10 indicatori di una relazione destinata a renderti infelice

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente, vuoi saperne di più sulle dinamiche di coppia e magari comprendere se la tua relazione è sulla direzione giusta. Sappi che tutte le coppie possono avere un certo livello di disfunzione, il problema emerge quando la disfunzione diventa tale da violare i tuoi bisogni emotivi, valicare i tuoi confini o addirittura minare la tua autostima. Se lo stai pensando, è vero: la coppia perfetta non esiste! Ma sai, esiste la coppia sicura, dove la relazione verte sul sostegno reciproco, sull’ascolto dell’altro e l’appagamento. In queste coppie, i due partner si impegnano ad apprendere nuovi modi di stare insieme, sono aperti e si mettono in discussione piuttosto che incolpare o esasperare i difetti dell’altro.

Colpevolizzazione, mancanza di confini sani, ruoli rigidi, comunicazione aggressiva… Sono solo alcune delle caratteristiche delle coppie destinate a un triste epilogo o, nel caso peggiore, renderti infelice a vita. A volte, infatti, in queste coppie si vive una costante stagnazione, un ciclo perpetuo di insoddisfazione che nessuno dei due partner è disposto a interrompere, non certo per amore, ma per attaccamento all’altro e la paura di sperimentarsi da solo.

10 indicatori di una relazione destinata a renderti infelice

Se noti alcuni di questi indicatori nella tua relazione, parlane con il tuo partner. Datevi la possibilità di essere felici insieme e, se proprio non ci riuscite, valutate l’opportunità di una separazione. Separarsi non significa smettere di tenerci l’uno all’altro o addirittura detestarsi, non si dovrebbe mai arrivare a questo. Significa piuttosto prendere atto che insieme si sta più male che bene. Può succedere e non è colpa di nessuno. Dopo questa doverosa premessa, vediamo insieme degli indicatori che dovrebbero indurti a riflettere.

1. Dipendenze e altri disturbi

Se nella coppia vi è un qualsiasi disturbo da dipendenza non trattato (da gioco d’azzardo patologico, da sostanza, da alcol, da sesso…), sei in una posizione difficilissima. Ti ritrovi in una relazione in cui tu non sarai mai la priorità, sarai visto solo come un oggetto sessuale (in caso di dipendenza da sesso), oppure come uno strumento d’intralcio alla scarica immediata che può dargli una sostanza o il tavolo da gioco. Nella coppia, anche se siete in due, ti sentirai sempre il terzo incomodo.

Quanto detto è reale e concreto anche in caso di altri disturbi che il tuo partner rifiuta di ammettere o curare. Se non si cura, vuoi davvero una vita così? Sappi che le guarigioni spontanee, per sentito dire, si verificano solo a Lourdes e anche quel tipo di grazia è concessa solo a chi ci crede e desidera guarire. Il tuo partner cosa vuole? Perdonami il cinismo. Queste cose andrebbero dette con dolcezza e non con durezza; ma se la tua relazione è così, in realtà, già sai che è disfunzionale. A questo punto, non ti resta che lavorare su te stesso e indagare le origini della tua dipendenza affettiva o codipendenza, così da guarire le tue ferite.

2. I problemi seri sono un tabù

Mentre in una coppia funzionale si può parlare di tutto, nelle coppie disfunzionali esistono argomenti proibiti, tasti dolenti da non toccare. I problemi irrisolti, se non affrontati, restano irrisolti. In una coppia equilibrata, entrambi i partner ammettono i propri difetti e sono disposti a lavorare insieme per migliorarsi. Addirittura, i partner complici non solo non conosco argomenti tabù ma quando c’è un problema, sono disposti a ironizzarci su e riderci insieme nel mentre tentano di risolverlo. Insomma, in una coppia sicura i problemi ci sono, ma vengono affrontati insieme!

3. La coppia non cambia

Ogni volta che si affronta una conflittualità, nella coppia sicura si rompono gli equilibri e si ha un cambiamento. L’evoluzione di coppia è anche al passo con i cambiamenti individuali. La vita è estremamente mutevole, dinamica e con le esperienze anche i nostri bisogni e emabizioni cambiano, così la coppia deve stare al passo.

La relazione disfunzionale non conosce cambiamenti. Sa solo ristagnare. Nella relazione disfunzionale esistono fasi cicliche. Le relazioni destinati a renderti infelici possono essere descritte in quattro fasi che si ripetono in modo perpetuo, anche se le tematiche e gli scenari possono essere molteplici, il fulcro è sempre lo stesso.

