10 qualità della relazione felice

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

L’amore è un sentimento universale che ha affascinato e ispirato le persone attraverso i secoli. Ma cosa rende un amore vero? Quali sono le qualità che distinguono una connessione autentica e duratura dalle relazioni superficiali? In questo articolo, esploreremo le caratteristiche chiave di un amore vero e come queste qualità possono contribuire alla felicità e alla stabilità nelle relazioni. Scopriremo che un amore vero richiede impegno, fiducia, comunicazione aperta, rispetto reciproco e la capacità di crescere insieme.

Molti dei segnali della maturità emotiva si manifestano nel comportamento

Sono quei segnali che ci aiutano a comprendere che stiamo vivendo una relazione matura sono inequivocabili. Una storia sana e consolidata è diversa da una relazione sentimentale tormentata e controversa. I momenti no capitano a tutte le relazioni. Così come capitano singolarmente a ognuno di noi. Momenti in cui diventiamo insopportabili anche per noi stessi e che possono incrinare la stabilità del nostro rapporto. Soprattutto perché è proprio con chi si ha accanto che si tende a sfogare ogni nostro dolore, incertezza, fastidio, paura, tensione, ecc. Bene, se nonostante questo, entrambi ci siete, pronti a supportarvi (e sopportarvi) anche nei momenti giù, allora potete ben dire di vivere una relazione stabile.

C’è una notevole differenza tra una relazione noiosa, che fa soffrire e una relazione matura e forte

Come faccio a capire quando incontro l’amore vero, la persona giusta per me?”. “Questa relazione è giusta per me?”. E’ legittimo porsi tante domande, dubbi, interrogativi e paure; una buona educazione ai sentimenti implica individuare le caratteristiche di una relazione d’amore sana. Chi sta vivendo un amore “sbagliato” spesso non è capace di riconoscerlo, di leggerne i segnali e si ostina a portare avanti un rapporto che magari arreca solo insoddisfazione o sofferenza. Quando troviamo quello che sembra essere l’amore vero, ci accorgiamo più tardi che la relazione andava avanti perché ci mancava (x) in quel determinato momento della nostra vita. Forse ci mancava la fiducia in noi stessi e l’idea di avere un partner ci ha fatto sentire più sicuri.

Forse ci mancava l’entusiasmo nella nostra vita, a causa di una stagnazione spirituale, e cercavamo un partner che “occupasse” le nostre menti annoiate. Abbiamo bloccato noi stessi per tanto tempo solo perché avevamo paura del pensiero di essere soli o di dover ricominciare tutto da zero. Con il risultato di cadere in relazioni che sono spesso noiose e confortevoli. A volte osservo le persone sposate da anni, anche decenni, e guardo l’espressione nei loro occhi… Sono davvero felici? O semplicemente accettano il legame che hanno oggi e il comfort che viene loro dato da quella relazione?

10 qualità della relazione felice

Non esiste una ricetta magica che possa garantire il raggiungimento di una relazione stabile e appagante. Bisogna però sapere che ci sono dei pilastri fondamentali che rendono una relazione felice e duratura. Quali sono le basi sulle quali si costruisce una relazione duratura e sana? Vediamoli insieme.

1. Dare e ricevere senza pretendere

Mantenere una relazione amorosa e salutare significa dare e ricevere in egual misura, senza pretendere mai. Si offre il proprio amore incondizionato aspettandosi di essere rispettati, compresi e ricoperti di attenzioni. Questo avviene reciprocamente. Se in un qualche momento iniziano le disuguaglianze, comparirà anche la sofferenza e la frustrazione. Apriamoci all’altra persona, ma con la sicurezza di essere ricambiati.

2. Amare senza dipendenza né sottomissione

Un altro errore molto comune è costruire una relazione basata sulla dipendenza. C’è una linea sottile, ma non troppo, che separa l’amore dalla dipendenza affettiva. Amare dovrebbe renderci liberi e in molti sensi: liberi di essere noi stessi, nel bene e nel male, senza pregiudizi né sensi di colpa. Quando il legame con il partner si trasforma in una dipendenza, entrano in gioco dei meccanismi che oscurano tutto questo e ci allontanano sempre più dalla gioia della piena libertà.

Dipendere dal partner diventa come rinchiudersi in una gabbia fatta di paura, angoscia, tristezza. Quella che dovrebbe essere una relazione positiva diventa, pian piano, ciò che prima di ogni altra cosa mina la nostra stabilità.

3. Ascoltare e imparare a discutere

Certo, le discussioni sono all’ordine del giorno in una relazione amorosa. Quale coppia non ha a volte qualche divergenza? È normale e fa persino bene. Discutere aiuta a conoscersi meglio, a stabilire delle regole e a porre dei limiti oltre che a capire la personalità dell’altro.

