piace pensare che in ognuno di noi c’è tanto di buono e di bello, quindi sono certa che ha tante cose belle ancora da vivere, dovrebbe solo incontrare le persone giuste (o professionisti giusti) che gliele mostrano, se non riesce a vederle da sola.

  4. Queste sono solo le tante, belle, inutili, solite parole che possono essere vere solo per chi è ancora giovane e davvero ha una qualche possibilità di rifarsi una vita. Vivere una vita in solitudine è la cosa più orribile che possa accadere, checché ne dicano i vendiparole di tutte le categorie. L’uomo è nato per vivere con i suoi simili sulla base di sentimenti. Provate a pensare a una persona alle soglie della vecchiaia, sola, perché la vita nelle grandi città, ma anche nelle piccole, presume amicizie molto superficiali, senza lavoro o in pensione, senza famiglia e che sa di non avere altre da fare che attendere la morte senza aspettarsi più da nessuno un abbraccio affettuoso, un interesse, un segno di attenzione. Ancora dobbiamo essere presi in giro con la forza dentro di noi, rompere gli schemi distruttivi, passare al cambiamento? Ogni caso è diverso, ma che si smetta di mancare di rispetto alla vera solitudine, alla sofferenza attraverso consigli da casalinga superficiali e inutili. Le persone veramente sofferenti, se potessero, si farebbero solo una risata sulla spaventosa ingenuità e superficialità per chi prende la penna in mano per parlare di ciò di cui non sa assolutamente nulla.

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