Perché educare tuo figlio all’autoconsapevolezza e alla riflessione

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Dott.ssa in biologia e psicologia. Esperta in genetica del comportamento e neurobiologia. Scrittrice e founder di Psicoadvisor


Prendi nota di questi cinque consigli, ti aiuteranno a crescere un bambino sano e pieno di risorse! Con l’auto-consapevolezza si riduce il carico di ansia, di stress e si abbassa il rischio di depressione, aumentano i livelli di autostima e la capacità che abbiamo di fronteggiare i problemi. La capacità introspettiva è stata correlata a un maggior grado di benessere, a un maggior livello di self compassion e empatia.

Self compassion: la capacità di accettarsi e comprendersi profondamente

Purtroppo non molti di noi sono dotati di una buona capacità introspettiva. Spesso ci sentiamo in colpa, proviamo vergogna e tendiamo a essere severi con noi stessi perché sabbiamo di aver sbagliato ma non riusciamo a capirci davvero fino in fondo: ci manca la capacità introspettiva e ci manca la cosiddetta self compassion.

La self compassion ci consente di entrare in contatto con le nostre paure e con le nostre sofferenze, senza giudicarci. Quando abbiamo a che fare con noi stessi, partiamo dal presupposto che l’autocritica è l’approccio più efficace ma non lo è affatto! La self compassion ci consente di prenderci cura di noi stessi facendolo nel modo più giusto (e gentile) possibile. Per questi motivi è importante educare i bambini alla riflessione e accrescere, giorno dopo giorno, la loro capacità introspettiva e la self compassion.

5 buoni consigli per insegnare ai bambini l’auto-consapevolezza

Capacità introspettiva, self compassion e capacità riflessiva. Sono questi gli ingredienti per trasformare il nostro bambino in un adulto sano e fare in modo che crescendo impari a costruire relazioni sane, in primis, quella con i genitori. Un adulto che vuole accrescere la sua capacità introspettiva, potrebbe iniziare a praticare meditazione guidata. Per un bambino, tutto può essere più semplice grazie al sapiente aiuto del genitore, tu! Ecco cinque buoni consigli da applicare su base quotidiana.

#1. Tieni a bada la lingua

Non criticate il bambino in modo gratuito. Se sbaglia qualche inerzia, non partite con il classico “ma sei scemo?!”, il bambino che sbaglia non si rende neanche conto di ciò che sta facendo! Se sei la prima a giudicare tuo figlio, lui, crescendo, imparerà a fare lo stesso con sé stesso diventando un giudice ancora più severo. Sostituisci frasi come “guarda che hai combinato!” contestualizzando il problema e coinvolgendo il bambino a porre rimedio. Il bambino imparerà a credere nelle sue risorse e saprà che potrà contare sulla mamma in caso di problemi futuri.

Il bambino tende a vivere le tue opinioni in modo assolutistico. Se tu condanni un suo atteggiamento, lui crederà che stai condannando l’intera persona: attenta alle tue reazioni e attenta a come ti esprimi.

#2. Convalida le sue emozioni

I bambini (come noi adulti) possono avere pensieri e sentimenti spiacevoli; per aiutare un bambino piccolo a capire meglio le sue emozioni, puoi iniziare a leggere dei libri insieme. Una lettura attiva è ottima a questo scopo, periodicamente prova a chiedere a tuo figlio “Cosa pensi che il personaggio potrebbe provare in questo momento?”. Chiedigli se lui si è mai sentito allo stesso modo. Le stesse domande possono essere rivolte a tuo figlio mentre guardate un film in tv.

Il bambino ha bisogno di imparare a convalidare le sue emozioni, di accettarle e capirle. Quando tuo figlio si esprime, evita di essere sprezzante o cambiare argomento: lascia al bambino tutto lo spazio per raccontarsi, qualsiasi siano le emozioni espresse.

Certo, non è affatto facile… ma nessuno ha mai detto che il ruolo della mamma lo è! Non è facile perché la convalida delle emozioni andrebbe fatta sempre! Per esempio: se tuo figlio sta piangendo perché ha litigato con il fratello maggiore, invece di dirgli “tesoro smettila di piangere” prova a dirgli “piccolo, ti senti molto triste in questo momento? E’ vero, è difficile quando tuo fratello rompe i tuoi giocattoli…” o simile.

#3. Diventa un modello da seguire

I bambini imitano ciò che vedono e sentono. In genere fai commenti negativi sul tuo aspetto o sul tuo peso? Oppure condanni te stessa (o il tuo compagno) perché le cose non vanno bene in casa o a lavoro? Anche quando tuo figlio non c’entra, fai attenzione a non usare parole dure.

#4. La cura di Sé

Insegna a tuo figlio a prendersi cura di sé: dall’igiene orale alla sana alimentazione. La consapevolezza alimentare è molto importante, per maschietti e femminucce. Gli adolescenti (ma anche gli adulti) sono spesso insoddisfatti del loro peso corporeo e una consapevolezza alimentare potrebbe gettare le basi per un buon rapporto con il cibo e con il proprio corpo.

#5. Amor proprio

Ogni persona è unica e non tutti hanno le stesse abilità / caratteristiche. Purtroppo tuo figlio questo ancora non l’ha capito. Se il bambino vede un compagno eccellere in uno sport, non dovrà sentirsi sminuito. Se il tuo bambino fallisce in qualcosa, non permettergli di abbassare la sua autostima, spiegagli che ognuno ha le sue doti e lui ha tutto il tempo per scoprire le sue potenzialità. Per approfondire il tema “amore proprio e cura di sé” ti invito a leggere l’articolo “10 indicatori di bassa autostima nei bambini“.


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