Quando il Narcisista è un collega di lavoro

| |

Author Details
Psicologa e mental coach, specializzata in psicologia alimentare, gestione dello stress, psicologia dell’ansia e della coppia. Riceve online e nei suoi studi di Terni e Bellaria-Igea Marina.

I narcisisti, tanto odiati… ma anche tanto amati. No, non è una contraddizione, è la realtà.

Sono spesso arroganti, critici nei confronti degli altri. Hanno un senso di sé grandioso. Desiderio costante di ammirazione. Manipolatori e poco empatici; eppure godono di estremo fascino. Sono ammirati ed amati.

È però anche vero che, questa attrazione verso il narcisista, non ha generalmente una lunga durata… Ma quando ci sia accorge dei suoi lati negativi, spesso è troppo tardi. Ormai si è già prigionieri della loro “trappola”.

Perché (inizialmente) si è così attratti dai narcisisti?

Per spiegarlo, vorrei partire da un esperimento del 2010 di Mitja Back e colleghi.

Durante l’esperimento, ad un gruppo di circa 70 studenti, più precisamente matricole che non si erano mai conosciute prima, chiesero di fare una breve presentazione di sé stessi per farsi conoscere dal resto dei compagni.

In seguito alla fase di presentazione, ogni studente compilò una batteria di questionari, tra i quali vi era anche quello valutante i tratti di personalità narcisistica.

Ebbene, dall’esperimento emerse, che coloro i quali, mostravano tratti narcisistici, erano anche quelli che risultavano più popolari ed apprezzati dagli altri. Non solo, erano anche considerati più attraenti e seducenti, da un punto di vista estetico. Tendenzialmente infatti sono persone molto curate, attente al look, quasi sempre molto ricercato ed eccentrico.

Anche il loro comportamento non verbale gioca un ruolo: i movimenti, le espressioni del viso, il tono della voce; risulta essere altamente affascinante.
Per non parlare poi del loro carisma che risulta essere molto apprezzato.

I narcisisti sono infatti molto abili nei contesti sociali. Divertenti. La loro spiccata tendenza ad essere autoritari, li rende ottimi leader e per questo ammirati, anche come “esempio da seguire”.

Generalmente, il narcisista, viene però ben presto smascherato e la “luna di miele” è destinata a terminare. In questo momento ci si accorge che forse, è meglio allontanarsi. Ma purtroppo, spesso è troppo tardi. Il narcisista infatti, difficilmente accetta l’abbandono, perché così, sarebbe sgretolato il suo ego.

Il narcisista è tendenzialmente vendicativo. Difficilmente dimentica. Non è incline al perdono, perchè non vi trova benefici nel farlo. Risolvere i conflitti è cosa quasi impossibile.

Nel caso in cui, il narcisista sia il proprio partner – anche se a fatica- ci si può comunque allontanare ed estrometterlo dalla propria vita. Ma quando invece si è costretti a conviverci? Quando il narcisista è il proprio datore di lavoro, come fare per non incorrere in una “guerra” dove tra l’altro, difficilmente si avrà la meglio?

Quando il Narcisista è il collega di lavoro

Partendo dal presupposto che i narcisisti si sentono appagati solo quando acclamati e lodati, occorre scendere a compromessi ed esaudire il loro desiderio di ammirazione.

So che in un primo momento potrebbe apparire un atteggiamento ipocrita e poco autentico, ma dopotutto, se non si hanno alternative e occorre necessariamente averci a che fare, l’unica opzione rimane quella di assecondare il suo sconfinato ego.

Ricorda che provare a dialogare, o a far valere le proprie ragioni con un narcisista è praticamente impossibile e potrebbe portare solo a mettersi in cattiva luce ai suoi occhi.

Se il narcisista è un collega di lavoro? In linea con quanto detto prima, la buona regola è sempre evitare lo scontro. Il narcisista interpreta le relazioni interpersonali come uno scambio, basate sul “dare e avere”.

Riuscire a far collimare i propri obiettivi con i suoi, potrebbe essere un ottimo modo per creare un’alleanza. Una strategia vincente.

Inoltre, dal momento che il narcisista ha continua necessità di fare ottima impressione agli occhi degli altri, potrebbe rivelarsi un ideale “compagno di squadra” per raggiungere insieme gli obiettivi prefissati. Molto spesso infatti, al fine di non inficiare la propria reputazione sul posto di lavoro, potrebbe rivelarsi stacanovista e iper-produttivo.

…in sintesi, relativamente ad un rapporto (di qualsiasi tipo) con un narcisista, se possibile, meglio evitarlo. Quando invece si è costretti ad averci a che fare, perché magari, è il proprio capo o il proprio collega, la regola è: assecondalo!

La mediazione, la tolleranza e l’ammirazione, sono le uniche armi, gli unici comportamenti che possono giocare a proprio favore per relazionarsi ad un narcisista.

Veronica Rossi, Psicologa e Mental Coach 
Se ti è piaciuto questo articolo puoi seguirci su Facebook:
sulla Pagina Ufficiale di Psicoadvisor o nel nostro gruppo Dentro la PsichePuoi iscriverti alla nostra newsletterPuoi leggere altri miei articoli cliccando su *questa pagina*.