  1. Si ha un accumularsi di tensioni legate a conflittualità personale (o di coppia) irrisolta.
  2. Si verificano episodi esplosivi in cui si scarica la tensione accumulata. Letteralmente, le proprie frustrazioni personali vengono scaricate sull’altro e nella coppia. La relazione, da luogo sicuro quale dovrebbe essere, si trasforma in un campo minato.
  3. Finalmente si verifica una riconciliazione. I partner si avvicinano.
  4. Il clima assume una calma apparente. I due vanno avanti, più che amarsi, però, sembrano tollerarsi ed ecco che emerge un nuovo accumulo di tensione.

4. Comunicare significa litigare

Nelle relazioni disfunzionali c’è sempre uno che vuole sopraffare l’altro. Ecco perché, se l’altro non è accondiscendente, il minimo disaccordo genera un litigio. Sai una cosa? Siamo tutti diversi. Due partner sono due persone diverse che possono avere idee e opinioni discordanti e questo è un bene! Nel confronto, si possono ampliare le prospettive se c’è rispetto di ciò che pensa l’altro. Ma se il tuo partner non rispetta ciò che pensi, vorrà importi la sua visione del mondo e delle cose. Ecco perché ogni tipo di comunicazione si trasforma in una battaglia.

5. Forme di abuso

Gaslighting, trattamento del silenzio, pratiche passivo-aggressive, triangolazione (…), sono la norma. Il partner nega le sue responsabilità e quando è messo alle corde, è capace di negare anche la realtà delle cose. Le pratiche passivo-aggressive divengono all’ordine del giorno. I due partner non cooperano ma competono, si sfidano e non perdono l’occasione per umiliare l’altro sottolineando errori e mancanze.

6. Gli errori e le attenzioni pesano in modo diverso

Nelle coppie sicure, c’è stima e gratitudine. Ciò significa che se il tuo partner fa qualcosa di buono, tu lo apprezzi e sai come manifestare questo apprezzamento. Nelle coppie disfunzionali, gli errori pesano 100 mentre le azioni positive verso il partner o la coppia, pesano 1. Ciò significa che se ti affanni per il tuo partner e fai tanto per la coppia, lui non apprezzerà nulla, tuttavia, se commetti una mancanza o dimentichi qualcosa, boom! La catastrofe.

7. Ricatti emotivi

La comunicazione può essere intimidatoria, con lo spettro di eventuali punizioni materiali (non vengo a… non ti accompagno a…) o emotive (non ti appoggio, non avrai il mio supporto… non ti parlo). Nella coppia disfunzionale esistono vendette, regole rigide da non violare, cose da non dire… Nella coppia sicura esiste comprensione, flessibilità, dialogo aperto e… il ricatto non è accettabile.

Se nella tua relazione i sentimenti che provi possono essere usati contro di te, sappi che vivi una dinamica del tutto malsana. I sentimenti sono qualcosa di nobile e speciale, non dovrebbero mai essere sfruttati dall’altro come vulnerabilità. Se usa la tua paura dell’abbandono, se minaccia implicitamente di lasciarti, se usa frasi come «non lo fai? Va bene… me ne ricorderò!», oppure «è il mino che tu possa fare, con tutto quello che faccio per te!», sappi che sta facendo leva sui tuoi sensi di colpa, sappi che sta usando i tuoi nobili sentimenti.

8. Esiste una gerarchia

Le coppie sicure sono paritetiche, i bisogni di uno non prevalgono mai sull’altro. C’è armonia e la coppia si muove nella stessa direzione, senza remarsi contro. Nella coppia disfunzionale, invece, c’è il partner di serie A e quello di serie B. I bisogni di uno prevalgono sempre sull’altro. Così, il partner prevaricatore decide cosa fare, chi frequentare, dove andare… e i tuoi bisogni sono sempre subordinati ai suoi.

9. I confini non esistono

In psicologia, il confine è quella cosa che definisce la tua identità, i tuoi bisogni e che regola le relazioni e gli scambi con l’esterno. Quando metti dei paletti e poni delle condizioni, stai esercitando i tuoi confini. Analogamente, quando affermi i tuoi bisogni e li fai rispettare, stai facendo valere i tuoi confini. I confini, inoltre, definiscono la tua identità, dicono al resto del mondo chi sei e come possono trattarti. Se ti lasci molto condizionare dal tuo partner, si può dire che hai dei confini un po’ traballanti. Se accetti condizioni scomode, ti sacrifichi tantissimo e dici «sì» anche quando vorresti dire «no», allora hai confini da ricostruire! Un partner insistente, prevaricatore, che s’impone su di te e la tua volontà, viola costantemente i tuoi confini. In psicologa, violare un confine equivale a un abuso.

