Porto un’esperienza reale, quella di Ilenia (il nome è di fantasia, come quello degli altri), una donna che ha scelto di varcare la soglia del mio studio e di liberarsi da una relazione a metà, grazie ad un costante lavoro su di sé. Naturalmente Ilenia è d’accordo a condividere la sua storia, perché possa ispirare molte persone che soffrono questo problema. Di seguito sintetizzerò i fatti, le dinamiche interne principali che le impedivano di superare una relazione sbagliata e infine la sua rinascita.
La storia di Ilenia – Prima
Ilenia e Marco si sono conosciuti sul luogo di lavoro e si sono messi insieme dopo pochissimo tempo. Inizialmente Marco era molto espansivo e propositivo, esternava facilmente le sue emozioni e la coinvolgeva in vari ambiti della sua esistenza, presentandole, celermente le persone care e gli amici. Ilenia, invece, cercava di andarci piano: non prendeva tante iniziative, frenava l’entusiasmo quando il partner progettava un futuro insieme, nonostante fosse molto attratta da lui. In parte la reticenza di Ilenia era legata ad alcuni segnali importanti che denotavano la difficoltà di Marco a stringere una relazione esclusiva: non solo continuava a vedere la ex, Sabrina, spacciandola per una semplice amica, ma aveva anche ammesso di non sapere che sentimenti provasse per lei.
Malgrado questi segnali e gli avvertimenti dei colleghi che lo ritenevano perlopiù inaffidabile con le donne, Ilenia aveva deciso di fidarsi di Marco, il quale, nel frattempo, le aveva garantito di aver chiarito le idee e chiuso definitivamente le porte con Sabrina.
Come accade in numerosi casi, la relazione non è mai decollata, anzi, è peggiorata giorno dopo giorno: Marco ha iniziato a diminuire le chiamate e gli inviti, fino a non farsi più vivo. Solo dopo alcune sollecitazioni di Ilenia, ha chiarito la sua volontà di interrompere il rapporto, senza dare delucidazioni chiare ed esaustive. Ilenia non ha approfondito ed è tornata a casa, decisa di chiudere per sempre quella porta.
I ripensamenti di Marco e le attese di Ilenia
A distanza di alcuni mesi dalla rottura, proprio quando questa donna si stava lasciando tutto alle spalle, Marco è ricomparso, scrivendole qualche sms, visualizzando le stories sui social networks. Naturalmente Ilenia era ancora innamorata e ha interpretato il ritorno di Marco come un ripensamento sul loro rapporto, così si aspettava di recuperare i rapporti. Le settimane passavano, e l’ex non chiariva le sue intenzioni, spesso parlava di sé, disinteressandosi alla vita di Ilenia, che iniziava a sentirsi arrabbiata, confusa e frustrata.
Con il tempo la situazione diventava insostenibile e Ilenia ha cominciato a ravvisare alcuni sintomi importanti, tra cui la deconcentrazione, la stanchezza, la difficoltà a prendersi cura di sé e ad espletare le incombenze quotidiane. Notando un notevole dispendio di energie per questa persona. Stanca di dargli tutta questa importanza, Ilenia ha interrotto bruscamente il rapporto, ribadendo la sua necessità di costruire una relazione vera e propria, e non un’interazione superficiale e sterile.
Ma non è finita qui.
Mentre una parte di Ilenia provava finalmente a dimenticare Marco, l’altra si aspettava di vederlo crescere e tornare da lei. Marco, però, non si faceva vivo, pertanto Ilenia, colta dai sensi di colpa e dalla paura di aver rovinato tutto, ha ricontattato l’ex. La loro relazione si è trasformata in una comunicazione scarna, nella quale era prevalentemente Ilenia a cercare un dialogo, mentre Marco si limitava a risponderle qualche volta e a ricomparire in rare occasioni, quando la ex allentava la sua presenza. Nel frattempo Marco ha intrattenuto un rapporto con un’altra donna, Serena, senza comunicarlo ad Ilenia, la quale ha appreso la notizia da una collega fidata.
È qui che Ilenia è arrivata da me e ha deciso di intraprendere il suo viaggio di rinascita, con l’esplicito desiderio di lasciarsi alle spalle questa relazione e occuparsi di sé. Perché Ilenia non riusciva a staccarsi e come si è liberata di questa relazione stressante, riappropriandosi dei suoi spazi; Ilenia aveva ormai accantonato gran parte dei suoi interessi.
