La triade ansiogena del Natale: abbuffate, regali e parenti

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Psicologa e mental coach, specializzata in psicologia alimentare, gestione dello stress, psicologia dell’ansia e della coppia. Riceve online e nei suoi studi di Terni e Bellaria-Igea Marina.

Le lucine che illuminano le strade, gli addobbi ad abbellire le case. L’atmosfera natalizia ha tanti aspetti deliziosi, in grado di scaldare il cuore sebbene le temperature invernali siano piuttosto fredde.

C’è tanta bellezza nel natale, eppure ci sono anche zone scure e ricoperte da un velo di tristezza. Per molte persone il Natale è fonte di stress e ansia. Può sembrare strano considerando che tutto si ferma: il lavoro, la scuola, i vari impegni quotidiani.

Questo dovrebbe bastare per rendere il periodo di Natale come di rigenerazione, ma non è per tutti così. Anche le ricerche lo dimostrano, tant’è vero che è stata coniata una vera e propria “Ansia da natale“. I fattori che possono determinarla sono diversi, analizziamoli uno per volta.

La triade ansiogena del Natale

Fondamentalmente i fattori che possono determinare ansia e stress nel periodo natalizio sono tre: abbuffate, parenti e regali. Una triade ansiogena. Ogni elemento ha dei motivi tali da rendere il periodo delle festività natalizie meno sereno e spensierato di quanto ci si auspicherebbe. Bene, ora vi parlerò di ogni elemento, cercando di offrire dei consigli per affrontarlo al meglio.

I banchetti natalizi e la paura delle abbuffate

Gli abbondanti menù di cene e pranzi natalizi, sono ciò che desta maggior stress, sopratutto per chi è particolarmente attento all’alimentazione sana e alla propria forma fisica. Solamente al pensiero di doversi trovare seduto a tavola di fronte a pietanze ricche di grassi e carboidrati, potrebbe creare uno stato ansioso.

La paura di cedere alle tentazioni e tuffarsi a capofitto su ogni pietanza presente potrebbe diventare qualcosa di molto simile ad un’ossessione.

Ma perchè accade ciò? Potrebbe succedere perchè in realtà il proprio rapporto col cibo non è così equilibrato come in realtà si creda. Per esempio molto spesso alcuni cibi vengono etichettati come “cattivi”, viene posto su di loro un divieto assoluto.

Questo non fa altro che aumentarne il desiderio. Il nostre cervello infatti, mal sopporta la proibizione e non farà altro che spingerti a mangiare proprio quel cibo che tanto temi… e quando succederà sarà difficile contenersi nella quantità. Inoltre un iper controllo e un’eccessiva attenzione alle calorie e alle quantità, non ti consentirà di vivere un rapporto sereno col cibo.

Se per la maggior parte delle giornate si adotta uno stile di vita sano ed equilibrato, qualche cena o pranzo all’insegna dello sgarro, non saranno certo in grado di minare così gravemente la propria forma fisica.

Finchè si considereranno gli sgarri alimentari come degli errori insormontabili o come qualcosa da evitare , non si potrà mai avere un rapporto sano col cibo.

Cosa devi fare? Sposta il riflettore su ciò che di buono c’è, non relativamente alle pietanze, ma sugli aspetti piacevoli di questi pasti natalizi.

Per esempio, potrai assaporare pietanze gustose che abitualmente eviti. Potrai trovarti al tavolo insieme alla tua famiglia, a persone con le quali non puoi condividere spesso i momenti per via degli impegni quotidiani. E magari potrai testare che di tanto in tanto, assumere qualche caloria in più non comporta nulla di irreparabile.

La compagnia dei parenti e i dissapori in famiglia

Può sembrare strano, ma è così, per molte persone, incontrare i parenti durante le festività natalizie, può causare stress. Questo perchè? Il motivo è che spesso i rapporti coi familiari non sono così rosei e allora il rivedere qualcuno potrebbe far riemergere dissapori e tensioni. Così nella propria mente si immaginano le possibile scene imbarazzanti e la possibilità di rovinarsi quella che poteva essere una bella giornata.

Come fare allora per affrontare tutto ciò? Potrebbe rivelarsi difficile, ma accantonare i dissidi e i malumori almeno per le festività potrebbe essere una buona soluzione. Il che non significa “far buon viso a cattivo gioco” mettendosi la maschera del sorriso, ma semplicemente regalare a se stessi giorni tranquilli e liberi da turbamenti.

Oltre a questo, potresti ridurre al minimo le interazioni con i parenti con cui hai rapporti compromessi cercando invece di relazionarti con chi hai più affinità.

E se ti vengono fatte domande sconvenienti, cerca di non adirarti, anzi prova a rispondere ironicamente e col sorriso, vedrai aiuterà a stemperare la situazione. E poi, in fin dei conti, è Natale, dovremmo essere tutti più buoni.

L’ansia dei regali

“Non so quale regalo fargli/le”… è l’affermazione maggiormente gettonata nell’attesa del Natale.

Le pubblicità e i mass media iniziano la loro campagna pubblicitaria, ricordandoti di provvedere ai regali, già mesi prima del Natale, sponsorizzando fragranze, abiti, videogiochi e un miliardo di altre cose.

Sono sicuramente tutti oggetti che possono rendere felice una persona, sicuramente per il solo fatto di averla pensata portandole un regalo. Ma dopotutto, rimangono oggetti. Non sarebbe meglio donare emozioni? E per emozioni intendo esperienze, tempo da trascorrere insieme, un luogo da visitare eccetera.

Un oggetto difficilmente rimarrà nei ricordi di una persona (a meno che non sia investito di un significato particolare), ma un’esperienza si.

Se per esempio ti chiedessi di ricordare un regalo che hai particolarmente apprezzato da bambino, sicuramente mi riporteresti una situazione di condivisione, che può prevedere un oggetto, ma l’essenza del ricordo riguarda l’emozione della condivisione con qualcuno.

Le festività natalizie ci danno la possibilità di avere più tempo libero a disposizione, allora perchè non sfruttarlo per regalare ai nostri cari esperienze da realizzare insieme? L’ultimo consiglio che mi sento di dare, è quello di godere delle festività Natalizie, gioire ed essere felici.

Buon Natale e Buone Feste.

Veronica Rossi, Psicologa e Mental Coach 
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