Tuttavia, bisogna avere ben chiaro che discutere deve avere un fine costruttivo, mai giudicante o umiliante; si discute per arrivare a un accordo e per imparare. Ciò significa saper ascoltare l’altro senza punire, sapersi mettere nei panni dell’altro e rispondere alle sue necessità. Significa saper parlare, apportare idee e proposte, significa avere la mente aperta e comprendere che discutere non significa arrabbiarsi e insultare. Discutere è comprendere e imparare.

4. Sapersi adattare

Ricorda sempre che non è possibile cambiare l’altra persona e non va bene neanche cercare di farlo;  obbligheresti l’altra persona a perdere la sua identità. Ecco un semplice esempio: ti piace la natura e hai l’abitudine di fare escursioni con amici e familiari nel fine settimana. Al contrario il tuo partner è più tipo da casa, da televisione o da videogiochi. Succede; è normale avere interessi diversi ma questo non vuol dire che non vi amate.

In ogni caso, nessuno deve abbandonare le proprie abitudini! Bisognerebbe solo adattarsi l’uno all’altro e saper conciliare le proprie passioni. Una settimana sarà il tuo partner ad accompagnarti nelle escursioni e la settimana dopo resterete a casa a guardare un film insieme comodamente seduti sul divano. Per arrivare a tutto ciò, è necessario che nella tua relazione amorosa ci sia rispetto ed entusiasmo nell’avere un progetto comune.

5. Mantenere l’entusiasmo giorno dopo giorno

L’amore viene alimentato giorno dopo giorno attraverso le piccole cose. Anche i piccoli gesti possono mantenere l’entusiasmo nella relazione. Questo richiede piccoli sforzi e dare attenzioni e affetto ogni volta che si può. Dimostra all’altra persona che è la persona più importante della tua vita; permettile a sua volta di dimostrartelo.

Una carezza quando meno se lo aspetta, un bacio di buongiorno, addormentarsi insieme, sforzarsi di fare le cose insieme, mostrare ammirazione per l’altra persona sono tutte attenzioni che edificano la relazione e che a loro volta rafforzano la stabilità della coppia.

6. Saper chiedere scusa

Chiedi scusa quando è il caso, senza aspettare troppo, senza girarci troppo intorno, senza tante storie, insomma. Se fai fatica a scusarti con il tuo partner quando sei tu ad aver commesso degli errori, è un segnale inequivocabile che qualcosa non funziona nella relazione. Ricorda, le scuse quando si sbaglia risolvono un sacco di problemi e rafforzano un legame.

7. Creare spazi di autonomia

Per me conti solo tu” è una frase d’amore che esprime pienamente l’amore assoluto. Se tuttavia questo significa che non esiste nessun altro, né relazioni significative, né interessi oltre al partner, siamo in presenza di una relazione esclusiva, che invece di apportare ricchezza conduce a chiusura e isolamento.

L’amore produce altro amore… e chi sta vivendo un amore felice, può diffonderla e condividerla al di fuori della coppia: nella scuola e nel lavoro, nello sport e nei propri hobby.

8. Essere in pace con se stessi e il mondo

Ci sono rapporti dove sentiamo la necessità di viverli con cose da fare, impegni e distrazioni; relazioni che stimolano la nostra voglia di evadere e che risucchiano la nostra energia vitale, lasciandoci stanchi e un po’ confusi. Ovviamente la vita ha i suoi alti e bassi ma la maggior parte del tempo passato con il tuo partner ti regalerà quella riconoscibile e unica sensazione di pienezza e di pace. I momenti che passi insieme alla persona che ami dovrebbero ricaricarti di energia, stimolarti e rinforzare la tua autostima.

9. Capacità di crescere insieme

L’amore vero è caratterizzato dalla capacità di crescere e cambiare insieme. Le persone coinvolte in una relazione autentica si impegnano nel percorso di crescita personale e spirituale sia individualmente che come coppia. Questa crescita può includere l’accettazione dei cambiamenti nella vita dell’altro, l’adattamento alle sfide che la vita presenta e la condivisione di esperienze che consentono a entrambi di evolversi come individui. Un amore vero è in grado di resistere alle tempeste della vita e di adattarsi alle sfide in modo costruttivo.