Nonostante fosse una persona attiva e curiosa, stava trascorrendo un brutto periodo, nel quale usciva poco con le amiche, spesso si metteva in disparte e quando era a casa dedicava qualche attenzione alle attività meno impegnative. Il lavoro le pesava e diceva di non avere mai tempo per sé, di essere troppo impegnata per andare a ginnastica artistica, quando in realtà constatava una dispersione di energie e una difficoltà ad organizzarsi. Era molto stressata, del resto. Abbiamo subito collegato questo scompenso alla relazione con Marco: Ilenia non riusciva ad ammettere quanto fosse innamorata di lui, quanto si aspettasse uno stravolgimento totale nella relazione e soprattutto non riusciva a perdonarsi, perché stava soffrendo per lui.
Nella sua storia di vita aveva imparato a costruire una facciata di finta forza che crollava quando gli altri la respingevano: in questi momenti Ilenia faceva molta fatica a vedersi debole, poiché aveva sempre imparato a nascondere con vergogna questa parte di sé così preziosa per imparare a volersi bene e proteggersi. Ilenia aveva anche un grosso problema con i rifiuti: non riusciva ad accettare i fallimenti come naturali eventi di vita, e li interpretava come dimostrazioni della sua inadeguatezza come donna.
Il significato del rifiuto di Marco
Per lei non essere abbastanza interessante per Marco equivaleva ad essere una persona sbagliata, fallita, anziché un evento che succede a molte persone prima di trovare un partner di vita. In questo senso non imparava mai, poiché si fossilizzava sul “non aver cambiato Marco” investendo molto tempo ed energie a denigrarsi e auto-accusarsi, anziché a riconoscere i segnali di distanza e ad allontanarsi in tempo, orientandosi su altri soggetti.
Un importante errore di valutazione che le impediva di dimenticare l’ex era la lettura egocentrica della realtà (Di Maggio, Semerari, 2016): Ilenia attribuiva a Marco i propri desideri, senza indagare quelli dell’ex, né prendere in considerazione le valutazioni alternative che avrebbero dato una più ampia comprensione dei problemi di Marco, tutelandola da una cocente delusione. Per questa ragione, era maggiormente propensa a considerare l’ipotesi più “comoda”, ovvero che Marco si stesse prendendo una pausa per crescere e avvicinarsi in un secondo momento, anziché quella reale e condivisa da un ultimo confronto, dal quale l’ex ha chiarito di scegliere come partner solo chi accetta la sua promiscuità sessuale con altre persone.
A tal proposito le scelte sentimentali di Ilenia si orientavano inconsapevolmente sugli uomini che nella gran parte della relazione si dimostravano sfuggenti, irosi e giudicanti, verso i quali questa donna si mostrava sempre più disponibile, rinunciando alle amiche e alle aree di libertà, per non rischiare alcun rifiuto. È interessante notare che l’eccessiva compiacenza di Ilenia contribuiva ad innescare un ciclo interpersonale sado-masochistico (Di Maggio, Semerari, 2016): rendendosi sempre più accondiscendente, la mia paziente si poneva in una condizione di “inferiorità” e conduceva il partner a svalutarla e ad avanzare crescenti mancanze di rispetto, come non rispondere agli sms, imporre visioni soggettive, spronarla ad assumere comportamenti differenti, alimentando la sensazione di essere sbagliata, manovrata e presa in giro.
Assecondando ogni loro bisogno, inoltre, Ilenia diventava la scelta dei suoi partner fin quando una parte di sé, stanca di essere sempre presente e disponibile, manifestava la necessità di essere ascoltata e rispettata. In questi momenti risultava così “fredda” agli occhi di chi interloquiva con lei e così veniva abbandonata per un’altra.
Continuando ad aspettare il ritorno del partner, si evita di vivere la «separazione» ma si finisce in una più dolorosa trappola
Ilenia aveva appreso la strategia di idealizzare i propri partner, appigliandosi energicamente a quei rarissimi momenti in cui era stata compresa, rispettata e presa in considerazione. Questo “appiglio”, benché diventasse snervante e soffocante, le conferiva il vantaggio secondario di non essere sola, di non esporsi in una relazione più impegnativa, nella quale avrebbe corso il rischio di essere conosciuta approfonditamente e rifiutata, rifugiandosi così in una relazione “perfetta”, perlopiù immaginifica. In tal senso Ilenia ha procrastinato l’elaborazione del lutto, evitando di scontrarsi con la realtà dei fatti, ovvero di avere un partner tutt’altro che rispondente alle sue necessità.
