Le persone mentono continuamente. Il 60% è bugiardo: mente almeno 1 volta in una conversazione di 10 minuti e le bugie sono mediamente 2 o 3! Difficile da credere? No, difficile da accettare! E chi mente di più, l’uomo o la donna? Qui abbiamo una perfetta condizione di “pari opportunità”. Uomini e donne, siamo bugiardi allo stesso modo per il numero di bugie, qualcosa cambia sulla qualità.
Le donne mentono per far sentire meglio gli altri. Una tipica bugia da donne è: «stai benissimo, sei dimagrita?» oppure «Che bella abbronzatura che hai!». Gli uomini mentono per migliorare se stessi, apparire più importanti. Una tipica bugia da uomo è: «Mi hanno appena affidato un importante progetto!», «a lavoro tutti contano su di me, se non ci fossi io…».
Diversi tipi di menzogna
Ma da dove vengono questi dati? Da un esperimento fatto all’università del Massachusetts dove parecchie decine di persone sono state messe a dialogare a coppie con altre per fare conoscenza reciproca, riprese da telecamere nascoste. Incredibilmente, finito l’esperimento, gli stessi partecipanti, quando si son rivisti, non potevano credere a quante bugie avevano raccontato! La cosa ancora più incredibile è che, in questo esperimento, chi mentiva credeva di avere a che fare con una persona che non avrebbe mai più incontrato. Questo è sconcertante: spesso, diciamo bugie tanto per dire, non perché abbiamo un sicuro tornaconto. Possiamo distinguere, infatti, 4 tipi di menzogna, di diversa gravità.
La meno grave è quella detta per far piacere a qualcuno o per non far dispiacere, la bugia per proteggere. Poi c’è la menzogna scherzosa, che fa ridere, usata per distrarre o per divertirsi. Un’altra è la menzogna per apparire migliori, più in gamba, tipo: «sono diventato area manager»… e magari, invece, risponde solo al telefono dell’azienda in cui è impiegato! Infine, la peggiore, la menzogna destinata a far male o ingannare qualcuno per un tornaconto personale.
Alcune bugie sono da considerarsi bugie “buone”, “pulite”. Per esempio, se qualcuno ci chiede «Come va?» noi spesso diciamo «Bene, grazie» anche quando va piuttosto male, così gli evitiamo di stare sentire le nostre lamentele, oppure manteniamo il nostro riserbo. Quel «bene, grazie» è certamente una bugia ma neutra!
Ma come scoprire chi mente?
Come capire se ti stanno mentendo? Come smascherare i bugiardi? Pochi giorni fa eravamo fuori per un nostro evento, abbiamo chiesto come mai la nostra sala non fosse ancora pronta e il portiere dell’albergo ci ha risposto: ”abbiamo avuto un convegno stamattina e siamo un po’ in ritardo”. Mentre lo diceva, la sua voce è cambiata, parlava più lentamente e si è toccato la bocca e un orecchio… MENTIVA!
Sai come lo abbiamo scoperto? Lo abbiamo scoperto facendo qualche domanda ai camerieri. Non c’era stato alcun evento, semplicemente si erano scordati di fare quello che avevamo chiesto loro. Ma noi ce ne eravamo accorti da prima con quei segnali tipici della menzogna, mentiva con le parole ma è stato tradito dal linguaggio del corpo. Allora proviamo a vedere se e come si possono scovare i bugiardi. Alcuni bugiardi sono molto bravi a mentire, per questo vedremo più metodi. Solo i mentitori “professionali” hanno un controllo praticamente totale del loro comportamento e del linguaggio del corpo (pensate alle spie).
Individuare un bravo bugiardo non è sempre facile. Una combinazione di linguaggio del corpo ed altri segnali aiuta a capire se qualcuno sta dicendo la verità o una menzogna. Se una persona non è abituata o addestrata a mentire probabilmente “inciamperà” in qualcuno dei punti che stiamo per vedere.
1. Gli occhi dei bugiardi
Sappiamo quanto sono importanti gli occhi nella comunicazione non verbale. Chiunque, anche non esperto di linguaggio del corpo, sa quanto gli occhi sono importanti nelle relazioni con gli altri. Il bugiardo di solito non ama mantenere lo sguardo a contatto con il vostro, sa che è pericoloso: “Gli occhi sono lo specchio dell’anima”, pensa chi mente. Quindi guarderà di qua e di là, per terra o in alto. Ma attenzione, non è sempre così, a volte i bugiardi che conoscono i segreti del linguaggio del corpo fanno il contrario, altri bugiardi, sono così abituati a mentire che mantengono volontariamente il contatto visivo. Cioè vi guarderanno fisso negli occhi, come per controllare se la loro menzogna sta funzionando o per sembrare più credibili.
2. Il linguaggio del corpo durante la menzogna
La COMUNICAZIONE NON VERBALE dei mentitori è spesso strana, cioè evidenzia delle differenze rispetto al loro linguaggio del corpo mentre NON mentono. I mentitori a volte sono agitati, battono le palpebre degli occhi rapidamente e più spesso, sorridono meno (per sembrare più credibili), hanno piccoli cambiamenti nel tono di voce.
Potrebbero incrociare le braccia, che nella comunicazione non verbale significa chiusura o difesa. Alcuni mentitori possono agitare compulsivamente una parte del loro corpo, per esempio battere un piede a terra di continuo. A volte i bugiardi iniziano a toccarsi il viso e la bocca, le orecchie o il naso o a giocare con le chiavi o altri oggetti che si tengono in mano, ricorda: il linguaggio del corpo non mente!
