Tutti abbiamo delle fessure emotive che ci ricordano costantemente la nostra vulnerabilità. Gli errori, i fallimenti… le ferite che lasciano hanno il potenziale di renderci persone emotivamente vulnerabili.
Secondo Brené Brown, professoressa e ricercatrice sulle emozioni, la vulnerabilità è il cuore, il centro di esperienze umane significative Dopo anni di studi e di ricerche, è infatti arrivata a una conclusione sorprendente; ciò che ci spaventa a volte è davvero positivo per noi, e se riusciamo ad accogliere la nostra vulnerabilità, la stessa ha il potenziale di trasformarsi in gioia.
Queste fessure sono proprio ciò che ci rende unici, sono il marchio del nostro viaggio attraverso la vita
Il cuore spezzato per la fine del primo amore, il dolore per la morte di una persona speciale, lo sdegno per l’ingiustizia o per l’errore che abbiamo commesso a causa dell’inesperienza … Tutte queste crepe formano un amalgama unico che ci definisce come persone emotivamente vulnerabili. Infatti, se qualcuno vuole davvero capirci, se vuole sapere chi siamo e perché siamo fatti così, è lì dove dovrebbe guardare.
“Si diventa più comprensibili quando si è vulnerabili.”
Cosa si intende con il termine “vulnerabilità emotiva” ?
Le persone vulnerabili emotivamente si evidenziano per tre caratteristiche fondamentali: hanno un’elevata sensibilità, intensità emotiva e lento ritorno allo stato emotivo di base. Le persone emotivamente vulnerabili non sono comprese e sono spesso vittima di derisioni. Di fronte di una stimolazione, anche se debole, mostrano intense reazioni emotive; provano sofferenza, disagio o gioia anche per quelle situazioni che gli altri definiscono cose di poco conto o irrilevanti. Le persone emotivamente vulnerabili sono pertanto maggiormente esposte alle emozioni, e, se da un lato possono provare la sensazione di vivere intensamente, dall’altro possono talvolta apparire come difficili da gestire.
“Essere vulnerabili non deve far paura. Bisogna avere il coraggio di essere sinceri, aperti e onesti. Ciò apre le porte a una relazione più profonda, crea forza personale e il tipo di connessioni con gli altri che cerchiamo nella vita. Parlare con il cuore ci libera dai segreti che gravano su di noi. Sono i segreti che ci fanno stare male e ci fanno aver paura. Dire la verità aiuta a ottenere chiarezza sull’autentica direzione del vostro cuore.” Sara Paddison
La vulnerabilità emotiva può sembrare un limite ma in realtà è una dote preziosa che va preservata
Se l’estrema emotività non comporta seri disturbi da trattare in ambito clinico, non va nascosta o peggio repressa. Se gestita in modo strategico e consapevole, infatti, può essere un potente mezzo per sviluppare la creatività, l’intuizione, la saggezza, l’empatia verso gli altri: tutte abilità utili al singolo e all’intera comunità. L’estrema vulnerabilità è’ anche la caratteristica di grandi artisti, di chi anticipa i tempi, di chi ha una maggiore capacità empatica nei confronti dei più deboli e dei più indifesi. Per approfondimento leggi pure l’articolo “Persone emotive, le caratteristiche che le rendono uniche e speciali“
Caratteristiche delle persone vulnerabili emotivamente
Chiaramente la sfida più grande per queste persone consiste nel cercare di non lasciarsi sopraffare da questa ricchezza sensoriale ed emotiva. A volte ci si può sentire invasi da “troppi” input, che possono contribuire a causare ansia e stress, desiderando spazio e tempo solo per se stessi.
1. Probabilmente saranno emotive quando siete presenti
Avete presente il modo di dire “avere il cuore in mano”? Esatto, l’hanno inventato le persone emotivamente vulnerabili. Queste persone, infatti, tendono a mostrare le loro emozioni facilmente. Questo potrebbe significare pianti disperati durante i litigi, o anche provocati da una sorpresa.
2. Hanno bisogno di un po’ di tempo per prendere una decisione
Non cercate di applicare la logica. Non importa quale sia la scelta “più razionale”, quel che importa per una persona estremamente emotiva è quel che prova riguardo a quella questione. E come tutti sanno, i sentimenti non sono mai immutabili.
Le ricerche sulle persone estremamente emotive dimostrano che fanno scelte morali basandosi sulle proprie emozioni. Perciò, pur mettendoci un po’ di più per prendere una decisione, una volta fatta la scelta, sanno nei loro cuori che è quella giusta.
3. Sono estremamente empatiche
Giornata storta? Esperienze stressanti? Una persona estremamente emotiva sarà lì a sostenervi. Le persone sensibili sono empatiche, sanno calarsi nei panni dei loro simili, abilità indispensabile nelle relazioni e in alcune professioni che si basano sui rapporti interpersonali (pensiamo agli insegnanti, ai manager, ai terapeuti, ecc).
4. Sono affidabili e riflessivi
A causa della loro tendenza a considerare tutte le opzioni prima di scegliere, possono essere scambiati per indecisi. Invece sono persone affidabili e riflessive che utilizzano questa strategia per minimizzare la probabilità di incorrere in un errore.
5. Hanno una vita emotivamente intensa
Chi è molto sensibile, dunque, elabora in misura maggiore sia le informazioni che provengono dall’esterno sia quelle provenienti dal mondo interiore, sperimentando un senso di pienezza e variabilità che rende la vita intensa e ricca di stimoli.
