Pesi emotivi che ci danneggiano

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.

Ognuno di noi porta sulle proprie spalle il peso delle situazioni vissute come una vera e propria valigia emotiva. Il contenuto di questa valigia è fatto di ricordi e di esperienze di varie dimensioni, dei quali non siamo riusciti a liberarci e che sono rimasti sulla nostra pelle.

Se non impariamo a svuotare la nostra valigia dalle esperienze tossiche e negative, con il passare del tempo sarà sempre più carica e pesante sulle nostre spalle, incidendo sul nostro stato d’animo e le nostre relazioni. Portare su di sé il peso di una valigia emotiva che non si è in grado di svuotare genera ferite emotive che è importante sanare.

Il peso della nostra valigia

Al giorno d’oggi abbiamo la tendenza a sovraccaricarci, non solo a livello lavorativo, ma anche emotivo. Ogni esperienza che viviamo lascia una traccia, in un modo o in un altro. La cosa importante è che questa traccia ci serva come spinta per crescere, anziché generare catene che ci legano al passato.

Avanzare con ferite emotive che ancora fanno male non è la stessa cosa che farlo con ferite che sono state sanate e dalle quali abbiamo appreso qualcosa. Il fantasma della colpa, la sensazione di tradimento o abbandono, le critiche, i vuoti delle assenze o il peso della frustrazione costituiscono quel fardello che ci impedisce di andare avanti e guardare al futuro.

Esperienze che ci colorano e ci trasformano, disegnando parte di quella che è la nostra storia. Come possiamo liberarci di questi pesi se, in fondo, rappresentano una parte di noi?

Aprite la vostra valigia e riflettete su quello che contiene, sia su quello che ci avete messo dentro voi sia su quello che vi è stato messo da altri. Prendetevi il vostro tempo. Anche se non potete vederlo, è un peso che vi portate dietro tutti i giorni.

Tenete conto del fatto che molte delle vostre reazioni hanno a che vedere con il peso che sopportate: per alleggerirlo, dovete imparare a distinguere tra cosa vi serve davvero o meno. Riempire la vostra valigia fino a farla scoppiare la rende una zavorra che vi impedirà di proseguire.

Svuotate la vostra valigia per andare avanti

Non lasciate che la vostra valigia si riempia al punto da non potervi quasi muovere. Non perdete la voglia di andare avanti né lasciate il presente in mano al passato. Non ossessionatevi nemmeno nel tentativo di dimenticare, perché dimenticare è nemico dell’intenzione.

Per quanto scomodo e complicato possa essere, dovete tirare fuori il carico che portate dentro per imparare a crescere con esso, invece che lasciare che vi incateni. Il primo passo consiste nel riconoscere cosa ci appesantisce ed accettarlo.

All’inizio potrebbe invadervi un sentimento di identità ed attaccamento che vi impedirà di liberarvi del peso che portate nella vostra valigia emotiva. Quella vertigine altro non è che la paura frutto della routine. Vi siete abituati talmente tanto a quelle ferite da pensare di non essere nessuno senza. Credeteci, è solo il timore verso l’incertezza e l’ignoto: il timore di lasciare andare.

Imparate a svuotare la valigia emotiva di tutto quello che vi tiene legati al passato e vi soffoca. Accettate con serenità i vostri errori, identificate e conoscete le vostre emozioni, liberate i vostri sogni, scoprite i vostri punti di forza, date valore e soprattutto imparate a crescere accettando quello che vi succede, e non lottando contro di esso. Ricordate che a volte lasciar andare non è un semplice addio, ma un ringraziamento per quanto appreso, in funzione di un passo verso il futuro.

Liberarci del peso che ci paralizza è un passo molto importante per permettere che nella valigia ci sia posto per sentimenti ed esperienze nuove. Alcune di esse ci aiuteranno a crescere, mentre altre saremo costretti a lasciarle andare, ma la vita è così. Liberatevi del peso che vi paralizza per il vostro bene e per quello delle vostre spalle.

ILLUSTRAZIONE|PAOLA RATTAZZI