5 significati manipolatori che si nascondono dietro al “Mi dispiace”

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.


Quanto è difficile dire “Mi dispiace”? Ricevere le scuse del partner ha un grande valore quando sono autentiche e hanno lo scopo di mettere fine a una discussione. Perché chi ci ha fatto soffrire dimostra che ha voglia di rimediare e ha capito che l’errore commesso.

E si spera che non abbia più voglia di rifarlo. A volte, però, chiedere scusa è una tecnica di manipolazione, volontaria o involontaria, un modo cioé di manipolare la persona per ottere un proprio scopo. In una relazione tossica, per esempio, chiedere scusa può assumere un significato diverso, che non c’entra nulla con un sincero rimpianto.

Dire “mi dispiace” può diventare un modo per controllare e gestire le emozioni dell’altra persona, mettendo in pratica una manipolazione emotiva. Chi utilizzata in questo modo le scuse, non ha nessuna voglia di empatizzare con la sofferenza arrecata, ma solo di uscire da questo impasse con zero responsabilità e senza mettersi in discussione. Per questo è fondamentale comprendere e decodificare il vero significato che possono nascondere le scuse quando non sono fatte con il cuore.

5 significati manipolatori che si nascondono dietro al “Mi dispiace”

La manipolazione psicologia all’interno della coppia e quando si usano le scuse per ottenere un comportamento condizionato del partner, non sempre è chiara sia per chi subisce la manipolazione, sia per chi la compie. Benché esistano tecniche ben note di manipolazione mentale, spesso è un comportamento subdolo del quale non si è consapevoli. Tuttavia, se c’è una vera e propria intenzione di manipolare il patner, il problema è molto più profondo e delicato da gestire e risolvere.

Può essere una dichiarazione fatta per egoismo

Si può chiedere perdono perché non si ha voglia di sentirsi più in colpa. Quindi non si fanno le scuse pensando al male che si è fatto all’altra persona, curandosi dei suoi sentimenti feriti. L’intenzione è un’altra: si dice “mi dispiace” per sentirsi semplicemente meglio e lasciarsi questa cosa alle spalle. Un atto egoistico, dove l’attenzione e l’amore per il partner non vengono considerate.

È un mezzo per mettere fine a una discussione

Chi dovrebbe chiedere scusa non ho voglia di affrontare il problema. In questo caso le scuse sono solo un modo per mettere fine a una conversazione a cui non si è veramente interessati, perché non c’è il desiderio di risolvere, ma solo di togliersi dall’impaccio. I motivi? Noia, disinteresse o semplicemente stanchezza. Il “mi dispiace” serve quindi come un punto, per evitare di continuare a confrontarsi.

È un modo per controllare il partner

La manipolazione affettiva può avere mille facce, compreso quella delle finte scuse. Si chiede scusa perché si è consapevoli che il partner si aspetta questo, in pratica si dice quello che l’altro/a desidera ascoltare.

Ma non lo si fa per rincuorarlo/a, ma semplicemente per placarlo/a e riportarlo/a sotto il proprio controllo. Una sorta di contentino per calmare le acque, per riavere il controllo e ritornare alla solita dinamica relazionale, dove non ci sono questioni da affrontare e rotture da risolvere.

“Ma hai iniziato tu, la colpa è tua”

Sì, si chiede scusa, ma immediatamente si passa la responsabilità all’altra persona, accusandola di aver innescato la discussione. Il significato nascosto dietro a questo tipo di manipolazione emotiva potrebbe essere questo: “In qualche modo le offese e la rabbia per cui ti sto chiedendo scusa me le hai tirate fuori tu, perché non mi hai risposto al telefono, mi hai detto una bugia, hai fatto una cosa che non mi è piaciuta…”.

Dietro questo tipo di “mi dispiace”, c’è solo la volontà manipolatoria di rigirarsi la questione a proprio favore, facendo sentire in colpa chi in realtà dovrebbe essere consolato e portarlo a chiedere a sua volta scusa.

Uno strumento per testare la “tolleranza”

Chi cerca di manipolare, spesso vuole capire fino a che punto il (o la) partner è capace di tollerare comportamenti sbagliati, per scoprire fino a che punto può spingersi per fare il proprio comodo.

Per questo si “testa” l’altro/a e i suoi limiti di sopportazione e di pazienza. In questo caso chiedere scusa non ha nulla di sincero e di genuino, è solo qualcosa che viene detto prima di farlo di nuovo, forse nello stesso modo o in un maniera differente.

Eh già perché lo rifarà, allo scopo di desensibilizzare il partner sul quel determinato atteggiamento, per farlo diventare “normale” nel tempo. In sostanza queste scuse sono una bugia pianificata a tavolino, una sorta di strategia per vedere come reagisce l’altro/a e avere più info per manipolarlo/a in modo più efficace.