6. Tendono ad essere estroverse
Le ricerche dimostrano che le persone-cuore si descrivono come “calorose nei rapporti umani” e attribuiscono un valore maggiore all’appartenenza ai gruppi sociali. Questo bisogno di interconnessione sociale è diametralmente opposto all’atteggiamento delle persone razionali, che sono orgogliose di essere autonome o indipendenti.
7. Sanno ascoltare senza cadere in fraintendimenti
Grazie ai loro sensi acuti, riconoscono più facilmente le sfumature di significato nel linguaggio e per questo sono meno inclini a fraintendere le intenzioni degli altri; sono cauti e soppesano con estrema attenzione le possibili conseguenze delle loro azioni.
8. Sono attente ai minimi dettagli
Le persone emotivamente vulnerabili hanno la capacità di rilevare anche dettagli di incredibile bellezza e di grande interesse, di cui gli altri sembrano non accorgersi. Sanno creare, ad esempio, ambienti molto confortevoli e piacevoli, in quanto attenti alle reazioni suscitate dalle minime variazioni di luce e colore, di calore e impressioni tattili.
9. Sono più soggette all’ansia
Le persone vulnerabili emotivamente provano le emozioni negative causate da una giornata stressante in maniera più intensa, il che significa che un errore al lavoro o un commento equivoco saranno più dolorosi per loro. Non è un esattamente uno dei loro tratti caratteriali più positivi quindi si tratta di un aspetto che devono tenere d’occhio.
10. Sono intuitive
Sanno quando c’è qualcosa che non va, anche se non lo dite esplicitamente. Sono più sensibili ai problemi degli altri: probabilmente perché sono così permeabili alle emozioni.
11. Provano ogni tipo di emozione…e agiscono in base ad esse
Felicità. Tristezza. Rabbia. Le persone emotivamente vulnerabili le provano tutte e le subiscono nel profondo. Se la logica potrebbe essere la stella polare per alcune persone, le persone estremamente emotive prendono come bussola le proprie emozioni.
12. Sanno sfruttare la loro creatività
Le persone dotate di particolare sensibilità tendono ad essere maggiormente consapevoli dei propri stati emotivi: questo permette ad esempio agli artisti, come gli scrittori, i musicisti, gli attori, i pittori, di raggiungere l’eccellenza nel loro lavoro.
Psico racconto dedicato alle persone estremamente emotive… per riflettere
Un vecchio maestro accolse un giorno un novizio per trasmettergli tutta la sua conoscenza.
Ogni giorno, il giovane apprendista doveva trasportare due secchi d’acqua dalla fonte al recinto dove si impartivano le lezioni.
Ma uno de secchi aveva delle fessure, così quando il giovane apprendista arrivava a destinazione era mezzo vuoto.
Questo fu uno dei suoi doveri per oltre un anno, anche se era consapevole di non rispettare le indicazioni del maestro perchè non arrivava mai con il carico completo.
Un giorno, il giovane apprendista vergognandosi di non essere in grado di soddisfare la richiesta del maestro, gli disse:
– Maestro, mi dispiace molto di non essere in grado di soddisfare la tua richiesta di portare entrambi i secchi d’acqua pieni. Uno di questi ha delle fessure e l’acqua si perde lungo il tragitto.
Il maestro rispose:
– Ragazzo, non essere dispiaciuto per questo. Grazie alle fessure del tuo secchio abbiamo fiori freschi ogni giorno che illuminano la nostra vista e ci allietano con il loro profumo.
Il ragazzo sorpreso gli chiese:
– Come è possibile?
Ed egli rispose:
– Tempo fa mi sono reso conto che uno dei secchi aveva delle fessure, così ho deciso di piantare dei semi lungo il sentiero che percorri ogni giorno. Grazie a questo, i semi sono fioriti e posso raccogliere sempre dei fiori bellissimi.
In quel momento il ragazzo si rese conto che tutti, in un certo senso, siamo come un secchio con delle fessure da qualche parte. Tuttavia, non dobbiamo nascondere queste crepe, ma esaminarle per ottenere il massimo dalle stesse.
Cosa ci fa capire questa storiella?
Tutti abbiamo delle fessure emotive, sono come delle ferite che dimostrano che abbiamo amato e sofferto, che ci siamo appassionati e abbiamo commesso degli sbagli. Ma abbiamo la tendenza a nasconderle, come se ci rendessero delle persone peggiori. A volte ci vergogniamo addirrittura di loro.
Queste fessure ci ricordano costantemente la nostra vulnerabilità. Gli errori, i fallimenti e, infine, le ferite che essi lasciano, hanno il potenziale di trasformarci in persone più forti e sensibili insieme. Ma tutto questo si verifica solo quando siamo in grado di apprezzare l’importanza delle fessure e approfittarne, come ha fatto il maestro della storia. Se le nascondiamo diventiamo persone insensibili e incapaci di compromettersi, che hanno paura di vivere.
Al contrario, assumendo che queste fessure sono dei veri e propri tesori, accetteremo la vulnerabilità e impareremo a vivere pienamente qui ed ora. Perchè riconoscere che siamo vulnerabili ci avvicina alle persone e ci permette di renderci conto del dono meraviglioso rappresentato dal presente.
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