Ah, l’amore, l’amore! Quanto ci fa penare ma allo stesso tempo quanto ne abbiamo bisogno! Proprio per questo motivo, gli articoli sull’amore e sulle relazioni sono fra i più letti: perché ci interessano di più, perché un po’ tutti abbiamo la necessità e il desiderio di capire il perché di certe dinamiche e di certe situazioni.
La settimana scorsa , dopo una serie di sedute con i miei pazienti, mi sono resa conto che il tema ricorrente era stato, per “coincidenza”, quello amoroso e, in particolare, quello delle relazioni-tappa-buchi.
Quanti di noi hanno conosciuto o conoscono persone che appena terminata una relazione, hanno già la ruota di scorta, pronta per la sostituzione? Il passaggio avviene in maniera estremamente rapida, alcune volte in contemporanea, altre volte nel giro di qualche settimana, al massimo in 1-3 mesi.
Relazione tappabuchi: avete presente il pitstop?
Il momento in cui durante il Gran Premio il veicolo si ferma ai box per il cambio pneumatici? Ecco, quando subite o agite un cambio di partner così repentino, immaginatevi proprio questa scena e fatevi una bella risata!
Forse anche tu, facendo un po’ di auto-analisi, ti rendi conto di aver utilizzato (o di utilizzare tutt’ora) questa modalità. Per la serie: “Fuori uno, avanti il prossimo!”
A volte è persino ironico e paradossale vedere questi switch, questi cambi, nelle foto in Facebook: il Capodanno di un anno erano con una persona, a Pasqua dell’anno dopo con un’altra e al Capodanno dell’anno dopo con una nuova persona ancora!
(Sottolineo che questa lettura riguarda gli adulti: per gli adolescenti il discorso è diverso e non può essere assolutamente interpretato in ugual maniera!)
Relazione tappabuchi: perchè la scegliamo?
Potrei citare decine di studi psicologici che ne stanno alla base ma in realtà servirebbero a poco. Ogni storia personale è a se stante e trova nella sua “narrazione” l’origine di questo comportamento.
Secondo la visione psicoanalitica, nella persona c’è un VUOTO così grande, così profondo e antico, da non permetterne la possibilità di contatto. Le relazioni affettive vanno di volta in volta a colmare quel vuoto permettendo alla persona di rimanere in equilibrio. Ma, quando terminano, il buco che lasciano è troppo doloroso per rimanere scoperti.
Un po’ come quando si ha una ferita che sanguina… Le opzioni sono due:
- continuare a cambiare cerotto appena quello in uso è saturo,
- oppure fermarsi per capire come mai c’è quella ferita. Si potrebbe scoprire, ad esempio, che si ha una scheggia di vetro e che è fondamentale rimuoverla, disinfettarsi e, solo in un secondo momento, mettere un nuovo il cerotto.
Però noi sappiamo bene quanto sia difficile guardarsi dentro…
Per queste persone è molto “meglio” tamponare, sostituire, compensare… e il più velocemente possibile. Quale è il rischio di essere dentro una relazione tappabuchi o di esserne l’artefice?
Che l’amore che si crede di vivere non sarà mai autentico. La relazione che si crea è un cerotto che prima o poi verrà cambiato. Come ha cambiato un’altra con te, cambierà te per un’altra. E, allo stesso modo, come tu hai cambiato il parter A per il partner B, così cambierai il partner B per il partner C.
A meno che… a meno che non ti FERMI.
A meno che non ti svegli (spiritualmente o psicoanaliticamente parlando) e ti rendi conto che stai solo buttando via tempo prezioso che potresti dedicare, finalmente, per la prima volta a te stessa, a te stesso.
Sono negative le relazioni-tappa-buchi? Beh, chi può dirlo.
Ci sono miriadi di uomini e di donne che passano la loro vita saltando da una relazione-tappabuchi ad un’altra tappabuchi. E spesso il loro livello di consapevolezza è così basso che nemmeno si soffermano a leggere questo articolo…. loro, loro che nei tempi del “pitstop” sono i migliori. Il loro inconscio nega quella realtà tanto che non percepiscono che l’articolo ha a che fare con qualcosa che potrebbe riguardarli.