Le relazioni di coppia sono complesse e spesso soggette a alti e bassi. Alcune relazioni sembrano apparentemente consolidate e solide, ma dietro questa facciata possono nascondersi dinamiche poco sane. Spesso accade che, superata la fase iniziale di idealizzazione (dove entrambi i membri della coppia mostrano il meglio di sé), si rimane incastrati nella relazione a causa di una dipendenza di fondo nutrita da entrambi i partner. Quando senti frasi del genere: “All’inizio non era così, eravamo felici….” stai ascoltando le parole di una persona che, passata l’idealizzazione iniziale, è rimasta del tutto insoddisfatta del suo rapporto. Una persona che, con molte probabilità, non è riuscita a chiudere la storia perché “ormai la frittata era fatta”, la dipendenza aveva già colpito il bersaglio, come una freccia veloce e silenziosa che “tutto” lega.
Domande che dovresti porti
Amo davvero questa persona o ne sono soltanto perdutamente invaghita? Oppure, amo ancora questa persona o sono soltanto incastrata in una relazione che non mi rappresenta più? Non è facile rispondere a queste domande.. più semplice è invece delineare il confine tra amore e dipendenza affettiva così da capire quando l’innamoramento diventa dipendenza. Per certi aspetti, l’innamoramento assume una forma di dipendenza affettiva ma è bene precisare che non è affatto la stessa cosa, anche se i sintomi della dipendenza ci sono tutti: idealizzazione, ansia da separazione, ossessione, manifestazioni somatiche (batticuore, rossore, eccitazione..)
5 cose in sane in una relazione di coppia apparentemente consolidata
Come diceva Friedrich Nietzsche, “c’è sempre una certa follia nell’amore ma c’è anche sempre qualche ragione nella follia”. Quindi, un comportamento che con gli occhi della normalità non riusciamo a comprendere, può avere un significato che nemmeno chi lo mette in essere conosce. Quel che è certo è che le cose non accadono all’improvviso, “dalla sera alla mattina”. Le motivazioni sono piuttosto complesse! Non vi è una una causa univoca che vada bene per tutti, a prescindere dalla propria personalità e dal proprio vissuto. Analizziamo dunque le insidie nascoste all’interno di una relazione che può sembrare solida fornendo una panoramica di alcune situazioni problematiche che potrebbero essere presenti.
1. Mancanza di comunicazione
La mancanza di comunicazione è segnale di una relazione poco sana, anche se all’esterno sembra consolidata. Una comunicazione efficace è fondamentale per costruire una connessione profonda e per affrontare i problemi di coppia in modo costruttivo. Quando i partner non riescono a comunicare apertamente i propri pensieri, sentimenti, preoccupazioni o desideri, possono sorgere malintesi e fraintendimenti. Inoltre, la mancanza di comunicazione può portare all’accumulo di risentimenti non espressi, che possono erodere gradualmente la fiducia e l’intimità nella relazione. Affrontare attivamente i problemi di comunicazione, ad esempio attraverso l’ascolto attivo, l’espressione sincera dei sentimenti e la negoziazione di soluzioni, è essenziale per costruire una comunicazione sana e stabile.
Mancanza di rispetto e supporto reciproco
La mancanza di rispetto e supporto reciproco è un’altra insidia nascosta all’interno di una relazione che sembra consolidata. Quando uno dei partner manca di rispetto verso l’altro, ad esempio attraverso insulti, critiche costanti o comportamenti denigratori, si crea un ambiente tossico che mina la fiducia e l’amore reciproco. Il mancato supporto può manifestarsi quando i bisogni emotivi di uno dei partner vengono ignorati o minimizzati. In una relazione sana, è importante trattarsi con rispetto, gentilezza e considerazione, cercando di comprendere e supportare i bisogni e i desideri dell’altro partner. La pratica dell’empatia e della generosità può rafforzare il legame tra i partner e promuovere una relazione più sana e gratificante.
Dominanza e controllo eccessivi
Anche se una relazione sembra apparentemente consolidata, potrebbe nascondere dinamiche di dominanza e controllo eccessivi. Uno dei partner potrebbe cercare di esercitare un controllo esagerato sull’altro, influenzando le decisioni, limitando l’autonomia e l’indipendenza personale. Questo può manifestarsi attraverso comportamenti come l’isolamento sociale, il monitoraggio costante delle attività dell’altro partner o addirittura il sabotaggio della crescita personale. Queste dinamiche di potere possono creare uno squilibrio nella relazione e generare un senso di oppressione e frustrazione nel partner sottomesso. Una relazione sana si basa sulla parità, sul rispetto reciproco e sull’autonomia individuale. Riconoscere e affrontare queste dinamiche di dominanza e controllo è essenziale per ripristinare l’equilibrio e promuovere una relazione più sana.