Esplorando l’idea di coppia, è emersa una rappresentazione negativa proveniente dalle esperienze famigliari. Benché desiderasse l’intimità, Ilenia la rifuggiva poiché per lei avere un rapporto profondo significava precipitare nell’aridità e nella stagnazione, nell’esclusione e nell’annullamento personale, come aveva visto in diverse occasioni, con i suoi genitori: per questo motivo prediligeva, senza che se ne accorgesse, le montagne russe che sabotavano, tuttavia, la costruzione di un rapporto stabile e soddisfacente.
Un ulteriore ostacolo al superamento di questa relazione dolorosa era l’ambiguità di Marco durante i chiarimenti. Ilenia non approfondiva, ma nemmeno Marco l’ha aiutata a comprendere il suo punto di vista, importante per lasciarlo andare. A questo proposito, alcuni dati di ricerca confermano che la mancanza di condivisione ostacoli la presa di coscienza della fine della relazione, poiché non chiarisce i dubbi della persona che subisce l’abbandono, lasciandola in sospeso nell’attesa che la relazione ricominci (LeFebvre, 2017).
La storia di Ilenia – Dopo
Da questa esperienza, Ilenia ha imparato a fidarsi delle proprie sensazioni che fin dal principio le hanno suggerito di trovarsi di fronte un partner con evidenti problematiche, non risolvibili con il tempo, ad usarle per discriminare le persone più rispondenti alle sue necessità e valori, per smettere di sabotarsi. Ha acquisito la capacità di comprendere le sue necessità nella coppia, attraverso un lavoro sulle emozioni e sui pensieri: guardandosi da fuori e da dentro, grazie alla tecnica della moviola (Guidano, 2008), Ilenia ha imparato a sviluppare un atteggiamento empatico e meno severo verso sé stessa, che le ha permesso di interrompere definitivamente il rapporto con Marco, di recuperare la fiducia in sé e negli altri e allargare la cerchia di relazioni gratificanti.
Ilenia ha anche interrotto i rapporti con le amiche “sfuggenti” che disdicevano gli appuntamenti all’ultimo momento e la escludevano dalle iniziative del gruppo, prediligendo la compagnia di persone più accoglienti e presenti, con le quali ora si sente soddisfatta e libera di esprimersi.
Oltre a ciò ha recuperato la concentrazione, l’attenzione e consegnato un lavoro eccezionale, in lingua straniera, rispettando le scadenze e ricevendo gli apprezzamenti per la sua precisione. Infine Ilenia ha ripreso la ginnastica artistica con costanza e iniziato nuovi corsi di suo gradimento, aumentato le occasioni per viaggiare da sola e con le amiche, allentando la presenza sui social networks.
Ora trascorre una quotidianità perlopiù serena e scevra dal nervosismo e dall’affanno, si sente orgogliosa di sé per essere andata avanti. Il prossimo obiettivo terapeutico sarà orientato a costruire un legame sentimentale soddisfacente, in modo tale che Ilenia non ricada più nel circolo vizioso di relazioni stressanti e si dia il permesso di vivere un amore unico e felice con un partner che rispecchi le sue esigenze.
Autore: Nicole Valery Tornato, psicologa e psicoterapeuta. Riceve online e nel suo studio di Asti. Per fissare un appuntamento: nicole.valery@outlook.it
Bibliografia
Di Maggio G., Semerari A. (2016). I disturbi di personalità. Modelli e trattamento. Editori Laterza
Guidano V. (2008) (a cura di G. Cutolo) Psicoterapia tra arte e scienza. Franco Angeli, Milano.
LeFebvre L., (2017). Phantom Lovers: Ghosting as a Relationship Dissolution Strategy in the Technological Age, capitolo 14 in Punyanunt C., Wrench J., The impact of social media in modern romantic relationship. Phantom Lovers: Ghosting as a Relationship Dissolution Strategy in the Technological Age.