Mappatura del prurito: spiegazione in chiave psicosomatica

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L \\\'Autore di questo articolo è uno psicologo o psicoterapeuta.
Parliamo di prurito psicosomatico

Il prurito è un pizzicore fastidioso dell’epidermide, si tratta di una “presenza” come se si sentisse realmente qualcosa sulla pelle classificato come fuori posto o come un eccesso di energia. Il fatto che sia legato spesso a patologie come allergie, intolleranze, dermatiti, conferma che questo sintomo ha a che fare con il mondo relazionale.

Può essere associato a patologie generali, come diabete o gotta, a malattie neurologiche, oppure epatiche. Oppure ad abrasione cutanea di tipo meccanico (ad esempio eccesso di lavaggi per disturbo ossessivo compulsivo), associato ad eruzioni cutanee (orticaria, eczema, psoriasi), ed anche prurito psicosomatico da ricondurre a disturbi psichici (es. disturbi d’ansia).

Cosa significa grattarsi

L’atto di grattarsi rappresenta il tentativo di togliere energicamente questo fastidio. Talvolta il prurito può indurre esasperazione al punto di grattarsi fino a togliersi la pelle e procurarsi ferite e dolore. Tuttavia questa azione ha anche una momentanea azione di appagamento, per cui si può collegare il prurito anche al principio del piacere.

Lettura psicosomatica del prurito

Nelle espressioni si usano frasi come “mi sono tolto tutti i pruriti”, oppure si parla di “una persona pruriginosa” viene dato così al prurito, nell’inconscio collettivo, una valenza di voglie o desideri inespressi. Talvolta sono legati ad una sessualità che contiene un senso di “peccato” o di fantasie proibite, quindi un desiderio sessuale represso dal proprio censore interno.

Anche una rabbia forte, grandi contrarietà vissute che per vari motivi non si è riusciti a esprimere, che affiora come sintomo bruciante e che tormenta la persona può essere un’altra delle più diffuse chiavi di lettura del prurito. Altre volte invece il prurito esprime insofferenza ed esasperazione verso una situazione specifica o verso modi di vita in cui ci troviamo costretti e da cui ci sembra di non poter uscire.

Il talento inespresso

In alcuni casi il prurito può dare voce ad un qualcosa di importante di noi che non riusciamo ad esprimere e che non prendiamo neppure in considerazione. Potrebbe trattarsi di un nostro talento o una creatività che necessitano di essere portati nella nostra vita quotidiana.

Talvolta può esprimere semplicemente ansia e impazienza che ci portano ad esasperare la nostra sensibilità verso il mondo esterno, rendendoci insofferenti anche a livello emotivo e relazionale. Possiamo sentirci esasperati da una persona vicina o da una situazione che viviamo. È importante risalire alla causa, oltre che riuscire a spegnere il sintomo, che nel caso del prurito può diventare veramente debilitante e talvolta tener svegli la notte.

Significati connessi alla zona cutanea in cui si manifesta

Il prurito si carica di valenze specifiche a seconda dei punti in cui si manifesta. Vediamone alcune:

Testa e cuoio capelluto

Può essere un modo di esprimere preoccupazione, sentirsi pieni di “grattacapi” e non vedere soluzioni, non sapere il modo di esprimere tutto quello che “ci passa per la testa”. Può segnalare spesso stress mentali e uno stress per un’esistenza troppo improntata alla razionalità. Grattarsi può rappresentare un modo di spazzar via i pensieri di troppo e sfoltire l’attività cerebrale eccessivamente pressante. Inoltre grattandosi la testa si può esprimere una richiesta di stimolare una soluzione di tipo razionale ad un problema insistente.

Braccia

Può essere sintomatico di impazienza in quello che uno fa, rispetto al ritmo in cui si svolgono le cose da fare.

Mani

Le mani manifestano una creatività e un talento ‘stagnanti’, che non trovano espressione o che vengono usati limitatamente, oppure messi al servizio di altri (stiamo realizzando progetti altrui a discapito dei nostri?). Oppure un’aggressività repressa, come quando si dice …” mi prudono le mani”.

Genitali

Il prurito in questa zona rende difficoltoso l’atto sessuale e allo stesso tempo induce a grattarsi, compiendo simbolicamente (a livello inconsapevole) un’attività autoerotica compensativa. Può esprimere dei conflitti a livello sessuale, una sessualità intensa ma vissuta male, con sensi di colpa o timori di vario tipo (delle malattie, di gravidanze, di sentirsi sporchi e difettosi).

An*

Qui si localizzano spesso forti intolleranze nei confronti di persone o situazioni verso cui si esprime disprezzo o fastidio intenso, ma dalle quali non riusciamo a sottrarsi, in qualche modo connesse con noi a livello profondo, tanto da non riuscire a espellerle dalla nostra vita; secondo Claudia Rainville, nel suo libro Metamedicina, il prurito anale esprime preoccupazione per i propri cari, per i quali vorremmo fare di più.

Gambe

La sensazione di sentirsi rallentati da qualcosa, trattenuti; si vorrebbe che le cose andassero più velocemente, oppure si vorrebbe potersi muovere nella direzione scelta da noi senza essere intralciati.

Piedi

La sensazione di piedi che prudono può essere un segnale che si sta percorrendo un cammino non adatto a noi, qualcosa di ‘scottante’ ed estraneo a noi, oppure un percorso obbligato e faticoso; o ancora di sentirsi in una situazione stagnante da cui vorremmo uscire.

Cosa fare in caso di prurito persistente

La comprensione del messaggio spesso già di per sé rende inutile il sintomo, che talvolta regredisce spontaneamente divenendo consapevoli del suo significato. È importante capire se stiamo vivendo un momento che ci porta ad essere ipersensibili e fortemente irritabili e cercare di rimuoverne le cause principali.

Cercare di esprimere, iniziando da piccoli momenti quotidiani, la propria creatività e il proprio talento; sentire se parti di noi sono in qualche modo represse e soffocate, legate alla sessualità e all’affermazione del sé e che generano in noi frustrazione trattenuta.

 

4 commenti su “Mappatura del prurito: spiegazione in chiave psicosomatica”

  1. Ora mi spiego le cause probabile del mio prurito al collo… So di essere allergica al nichel. Farò anche test per l’intelloranza alimentare per levarmi dubbi ma so di essere ansiosa e stressata ora posso capire leggendo le cause del mio prurito… Grazie per l’articolo molto molto interessante.

  2. Sono arrivata a questo post per caso solo ora. Molto interessante. Mi spiego perchè ho una dermatite alle gambe e ai piedi di natura ignota.

  3. Interessantissimo questo post.. vi ringraziamo..per metterci al corrente di queste informazioni..che ci fanno senz’altro bene.. Devo pur dire che sopratutto in inverno mi sentivo prudere la pelle.. avendo preso in considerazione il nikel che so esserne allergica.,,alla fine l’ho scoperto che era l’ammorbidente. Infatti lascia dei residui sulla biancheria, che a contatto con la pelle sensibile dava veramente fastidio,.. non l’ho più usato semplicemente sostituendolo con un cucchiaio di bicarbonato aggiunto al detersivo..prurito sparito – la natura ringrazia..e i panni morbidi più di prima .. buona vita

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