10. L’ingrediente fondamentale: l’amor proprio

L’ingrediente che spesso viene sottovalutato ma che rappresenta l’anticamera dei rapporti solidi e felici, è l’amor proprio; sapersi accettare e amare se stessi per primi. Nessuno può farlo per te. È necessario che tu riconosca il tuo valore intrinseco come persona, partner, amico/a, amante e confidente. E’ necessario che tu sappia prenderti cura di te, che tu riconosca il tuo valore. Che tu stia vivendo già in una relazione sentimentale o che tu stia cercando l’anima gemella non dimenticare che tutto questo può solo cominciare da te;  sei tu che hai il potere di farlo accadere cominciando ad accettarti e ad amarti. Non avere paura di amare te stesso/a abbastanza per porti questa domanda: “Posso meritarmi di essere amata/o?

Non accettare “un amore” che non è l’amore che meriti!

Molte persone credono che pensare a se stessi non significhi altro che egoismo. E così faticano a farlo. Forse ne sai qualcosa anche tu? Eppure pensare a se stessi è l’unico modo per poter amare veramente! Ricorda sempre, l’unico modo per amare veramente gli altri è tornare a ricordarsi di esistere per conoscere se stessi e finalmente ritrovarsi.
Dimostra di essere una priorità assoluta e di sapere di essere una persona che merita grandi cose. Ciò significa in tutte le aree della tua vita, specialmente nella tua relazione. Non scendere a compromessi, non accontentarti, anche se inizi a provare sentimenti per qualcuno o qualcuna! Ti meriti di stare con la persona migliore per te e ti meriti di vivere una storia sentimentale priva di dubbi e insicurezze … Spero che tu sappia quanto sei speciale e che puoi davvero trovare tutto ciò che desideri e altro ancora.

Il partner sbagliato non arriva per caso. Tratto dal libro “D’Amore ci si ammala, d’Amore si guarisce”

“Ogni esperienza, sia positiva sia negativa, viene immagazzinata nella nostra memoria, entra a far parte di noi e può diventare un elemento chiave del nostro mondo interiore. Di conseguenza, può regolare le nostre reazioni agli eventi. Come anticipato, i vissuti che ci guidano nella scelta del partner risalgono all’infanzia. Anche qui sorge però un dubbio lecito. Una persona vive esperienze significative lungo l’intero arco della vita: perché quelle infantili sono più rilevanti? Semplice, perché si verificano prima, quando stiamo apprendendo tutto ciò che sappiamo sul mondo, e, poiché siamo agli albori della nostra esistenza, esse hanno effetti trasformativi sul modo in cui percepiamo e viviamo le esperienze successive. Vediamo come la nostra infanzia può riflettersi sulle scelte affettive con due esempi pratici che evidenziano le influenze di entrambi i genitori. Per esempio, Gianluca è cresciuto con una mamma lamentosa, scostante e rifiutante, che si sottraeva a qualsiasi manifestazione d’affetto sia con lui sia con il suo papà. Attraverso queste esperienze affettive, tanto dirette, cioè legate al rapporto costruito con la mamma e il papà, quanto indirette, cioè legate al rapporto che i genitori avevano tra loro, il piccolo Gianluca ha appreso di essere sgradito agli altri, che vede come affettivamente indisponibili.

Con questi vissuti, finisce per attribuire intenzioni malevole agli altri anche quando non sono presenti. Insomma, vede in tutti sua madre. Da adulto, Gianluca potrebbe fare nuove esperienze “correttive”, tuttavia, il modo in cui ha imparato a vedere il mondo e interpretare le azioni degli altri gli preclude l’opportunità di fare esperienze di accettazione. Nella ricerca del partner, è attratto da chi è rifiutante e poco incline alla vicinanza affettiva, proprio come la madre. Viene attratto da persone distanzianti.

I nostri vissuti finiscono per influenzare il modo in cui interpretiamo la realtà. In quest’ottica andiamo più facilmente a intrecciare relazioni sentimentali con persone che confermano l’idea che abbiamo, più o meno inconsciamente, di noi stessi. Per comprendere meglio come mai i nostri sistemi emotivi ci conducono tra le braccia della “persona sbagliata” servono un po’ di consapevolezza critica e un tuffo nell’infanzia. Essere attratti da Tizio piuttosto che da Caio ha un senso, una spiegazione logica seppur complessa, solo che non sempre riusciamo a coglierla e, ancora meno di frequente, siamo disposti ad ammetterla. Scegliamo chi, a livello inconsapevole, evoca la figura che in passato può averci più ferito o nella quale ci siamo maggiormente rispecchiati e, mediante quel legame, ci illudiamo di poterci riscattare dalle sofferenze patite.” Tratto dal libro “d’Amore ci si ammala d’Amore si guarisce” (pag 54-55)  Il libro puoi acquistarlo in libreria o a questa pagina Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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