Come godersi la vita

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.

Godersi la vita, assaporarla lentamente e abbracciare il presente con intensità, con gli occhi ben aperti e il cuore sempre pronto a ricevere. In questo modo, le nostre esperienze diventeranno vitamine per la speranza e il carburante di emozioni positive pur in tempi difficili. Non dobbiamo mai dimenticare che investendo in tempo di qualità, guadagneremo in salute.

Questo semplice ragionamento potrebbe sembrare un’ovvietà. Sappiamo tutti che se fossimo in grado di rallentare un po’ e di apprezzare le cose semplici della vita quotidiana, ci sentiremmo molto meglio. Ciò nonostante, come sottolinea il filosofo, saggista e matematico Nassim Nicholas Taleb, gli umani hanno interpretando male ciò che chiamiamo “buon senso”.

Abbiamo dimenticato cosa vuol dire godersi la vita. Ci troviamo intrappolati in tanti labirinti, siamo sempre sotto pressione, abbiamo paure, ansie e continui obiettivi da raggiungere. L’assenza di certezze distoglie la nostra attenzione dal momento presente; così apprezzare quello che abbiamo oggi risulta sempre più complicato.

D’altra parte, non possiamo dimenticare che il nostro cervello è sempre in allerta nei confronti di possibili minacce e rischi a cui andiamo incontro. Al nostro cervello non interessa se siamo felici o no, gli interessa solamente se sopravviviamo. Spetta a noi, quindi, porre la nostra attenzione sul “qui e ora” e imparare ad apprezzare un po’ di più la vita. Il controllo cosciente dell’attenzione genera anche una riserva cognitiva ed emotiva che influisce direttamente sulla nostra salute. Un fatto importante da prendere senz’altro in considerazione.

L’arte di godersi la vita

A un certo punto della vita, facciamo tutti quanto segue: in un momento in cui ci sentiamo bene, felici e completi, scattiamo una sorta di istantanea mentale di quel momento. Diremo a noi stessi che ricorderemo per sempre quel momento e le sensazioni che stiamo provando.

Un’operazione così semplice (e al tempo stesso meravigliosa) che serve a ben più che fissare nella nostra memoria quell’esperienza eccezionale. In realtà, realizziamo un atto emotivo e cognitivo volontario sul momento presente affinché possa avere un’utilità per il futuro. Speriamo, in qualche modo, che la felicità di oggi continui a illuminarci nel futuro. È un esercizio basato sulla consapevolezza eseguito da una mente cosciente colma di emozioni positive. L’arte di godersi la vita è proprio questo: essere capaci di creare momenti di benessere da immagazzinare nella memoria in modo da poterli utilizzare come pillole di felicità in futuro.

L’esercizio psicologico di godersi la vita e la nostalgia positiva

Marios Biskas, dell’Università di Southampton in Inghilterra, nel 2008 ha condotto uno studio sulla nostalgia. Il suo lavoro ci indica una serie di aspetti che dovremmo considerare: Assaporare la vita è più che una frase fatta, più che un messaggio positivo per la crescita personale. In realtà, è un esercizio psicologico molto salutare per il nostro cervello.

Secondo questo studio, “assaporare” è un’attività profonda. È un atto mentale deliberato in cui catturiamo l’esperienza presente e la conserviamo plasmando il cosiddetto ricordo nostalgico. Il Dottor Biskas e il suo team di ricercatori hanno dimostrato che questo tipo di memoria ci aiuta a recuperare i ricordi positivi per provare nuovamente emozioni piacevoli in futuro. Una nostalgia che arricchisce, come una finestra dalla quale affacciarsi ogni tanto per respirare e lasciarsi avvolgere da piacevoli sensazioni.

Costruire una memoria autobiografica basata su momenti di equilibrio, pace interiore e benessere, garantisce il nostro equilibrio psicologico. Senz’altro un aspetto interessante da considerare.

Controllo cosciente sulla memoria

Per godersi la vita, la prima cosa da fare è creare il momento giusto. Spesso diciamo che la felicità va e viene, che i momenti di benessere sono casuali e che non sempre dipendono da noi. Pensarla così è un grave errore.

La volontà è necessaria. Dobbiamo essere noi stessi i creatori dei bei momenti, e per ottenere ciò che vogliamo dobbiamo impegnarci. Dobbiamo sapere quando rallentare, ritagliarci dei momenti in cui riposarci, vedere le persone che amiamo di più e in cui rimanere soli per poterci connettere con noi stessi.

Non c’è bisogno di organizzare grandi eventi o di fare viaggi costosi. La vita si assapora meglio nella sua semplicità, mantenendo un atteggiamento attento e umile e apprezzando le cose semplici. Allo stesso modo, quando viviamo un momento di benessere, dobbiamo attivare il controllo cosciente della nostra memoria e dire a noi stessi che lo ricorderemo per sempre.

Maggiore è il controllo cosciente, maggiore sarà la volontà di conservare nella nostra memoria i momenti di equilibrio e di felicità. Più alleneremo il nostro cervello al raggiungimento di questo obiettivo, migliori saranno le “fotografie mentali” di benessere che porteremo nella nostra memoria autobiografica. È un esercizio che vale la pena di eseguire e che ci permette di generare una buona riserva cognitiva ed emotiva per il futuro