Nessuno ti regala nulla: sei tu a doverti rimboccare le maniche

| |

Author Details
L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.

Cominciamo dall’inizio. Cos’è la resilienza? Per quanto si tratti di un termine attuale di uso comune, forse non tutti ne conoscono il significato. Si possono avere delle nozioni vaghe sul significato di questa parola, ma non essere comunque in grado di darne una definizione.

La resilienza è la capacità di una persona di adattarsi in modo positivo a situazioni avverse. Le persone resilienti, di conseguenza, sono in grado di trarre forza dai momenti difficili a cui sono state sottoposte. Non vuol dire soltanto saper “vedere il lato positivo delle cose”, si tratta di una filosofia a più ampio raggio.

La resilienza implica, tra le altre cose, essere capaci di regolare in modo efficace le proprie emozioni per poter far fronte ai contrattempi nei quali capita di imbattersi. La cosa più importante, è che la resilienza aiuta a superare gli ostacoli che incontriamo.

Un altro aspetto positivo della resilienza è dato dal fatto che non si tratta di un qualcosa di determinato geneticamente dalla nostra personalità. In altre parole, non nasciamo con “x” capacità di resilienza. Al contrario, questa viene sviluppata durante tutta la nostra vita e grazie alla nostra interazione con l’ambiente circostante. Questo vuol dire che sì, è possibile potenziare la nostra resilienza!

Fattori interni che ci aiutano a potenziare la resilienza

Come possiamo potenziare la resilienza? Per riuscirci, è importante capire quali fattori, personali o legati all’ambiente, influiscono su questa capacità. Riuscendoci possiamo lavorare su diversi componenti e adattarci in maniera positiva alle avversità. In primo luogo, dobbiamo accettare ciò che ci sta accadendo. Questo, soprattutto a seguito di una disgrazia, non è facile da fare nell’immediato. È un qualcosa che si ottiene col tempo e, in molte occasioni, con l’aiuto di uno psicologo qualificato.

D’altro canto, è importante riuscire a mettere in pratica ciò di cui abbiamo appena parlato: riuscire a vedere, cioè, il lato positivo delle cose. Essere ottimisti. Per farlo, bisogna però partire da un assioma imprescindibile: questo ottimismo deve essere realista. È bene non vedere tutto nero e nascondere il lato positivo, ma non bisogna nemmeno spingere quest’ultimo a livelli esagerati. Se lo facessimo, lo shock con la realtà sarebbe ancora più duro.

Infine, c’è un fattore che ci aiuta enormemente a potenziare la nostra resilienza. Ed è il nostro senso dell’umorismo. Essere capaci di ridere di noi stessi o delle situazioni che ci accadono nella vita quotidiana è uno strumento validissimo che facilita il nostro adattamento ai diversi handicap che si presentano.

Fattori esterni che ci aiutano a potenziare la resilienza

Al di là dei fattori personali, ne esistono anche di esterni in grado di influire sulla nostra capacità di resilienza. Per esempio, quando dobbiamo affrontare una situazione complicata, poter fare affidamento su un sostegno formale (associazioni, istituzioni specializzate, ecc.) può influire in modo davvero consistente nel nostro processo di adattamento. A volte a fare la differenza è anche il supporto sociale sul quale possiamo contare. contare sul sostegno della nostra famiglia, del nostro partner o dei nostri amici. Averli al nostro fianco è una risorsa che non ha prezzo.

Nei momenti in cui ci si para davanti una situazione complicata, è importante tener conto di tutti questi fattori. È normale che, in un primo momento, adattarci a questa situazione risulti difficile. Il punto chiave è conoscere gli strumenti da utilizzare per potenziare la propria resilienza e crescere a livello personale con ciò che ci tocca affrontare… se cadiamo, possiamo rialzarci!