Essere donna e stare bene con se stessa

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.


Nel corso della sua vita, una donna interpreta una lunga lista di ruoli; tra questi, uno dei più importanti è essere madri. In più, una madre non smette di essere donna, figlia, sorella, sposa, compagna, amica; di conseguenza, le sue priorità sono molteplici.

Liberarsi da tutti questi ruoli è molto difficile, poiché viviamo in una società che impone determinati obblighi alla donna per il semplice fatto di essere femmina.

È per questo che è nostra responsabilità contribuire a che le donne del presente e del futuro abbiano una relazione sana con se stesse. È fondamentale farlo sin da subito, affinché le nostre figlie vengano educate secondo i valori dell’auto-rispetto e i nostri figli imparino a rispettare il mondo femminile.

Lo scopo è quello di far sì che la società non imponga aspettative inutili, né le donne si auto-impongano obblighi o sacrifici per il fatto di essere nate femmine. Ora è giusto che chiedersi se si ha una relazione sana con la donna che sta dentro di noi.

Come sapere se la relazione con la nostra donna interiore è sana?

Una donna sana non dà retta al ruolo di “sofferente” che la società le impone: per lei, essere donna non significa farsi mettere i piedi in testa. Una donna sana riconosce il proprio valore e quello delle altre donne del mondo, senza che esista una distinzione di colore e classe sociale.

La sessualità è un tema particolarmente delicato: godersela pienamente, amare, rispettarsi e non vergognarsi sono compiti difficili al giorno d’oggi. Tuttavia, una persona completa rispetta i suoi desideri e le sue necessità, permettendo a sé stessa di esplorare e andare oltre le sue inquietudini.

Una grande lezione che una madre può dare a un figlio è aver curato le proprie ferite emotive, in modo da non permettere al passato di distruggere il presente. Questo è un passo complicato, ma chiudere tappe e ferite del passato è indispensabile per costruire un presente migliore. Si stabiliscono relazioni stabili solo quando smettiamo di caricare sugli altri il peso della nostra vita e delle responsabilità che spettano a noi.

Una madre deve evitare sia di dipendere emotivamente dai suoi figli, che di creare dipendenze in loro. Questo passo è fondamentale per poter offrire un grande insegnamento che durerà nel presente e nel futuro: quello di imparare a dare e a ricevere allo stesso modo.

E se la donna smettesse di essere se stessa a causa del peso della maternità …?
Se una donna ha davvero risolto la sua relazione con sé stessa, i figli non rappresentano un peso, bensì fanno parte del percorso della sua vita.

È per questo che, nonostante il cammino possa risultare più o meno faticoso, saper mettere ogni cosa a suo posto è uno dei doni che si sviluppano dopo aver risolto la relazione con se stesse in quanto donne.

Una donna che ha sanato le sue ferite emotive sa di non essere indispensabile per nessuno, eccetto che per sé stessa; non aspetta che gli altri le attribuiscano un valore in base a quello che lei dà, ma ama liberamente. Non rinuncia a realizzarsi e ha aspettative sane. La relazione con noi stesse viene risolta quando impariamo ad ascoltarci, a lottare per noi prima che per gli altri e a vincere le paure imposte dalla società.

Quando ci saremo riuscite, avremo consigli e lezioni in abbondanza da dare; allo stesso tempo, svilupperemo dei valori emotivi corretti, ci prenderemo cura del nostro benessere emotivo e fisico, ci tratteremo con delicatezza e sapremo che le ferite non si curano da sole. Questo è un modo davvero responsabile di reagire alla vita: senza sottomettersi e con la totale libertà di essere sé stesse.