3. I bugiardi amano i dettagli
I mentitori tendono a fornire informazioni aggiuntive spesso inutili senza che qualcuno gliele abbia chieste. Chi mente pensa che arricchire la sua storia la farà diventare più credibile. In realtà in questo modo spesso la storia tende ad essere meno credibile e più complicata. Più elaborato è il racconto più è probabile che si tratti di un’invenzione! Come diceva Martin Lutero Una bugia è come una palla di neve: quanto più rotola tanto più s’ingrossa.
4. I contrasti dei mentitori
Il linguaggio del corpo nei bugiardi spesso è contraddittorio. Per esempio se vi sta dicendo “ho dormito fuori per ragioni di lavoro” può darsi che faccia un leggero “no” con la testa, scuotendola appena a destra e a sinistra, non vi aspettate un «no» col capo eclatante, solo un piccolo movimento. In questo caso la comunicazione non verbale del mentitore dimostra che il suo corpo non conferma quello che dice con le parole.
5. I bugiardi sono sempre in «difesa»
Un bugiardo tende a stare sulla difensiva. Spesso fa tutto il possibile per portare l’attenzione dell’ascoltatore lontano da sé. Si arrabbia se si mette in discussione la sua innocenza. Al contrario, le persone che dicono la verità reagiranno offendendosi, non arrabbiandosi. Un altro comportamento classico del mentitore è quello di provare a cambiare l’argomento o spostare la conversazione corrente in una direzione diversa.
Piccolo trucchetto. Se pensate che qualcuno vi sta mentendo, provate a modificare il tema della conversazione bruscamente. Un bugiardo vi seguirà volentieri, mentre una persona innocente potrebbe essere confusa o imbarazzata per l’improvviso cambiamento e cercherà di tornare all’argomento precedente.
6. La menzogna fa sudare!
Alcune persone sudano di più quando dicono una bugia. Gli esperti utilizzano la misura della traspirazione e della sudorazione nei test con il poligrafo (la macchina della verità) per riconoscere un bugiardo. In realtà non è una indicazione certa, perché per ingannare un poligrafo, secondo gli esperti, basta anche solo spruzzarsi sulle mani uno spry antitraspirante!
Comunque è risaputo che alcune persone tendono a sudare di più perché sono timide o nervose. Quindi attenzione a non prendere troppo alla lettera queste indicazioni isolandole dalla situazione specifica e da una conoscenza più approfondita della persona “sotto accusa”. Comunque, sudare di più, arrossire, tremare, avere difficoltà a deglutire sono spesso segnali del linguaggio del corpo nella menzogna.
7. Le micro espressioni dei bugiardi
Prestare attenzione alle micro espressioni è uno dei modi per individuare un bugiardo. Una micro espressione è una brevissima espressione del linguaggio del corpo, spesso dura circa un 25mo di secondo. La micro espressione è sempre rivelatrice di un’emozione nascosta. Può essere una metà di un sorriso che dura solo per un attimo o uno sguardo ansioso di un secondo.
In altre parole, quando un uomo si comporta come se fosse felice, ma in realtà è molto arrabbiato per qualcosa, la sua vera emozione sarà rivelata in un lampo subconsciente di rabbia sul suo viso. Non importa quale sia l’emozione, può essere la rabbia, la paura, la gelosia, o la felicità. Quello che è interessante è che l’emozione sembra cercare un momento di sfogo sul volto della persona in un istante, questa è la microespressione.
8. Il bugiardo non vuole ripetere
Un altro dei modi più semplici per catturare i bugiardi è quello di chiedere loro di ripetere la storia che vi hanno appena raccontato. I mentitori non amano dover ripetere le loro menzogne, quindi saranno impacciati nel farlo e magari avranno qualche altro “inciampo” nel loro linguaggio del corpo.
9. I mentitori non amano il contatto diretto
Le persone sono più propense a fare uso di e-mail e di sms per dire una bugia. Se qualcuno vi mente “sente” che il suo linguaggio del corpo nella menzogna potrebbe essere capito. Ecco perché se avete dei sospetti sul fatto che ciò che vi ha scritto sia falso chiedete un incontro per chiarire il tutto. I mentitori cercano di evitare gli incontri diretti.
10. Chi mente parla lentamente
I bugiardi, di solito, costruiscono la menzogna “in diretta”, al volo. Ecco perché la loro velocità nel parlare è più lenta del normale. Addirittura si fermano più volte mentre parlano, per poter pensare a cosa dire e a come essere più credibili. Per concludere un’ultima considerazione basilare: la motivazione. Una buona indicazione è determinare se quella persona ha un motivo per mentire. Le persone, di solito, mentono molto di più quando hanno un buon motivo per farlo. Così, chiedetevi che cosa hanno da guadagnare se mentono. Se hanno un obiettivo importante da raggiungere con la menzogna, le probabilità che stiano mentendo sono maggiori.
E adesso una raccomandazione importantissima. Attenzione a non farvi prendere dalla mania dell’investigatore. Il linguaggio del corpo, la comunicazione non verbale, le micro espressioni, sono argomenti affascinanti, ma non sono un gioco. Potreste rovinare amori o amicizie vere per aver sopravvalutato un segno del linguaggio del corpo che, da solo, non indica la menzogna. Ogni piccolo elemento va analizzato nella complessità del contesto in cui è emerso.
Autore: Fabiola Sacramati, psicologa e psicoterapeuta, riceve nei suoi studi di Milano e Perugia. Per fissare un appuntamento: milano@fabiolasacramati.it – Articolo scritto con Paolo Sciamanna, esperto in comunicazione.
Se ti piacciono i nostri contenuti, seguici sull’account ufficiale IG, @Psicoadvisor e FB, Psicoadvisor