30 caratteristiche per riconoscere un vampiro affettivo e difenderti

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Psicoterapeuta ad orientamento clinico

Chi è il manipolatore affettivo? Il manipolatore affettivo è una persona come tante, almeno apparentemente! Può essere sia un uomo che una donna, svolgere i lavori più vari e appartenere al proprio ambiente familiare, lavorativo o sociale.

Si può facilmente non riconoscere perche’ nella maggior parte dei casi è molto abile a confondere il proprio interlocutore con ragionamenti simil logici e nel distorcere le situazioni a proprio vantaggio.

Il suo comportamento critico si innesta su personalità che tendono a colpevolizzarsi facilmente, le sue osservazioni si basano su un perenne bisogno di giustizia, si spaccia per essere vittima e non essere compreso da chi lo circonda, possiede una visione del mondo molto critica in cui lui/ lei sono si sentono sempre sotto accusa e avvertono di essere speciali, migliori degli altri.

Presenta una forte tendenza a vendicarsi poichè si sente vittima di ingiustizie, non è capace di costruire relazioni sociali di lungo termine, si lega a partner deboli e remissivi. Utilizza un tipo di comunicazione paradossale definita del “doppio legame” o “double bind” i cui messaggi sono in antitesi tra loro, per cui l’ascoltatore se ubbidisce ad uno contravviene all’altro trovandosi sempre nella posizione di essere svalutato e manipolato.

Perche’ il manipolatore viene definito “vampiro affettivo”?

La definizione vampiro affettivo richiama la leggenda di Dracula a cui può essere assimilata la figura del manipolatore la cui vita dipende dalla facoltà di “nutrirsi” del disprezzo degli altri.

Più critica e svaluta più si sente meglio e alimenta la sua grandiosità a cui corrisponde una latente idea di disistima e autosvalutazione. E’ geloso, invidioso, pur elargendo complimenti, mette sempre un confine perchè non tollera l’eccessiva vicinanza, ricorre spesso all’autocommiserazione grazie a cui iper valuta se stesso e disprezza la presunta incapacità degli altri.

La sua comunicazione non è mai chiara, si nasconde dietro ad una comunicazione distorta e all’eccessivo uso della comunicazione virtuale (per es. what’s up) e non tollera il rifiuto e le critiche a cui reagisce in modo vendicativo, sentendosi nel giusto.

Come possiamo riconoscere un manipolatore affettivo?

La terapeuta Isabelle Nazare-Aga ha evidenziato le trenta caratteristiche peculiari del manipolatore affettivo grazie a cui è possibile riconoscerlo, se se ne riconoscono almeno 14 su 30 ci si trova di fronte ad un manipolatore affettivo:

1. Colpevolizza gli altri ricattandoli in nome del legame familiare, amicale, professionale ecc.
2. Impone agli altri l’idea che bisogna essere perfetti e mai cambiare opinione
3. Ricorre ai principi morali per soddisfare i propri bisogni
4. Svaluta e critica chi lo circonda
5. E’ particolarmente geloso

6. Ricorre alle lusinghe ed è premuroso per gratificarsi
7. Vuole essere compatito descrivendosi come vittima, esasperando i suoi vissuti
8. Sfugge alle sue responsabilità e le riversa sugli altri
9. Non esprime mai chiaramente i suoi bisogni
10.E’ vago nelle risposte

11. Cambia argomento quando non vuole rispondere
12. Evita il confronto con più di persone
13. I suoi messaggi li recapita attraverso intermediari
14. Ricorre alla logica per supportare le sue ragioni
15. Interpreta e manomette la realtà a suo piacere

16. Non tollera le critiche e nega l’evidenza
17. Minaccia apertamente o velatamente
18. Crea situazioni di conflitto per controllare esternamente le persone
19. Cambia idea a seconda delle situazioni
20. E’ un gran bugiardo

21. Vuole convincere gli altri della sua superiorità e correttezza
22. E’ egocentrico
23. Le sue azioni divergono completamente dai discorsi che fa
24. Si riduce all’ultimo per chiedere o fare qualcosa per gli altri
25. Non considera i bisogni e i diritti altrui

26. Non ascolta le richieste
27. Produce uno stato di malessere e non libertà
28. Persegue i suoi obiettivi con efficacia e non si cura se le sue azioni vanno a discapito degli altri
29. Induce a fare cose che probabilmente non si sarebbero fatte spontaneamente
30. E’ oggetto di discussione delle persone quando non è presente

Cosa fare quando si incontra un manipolatore?

Se si ha la sensazione che qualcosa non va in un rapporto o non è chiaro, è meglio prendere tempo ed osservare anche se l’altro fa pressioni, per poi chiudere il rapporto prima di cadere nella trappola del ricatto e della manipolazione.

Il passo fondamentale è quello di interrompere ogni contatto nonostante le inevitabili difficoltà iniziali poichè alla base della relazione vi è una forte dipendenza affettiva che caratterizza la vittima e permette al narcisista di manipolarla.

Il percorso di guarigione passa per la comprensione che noi siamo gli unici a poter definire e dare volare alla nostra esistenza e non abbiamo alcun bisogno che questo avvenga attraverso qualcun altro. Se non ti focalizzi sul tuo bisogno di guarigione, se immagini che possa salvare un narcisista, se credi che “in fondo” lui ti ami, non te ne libererai mai!

Il passaggio dalla dipendenza affettiva all’autonomia affettiva avviene esclusivamente quando inizi a concentrarti su te stesso e non più sulle reazioni del manipolatore

Quali strategie pratiche posso usare per contrastare un manipolatore?

– Usare frasi brevi
– Non entrare nei particolari
– Ricorrere a proverbi, citazioni, ecc
– Usare la forma impersonale dei verbi (es. si dice)
– Fare dell’umorismo
– Sorridere quando possibile

– Praticare l’autoironia
– Essere educati
– Non inoltrarsi in discussioni
– Evitare l’aggressività
– Non giustificarsi
– Interrompere le abitudini di lungo corso (soprattutto nella coppia)
– Non rispondere a domande formulate in modo ambiguo

– Annotare le risposte
– Non fare da intermediari
– Diffidare dell’adulazione
– Partecipare ad un gruppo di aiuto per difendersi da manipolatori narcisisti e liberarsi dalla dipendenza affettiva per ricevere supporto e confrontarsi con altre persone che hanno fatto la medesima esperienza.

Non dimentichiamo che il modo più efficace per allontanare e sconfiggere un manipolatore è l’amore sano verso se stessi, libero da dipendenze affettive.

Articolo a cura di Marco Salerno, psicologo psicoterapeuta
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