10. La coppia stressa

Se la coppia oggi non ti rende felice e, insieme, non state lavorando per migliorare le cose, sappi che di punto in bianco non inizierà ad appagarti. Se sei insoddisfatto oggi e nessuno si adopera a cambiare la situazione, non avrete il vostro «e vissero felici e contenti». Eppure, se ti guardi bene dentro, sai di meritarlo, sai che ti spetta un amore travolgente, appagante, pieno.

Come premesso, due persone sono diverseuniche e per questo sono sempre un po’ incompatibili tra loro ma non per questo bisogna scoraggiarsi, farsi prendere dalla rabbia o dalla paura. Se si è creata una barriera, con calma e con dialogo empatico, sarà possibile abbatterla. Diventa fondamentale muovere quei primi passettini per trovare finalmente la strada che volete percorrere entrambi, mano nella mano. Quella strada in cui si incontreranno i tuoi bisogni e quelli del tuo partner. Se la prospettiva di una vita insieme sembra lontana, allora diviene saggio lavorare su se stessi e prepararsi al distacco.

Perché è così difficile impegnarsi verso l’altro?

Quando due persone scelgono di stare insieme ognuno porta con sé il proprio bagaglio di conoscenze, competenze, esperienze, valori e credenze che sono diverse di quelle dell’altro, pertanto se vogliamo avere una relazione di coppia appagante, dobbiamo negoziare e a volte scendere a compromessi, altre volte essere più flessibili, disposti a mettersi in discussione, a uscire dalla propria zona di confort per modificare alcuni comportamenti e abitudini che non sono funzionali alla relazione.

Certo! Non è sempre facile, anzi, è molto difficile. Perché?

Forse perché l’impegno richiede sacrificio e rinunce che non siamo sempre disposti a compiere. I matrimoni duraturi si basano sull’impegno, su tutti quegli aspetti che si costruiscono nella quotidianità, nell’affrontare le piccole o grandi prove a cui la vita ci sottopone. Ci vuole impegno in tutte le dimensioni della nostra vita; da quella relazionale a quella psicologica, da quella lavorativa a quella affettiva e serve la volontà di accettarsi ogni giorno per quello che si è, nel rispetto reciproco delle proprie individuali.

Ciò che contraddistingue le coppie stabili da quelle instabili non è la presenza o assenza di conflitti, ma il modo in cui i conflitti vengono gestiti. Anche le coppie felici litigano, non sono preservate dalle difficoltà, il segreto però sta proprio nella capacità di entrambi di impegnarsi nella gestione delle difficoltà. L’amore non è dunque qualcosa che esiste, che dura, che resta. È piuttosto qualcosa che viene continuamente sfidato, scosso, messo alla prova. E che può continuamente rinnovarsi, rinascere. O, al contrario, attenuarsi, degradarsi, sparire.

Ricorda sempre…

Essere felici con il proprio partner non prevede l’uso di pozioni magiche; non serve delegare la nostra felicità a fattori  e circostanze esterne… la formula per stare bene con chi si ama è dentro il cuore di ognuno di noi.

Non siamo fatti per accontentarci

I legami non sono come i mobili IKEA, non si possono semplicemente assemblare i pezzi e via, c’è bisogno di attenzione, cura e impegno. Il problema dei legami è che questo concetto di “cura” e “reciprocità” sono davvero in pochi a capirlo. Si tratta di perle rare dall’inestimabile valore. Ognuno meriterebbe una perla così nella propria vita ma sono difficili da riconoscere e attrarre… ecco perché poi finiamo per accontentarci. Eppure, gli affetti più sinceri e gli amore, non dovrebbero mai essere QUELLI CHE CI CAPITANO PER CASO, dovrebbero essere quelli che abbiamo scelto con consapevolezza e partendo da una sana autonomia emotiva (così da non rimanere invischiati in incastri). Se vuoi finalmente iniziare a darti in autonomia la considerazione e l’ascolto che meriti, ti consiglio vivamente di leggere il mio manuale di psicologia «d’Amore ci si Ammala, d’Amore si Guarisce», puoi trovarlo in tutte le librerie o su Amazon, a questo indirizzo.

Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia
Autore del libro bestseller «Riscrivi le pagine della tua vita», Rizzoli
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