Problemi non risolti
Anche in una relazione apparentemente consolidata, possono sorgere problemi non risolti che minano la stabilità a lungo termine. Questi problemi possono riguardare differenze fondamentali nei valori, nelle aspettative o negli obiettivi di vita. Se i partner non affrontano questi problemi in modo adeguato, possono accumularsi e portare a tensioni costanti e conflitti. Ignorare i problemi non li fa scomparire, ma li rende più grandi e più difficili da affrontare nel tempo. Affrontare apertamente i problemi, cercando di comprendere le prospettive dell’altro e lavorando insieme per trovare soluzioni o compromessi, è fondamentale per affrontare i problemi non risolti e rafforzare la relazione
Mancanza di crescita personale
In una relazione sana, i partner dovrebbero sostenersi a vicenda nella crescita personale e nel perseguimento dei propri obiettivi individuali. Tuttavia, in una relazione apparentemente consolidata ma poco sana, potrebbe mancare questo sostegno alla crescita personale. I partner potrebbero sentirsi intrappolati o limitati nelle proprie ambizioni, o potrebbe mancare la volontà di sostenere e incoraggiare l’altro nella realizzazione dei propri desideri. Questa mancanza di crescita personale può portare a frustrazione e insoddisfazione a lungo termine. Una relazione sana dovrebbe offrire un ambiente sicuro e stimolante, in cui i partner si sostengono a vicenda nel perseguimento dei propri interessi e ambizioni.
Come fare a non permettere che tutto questo avvenga?
Certo, ogni rapporto e ancor di più una relazione d’amore è caratterizzata da alti e bassi costanti, ma una relazione insana arriva a prosciugare la coppia, rendendo i fatti negativi di gran lunga superiori rispetto a quelli positivi. Mentalmente o fisicamente dannose per uno o entrambi i partner, le relazioni insane non possono essere paragonate a semplici crisi di coppia, ma si tratta di situazioni disperate da cui è necessario uscire.
Indubbiamente il primo passo per risolvere un problema è ammettere di averlo: riconoscere quindi di essere invischiati in una relazione che arreca molto dolore e affrontare quel vuoto antico che si cerca di colmare. Come? Occupandoti delle tue ferite attraverso un lungo lavoro di introspezione e di convincimento. Prendendo saldamente a due mani il coraggio di analizzare tutto il tuo vissuto. Un vissuto difficile che certamente non meritavi ma che devi accettare e affrontare.
Solo così avrai piena consapevolezza che quella relazione non era la normalità ma coincideva con gli schemi e le aspettative che hai interiorizzato nel tempo. Eri inconsciamente convinta che non poteva esserci niente di meglio per te. Che per ricevere l’amore era necessario soffrire, svalutarsi, rinunciare a se stessi. Ora sai che meriti, ora sai che le disfunzionalità presenti nella coppia riflettono un vuoto da colmare, un vuoto che tu puoi colmare con l’introspezione e la conoscenza profonda di chi sei.
Quando la coppia ristagna e rimaniamo invischiati in determinati meccanismi, ne paga le spese anche la nostra identità, precludendoci la possibilità di cambiare, di evolvere e crescere come persone singole prima che in coppia. Tu puoi concederti quella possibilità perché solo in questo modo riuscirai a costruire una relazione pienamente appagante. Solo ripartendo da te stessa ne verrai fuori.
Possiamo smettere di farci definire dalle azione e dalle parole degli altri e finalmente iniziare a definirci da soli
Possiamo imparare ad ascoltare i nostri bisogni e rispettarli, facendoci completamente scivolare le parole velenose delle persone che minano la nostra serenità. Tutto questo è possibile quando riusciamo ad affermarci. Nessuno ti ha insegnato a farlo, ad affermare te stesso come persona meritevole, degna d’amore e completa. O almeno, nessuno te l’ha insegnato prima d’ora. Nel mio secondo libro «d’Amore ci si ammala, d’Amore si Guarisce» ti spiego come prenderti cura di te e disinnescare le dinamiche relazionali più scomode, sia in coppia che in famiglia. Nella tua vita c’è un unico punto fermo e quello sei tu. È venuto il momento di rispolverare i tuoi bisogni e metterli al centro di tutto! È un viaggio introspettivo che ti consentirà di trasformare le tue ferite e la tua attitudine difensiva in un’inattaccabile amor proprio. Già, perché l’armatura che più di tutte può difenderti (dalle umiliazioni, dai torti, dalle delusioni e dalla rabbia…) è proprio l’amor di sé. Il libro è disponibile in tutte le librerie d’Italia oppure online a questa pagina Amazon.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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