Una persona depressa non ha bisogno di compassione

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.


Una persona depressa si sente sopraffatta da un dolore da cui non è capace di uscire. Non si sente a suo agio, la tristezza e lo sconforto fanno parte della sua quotidianità. Per queste ragioni è nostro dovere fare del nostro meglio per offrirle una speranza. Quando stiamo male e siamo depressi sembra che sia impossibile uscire da questo stato. Ci lamentiamo, ci sentiamo vittime delle circostanze e speriamo o “preghiamo” che tutto passi e torni tutto come prima. Tuttavia, quando si tratta di disturbi mentali non è così facile.

L’impossibilità di vedere oltre

Quando una persona è depressa si trova in uno stato in cui le sue emozioni fanno di tutto affinché si senta ancora più demoralizzata. Questo succede perché le emozioni che consideriamo negative prendono il sopravvento e non lasciano spazio a quelle positive. Per questa ragione, nonostante facciamo di tutto per risollevare il morale ad una persona depressa, dicendole che le cose miglioreranno o che è solo un periodo passeggero, non servirà a niente.

In quel momento la persona depressa non riesce a vedere oltre il suo proprio malessere. La sofferenza emotiva può essere peggiore di quella fisica. I disturbi emotivi ci privano della voglia di fare, delle motivazioni e influiscono anche sull’autostima. Si può cominciare trascurando il proprio aspetto personale, ci si chiude in se stessi e ci si allontana dagli altri.

Le emozioni negative finiscono per farci sprofondare in uno stato in cui non intravediamo nessuna luce.

Tuttavia, non sono solo le emozioni negative a farci sprofondare, a volte anche le persone che ci stanno intorno e con cui abbiamo a che fare, benché lo facciano inconsapevolmente, possono influire sul nostro stato d’animo. Purtroppo la società ci ha educato a respingere il buono e accettare la cattiveria. Approfondiamo a seguire.

Una persona depressa non ha bisogno di compassione

La società ci ha insegnato a respingere chi dice “mi va tutto stupendamente“, considerandolo uno sfrontato o un presuntuoso. Tuttavia accettiamo di buon grado che ci dicano “non va molto bene“, “va tutto come al solito” o “potrebbe andare meglio“.

Il motivo per cui preferiamo che ci dicano che le cose non vanno tanto bene è che così noi ci sentiamo meno male.
Potremo sentire così un po’ di pena e compassione per l’altra persona e dire a noi stessi “a me non va poi così male”. Stiamo facendo paragoni con l’altra persona.

Tuttavia, ciò di cui ha meno bisogno la persona depressa è che gli si mostri pena o compassione. Ciò di cui ha bisogno è speranza. Non gli sarà di nessun aiuto ascoltare frasi tipo: “vedrai che tutto andrà meglio” o “sembra che ora tutti soffrano di questa malattia“. Dov’è la mano amica che afferra forte l’altra mano e non la lascia andare? Perché ci si dimentica di ascoltare gli altri per ascoltare solo se stessi? Perché non ridere, usare un po’ di umorismo per cercare di tirare su il morale? Perché sentire pena? Questo accentua solo la sofferenza degli altri.

Come aiutare una persona depressa?

Il modo migliore per aiutare una persona depressa è ascoltarla. Non sarebbe opportuno dire nessuna delle frasi che abbiamo menzionato prima, che interromperanno il suo discorso. Lasciamo che si sfoghi, non dobbiamo fare altro che stare al suo fianco, accompagnarla e ascoltarla.

Non dovremmo mai irritarci, stizzirci o perdere la pazienza. A volte quando qualcuno soffre di depressione, non riusciamo a comprendere i suoi alti e bassi emotivi e tendiamo a entrare in discussioni o dare colpe che non fanno altro che peggiorare la situazione.

Anche se sembra che non voglia ricevere l’aiuto di nessuno, dire una semplice frase: “come va oggi?” o “posso fare qualcosa per te?“, benché la risposta sia “niente“, trasmetterà alla persona depressa che siamo al suo fianco, che non è sola e che ci preoccupiamo di lei.

Una persona depressa deve superare da sola questa condizione. Benché possiamo essere al suo fianco, dobbiamo comprendere che non è una nostra responsabilità addossarci la sua sofferenza per risolverla. Ad ogni modo vogliamo che si renda conto che può trovare in noi un sostegno. Quelli menzionati sono alcuni modi per offrire speranza e aiuto: nonostante siano sottili, fanno capire all’altro che ci siamo.