Perché ci abbuffiamo?

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Psicoterapeuta ed esperto di educazione alimentare, psicologia del benessere e psicologia della nutrizione.

Abbuffarsi vuol dire mangiare in quantità industriali. E’ quando dici: “Accidenti, ho mangiato troppo.”

Tutti sappiamo di che cosa si tratta, ma tanti ci cascano come se il sapere passasse in secondo piano rispetto al piacere emotivo, impulsivo e spesso distratto. Se sei fra queste persone mi rivolgo a te direttamente.

Quando ti abbuffi, lo fai senza metterti freni. Sei come un lupo famelico che mangia e mangia, senza mostrare alcun autocontrollo.

In effetti, in quel momento, non hai il dominio di te; per molte è qualcosa di spaventoso: quando ti comporti così, è come se emergesse un’altra persona!

Ora, ecco che cosa intendo dirti. Non temere il lupo famelico. Non c’era un racconto su di lui? Quando cominci a fare amicizia con quel lupo, ti rendi conto di che cosa sia. Capisci? E’ potere. Potere inespresso. E’ un potere che spesso non siamo in grado di controllare. Ma, una volta che inizi a possederlo in modo cosciente, si diventa una persona più forte.

A quel punto il mangiare in eccesso, l’abbuffarsi e tutte le relazioni difficili che abbiamo con il cibo o altre dipendenze, cominciano a risolversi naturalmente.

Dunque, molte persone pensano: “M’ingozzo, perché non ho forza di volontà.” Ecco che cosa voglio dirti: lascia stare. Dimentica. Non è vero.

Guarda gli altri articoli che riguardano il tentativo inutile di arginare con la semplice volontà e altri modi impropri nel sito magrapersempre.it che gestisco.

Voglio indicarti i motivi metabolici, nutrizionali che portano le persone ad abbuffarsi. Non vale per tutte, ma per molte persone. Se mangi poco durante il giorno, se stai facendo una dieta da molto tempo, se non hai abbastanza grassi sani nella tua alimentazione e non assumi proteine o carboidrati a sufficienza oppure salti i pasti perché vuoi liberarti del grasso corporeo … che cosa accade se il corpo è carente di sostanze nutrienti?

Il cervello è intelligente e dirà al tuo corpo di gridare che vuole altro cibo. Il cervello e il corpo dicono: “Fame!”. E risvegli il can che dorme, anzi il lupo famelico, visto che la fame è imperativo per la nostra sopravvivenza.

Allora, dobbiamo imparare che quando limitiamo artificialmente il nostro corpo, provochiamo una reazione estrema. Emerge il lupo famelico e dice: “No, non sarà negata la vitalità, il mio equilibrio energetico.”

Perciò, lascia stare la dieta infinita. Smetti di combattere il tuo appetito. Alleati con un piacere più consapevole e non smodato. E’ l’unico modo per perdere peso in eccesso in modo naturale e senza guerre.

Smetti di limitare le calorie. E, invece, comincia a stringere amicizia col cibo, perché puoi farcela, anche se stai mangiando troppo, anche se in questo momento della vita pensi che il cibo sia il tuo nemico. O forse pensi: “Il grasso nel mio corpo è il nemico.”

Ogni volta che il sistema nervoso centrale individua un nemico, andiamo in conflitto o reagiamo male, subiamo uno stress fisiologico e chimico, che sregola il nostro appetito, e ci porta ad assumere comportamenti alimentari insensati.
Crea un nuovo rapporto col cibo, riprendi dall’inizio ad amare il cibo, il corpo e a nutrirlo in modo sano. Quando abbracci il tuo naturale bisogno di nutrirti, il tuo rapporto col cibo si rilassa. E’ la magia della vita.

Dr. Gianpiero Rossi, psicoterapeuta
esperto in psicologia dell’alimentazione


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