Come NON rivolgersi al proprio partner

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.

Per quanto arrabbiati possiate essere col partner e indipendentemente dal fatto che abbiate ragione o torto nel litigio in corso, ci sono parole (o anche intere frasi) da non dire a prescindere, perché pronunciarle equivale a varcare il punto di non ritorno all’interno del rapporto e quindi, una volta dette, rimangiarsele sarà impossibile. Ecco un elenco di frasi e parole proibite.

Le frasi che minano la stabilità della coppia

«Voglio il divorzio»

Quella parola che inizia con la “d” non va mai detta, nemmeno in un momento di rabbia, perché il danno che produce è incalcolabile. «Quando si pronuncia la parola “divorzio” è come se si mettesse a suonare un campanello – spiega la consulente di coppia, April Masini – e nessuno riesce più a fermarlo. Non è una parola da dire, a meno che non si intenda realmente divorziare, e di sicuro non dev’essere usata per attirare l’attenzione del partner».

«Sempre» o «Mai»

Di rado la parole “sempre” e “mai” vengono dette con reale intenzione e, più frequentemente, sono pronunciate in momenti di rabbia o frustrazione, il che non porta a niente di buono. Meglio sempre iniziare un discorso con la dichiarazione di un fatto, spiegando cosa magari dà fastidio nel rapporto, anziché puntare subito il dito contro l’altro. In questo modo il partner non si sentirà minacciato ed eviterà quindi di mettersi sulla difensiva».

«Stai zitto!»

In genere, questa espressione spunta nel bel mezzo di un litigio o quando un partner è turbato o scocciato, ma questa non è certo una giustificazione. Dire all’altro «stai zitto!» è un modo estremamente aggressivo di condurre la discussione, al contrario, una frase come «Puoi per favore stare calmo?» trasmette lo stesso messaggio, senza però risultare così violenta ed offensiva».

«Non sei mia madre»

Questa frase viene in genere detta quando si ha la sensazione che il partner sia eccessivamente protettivo e/o asfissiante. Ma l’ultima persona alla quale il partner vorrebbe essere paragonato è vostra madre e di conseguenza ci resterà male, soprattutto se era animato da buone intenzioni.

«Sei un tale idiota»

Ogni insulto di tipo personale è un atto di violenza emotiva che può avere conseguenze devastanti sul rapporto. Frasi cattive e arrabbiate come “sei un tale idiota!” o “non sai quello che stai facendo” non causano solo tensioni a breve termine, ma possono anche distruggere il legame così duramente costruito, rendendo poi più difficile la strada per ricostruirlo.

«Sei patetico»

Quando si è insoddisfatti del comportamento del partner, dargli contro è sempre un errore. Una persona che si sente definire “patetico” o anche peggio tende subito a mettersi sulla difensiva  e quindi la conversazione non può andare avanti, perché ognuno dei due resterà fermo sulle proprie posizioni.

«Devi fare questo»

Rivolgersi al partner in modo autoritario, come se si stesse parlando con un figlio ribelle o un pet dispettoso, è sempre sbagliato, perché privano il rapporto di quell’equilibrio di coppia così faticosamente raggiunto. Una sana relazione fra due persone adulte è basata sul rispetto reciproco e può prosperare quando ognuno dei due si sente considerato.

«Sei un tale fallimento!»

Ascoltare queste parole è come marchiare indelebilmente la propria anima. Una volta detta, questa frase non può essere ritirata, anche se è stata pronunciata in un momento di collera, e si sedimenterà fino a diventare una profezia autodistruttiva.

«Vorrei stare ancora con….»

Tirare in ballo un vecchio partner o una relazione passata è la cosa peggiore da fare durante un litigio. Anche se quello che avete detto non è vero, il partner ci crederà lo stesso.

«Non prenderla nel modo snagliato, ma….»

La totale onestà in un rapporto può essere davvero controproducente. Nelle relazioni si tende spesso a confondere l’intimità e la complicità di coppia con la tendenza ad esprimere la propria personalità senza freni, giustificando poi tale comportamento come un tentativo di voler essere aperti e sinceri col partner. Ma essere onesti non significa sparare pensieri e sentimenti senza tenere conto dell’altro.

«Tua madre è una tale….»

Quando si litiga, conviene lasciare madri e figliastri fuori dalla discussione. É difficile recuperare un rapporto dopo che si sono denigrati i genitori o i figli del partner, anche se i toni del discorso erano accesi e le frasi non volute.

1 commento su “Come NON rivolgersi al proprio partner”

  1. Ser non disturba aggiungerei: le cose sono messe così e così (……..) e tu lo sai

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