Come curare le ferite emotive

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.
Illustrazione: everydayloveart.com

Le esperienze dolorose che viviamo durante la nostra esistenza determinano le nostre ferite emotive. Queste ferite possono essere molteplici e chiamate in vari modi: tradimento, umiliazione, sfiducia, abbandono, ingiustizia…

Come curare le ferite emotive

Tuttavia, dobbiamo esserne coscienti ed evitare di mascherarle, perché tanto più tempo aspetteremo per curarle, più si aggraveranno. Quando siamo feriti, viviamo continuamente situazioni che toccano il nostro dolore e che ci fanno indossare molteplici maschere per paura di riviverlo. A seguire vi parleremo di 5 tappe che dovrete sperimentare per curare le vostre ferite emotive:

1- Accettare le ferite come parte di voi stessi

Le ferite esistono che vi piaccia o no. Il primo passo da fare per superarle è accettare questa realtà. Secondo Lisa Bourbeaur, accettare una ferita significa vederla, osservarla nitidamente e sapere che dover risolvere spiacevoli situazioni è parte dell’esperienza della vita dell’uomo.

Non siamo migliori o peggiori soltanto perché qualcosa ci ha danneggiato. Costruire una corazza per proteggersi è di certo un atto eroico, di amor proprio, da apprezzare, ma che ha già compiuto la sua funzione.

Vale a dire che vi ha protetti da ciò che vi ha danneggiati, ma una volta che la ferita è aperta, bisogna pensare a curarla. Accettare le nostre ferite ci fa stare meglio, perché ci aiuta a non voler cambiare noi stessi.

2-Accettate il fatto che ciò di cui avete paura o che vi rimproverate, va contro voi stessi e contro gli altri

La volontà e la decisione di mettervi al di sopra delle vostre ferite emotive è il primo passo verso la pazienza, la compassione e la comprensione con voi stessi. Queste qualità che svilupperete per voi stessi, dovrete metterle in pratica anche con gli altri, e vi aiuteranno ad alimentare il vostro benessere.

A volte non ci rendiamo conto di riporre le nostre aspettative vitali negli altri, sperando che completino le nostre carenze e che colmino le nostre speranze. Questo comportamento ci porta a distruggere le nostre relazioni e gran parte della nostra vita, generando un gran malessere perché gli altri non rispondono come speravamo.

3-Datevi il permesso di arrabbiarvi con le persone che hanno alimentato le vostre ferite

Quanto più ci danneggiano e sono profonde le nostre ferite, più normale e umano risulterà arrabbiarsi nei confronti di quelle persone che ci hanno fatto del male. Datevi il permesso di avercela con quelle persone e perdonate voi stessi.

Al contrario, sfogherete tutto il rancore verso voi stessi e verso gli altri, e riaprirete costantemente le vostre ferite. Sentirsi in colpa rende più difficile il perdono, ma liberarsi da quelle colpe e dal rancore è l’unico modo per curare le nostre ferite.

È anche necessario perdonare, poiché spesso le persone che ci feriscono si portano dentro un profondo dolore. Noi stessi danneggiamo gli altri con le maschere che indossiamo per proteggere le nostre ferite.

4-Se non si accettano le ferite, non sarà possibile un cambiamento

Le ferite ci insegnano qualcosa, anche se probabilmente è difficile accettarlo perché il nostro io crea una barriera protettiva abbastanza efficace da nascondere i nostri problemi.

Normalmente, il nostro io vuole e cerca di intraprendere il cammino più facile, ma in realtà ci complica la vita. Sono i nostri pensieri, le nostre riflessioni e il nostro modo di agire che la rendono più semplice, anche se può sembrare davvero troppo grande lo sforzo che queste richiedono.

Cerchiamo sempre di nascondere la ferita che ci fa più soffrire perché abbiamo paura di guardarla e di riviverla. Questo ci porta ad indossare delle maschere e ad aggravare le conseguenze del problema che abbiamo; quindi, tra le altre cose, smettiamo di essere noi stessi.

5-Datevi del tempo per osservare come vi siete aggrappati alle vostre ferite per tutti questi anni

È importante liberarsi il prima possibile da queste maschere, senza giudicarsi, né criticarsi, poiché così facendo riuscirete ad identificare il miglior modo per trattare le vostre ferite e per curarle.

È possibile assumere diverse maschere nel corso di una sola giornata o indossare la stessa per mesi o per giorni. Dovete essere capaci di dire a voi stessi: Ho indossato questa maschera per questo motivo.

In questo modo, saprete che siete sulla strada giusta per curare le vostre ferite e che durante il resto del viaggio, la vostra guida sarà l’inerzia che vi permetterà di stare bene senza nascondervi.

8 commenti su “Come curare le ferite emotive”

  1. Ciao nn ho molti ricordi della mia infanzia…credo che mia madre fosse troppo occupata a stare dietro a mio padre ….e mio padre forse fosse un po’ troppo farfallone….la parola che ho scelto è “accettazione ‘……..ho 54 anni sto con la stessa persona da 39…..e siamo la brutta copia del dei miei genitori……certe volte vorrei partire e sparire…..

  2. Ha parlato delle dodici necessità base,quali sono?una volta individuate le necessità base mancanti come si può procedere per colmarle e sanare così la ferita?grazie

  3. Beh… la crescita psicologica e il percorso piu bello che ogni persona puo se vuole percorrere

  4. Puo’ spiegare meglio Le modalità (massimizzatore e minimizzatore?) dipendono dal momento dell’infanzia in cui si é sviluppata la ferita emotiva?
    Dopo ha suddiviso le età, ma quale differenza c é?
    Grazie mille!

  5. Stessa situazione. Ho 38 anni e non sono ancora riuscita a creare un rapporto di coppia. Ormai ho perso le speranze e non ho neanche più voglia di provare ad impegnarmi nel conoscere qualcuno tanto penso non duri.

  6. Si,fin da piccolo non ho avuto o mai ricevuto amore,ne affetto da parte dei miei genitori, non per colpa loro,ma perché sono privi di affetto e amore, anzi sentito tante urle e litigi e qualche abuso,di quale mi ha creato disistima,chiusura, e molta timidezza e non riuscire ad avere relazioni sociali,di cui soffro per la maggior parte di un dolore oppure ferita dentro che mi ha bloccato tutti questi anni e non so se mai riuscirò ad uscirne fuori e diciamo liberarmi

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