5 domande da farti per affrontare il problema di non essere abbastanza

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Dottoressa in psicologia, esperta e ricercatrice in psicoanalisi. Scrittrice e fondatore di Psicoadvisor

Spesso ci troviamo ad essere duri con noi stessi, critici e insoddisfatti del nostro aspetto, delle nostre abilità o delle nostre scelte. Questo atteggiamento negativo può avere un impatto significativo sulla nostra felicità e sul nostro benessere. Credere in se stessi vuol dire avere fiducia nelle proprie capacità, stimarsi e saper sfruttare al massimo le proprie risorse. Se non credi in te stesso, le tue relazioni ne risentono, così come la sfera lavorativa e sociale. Poi, con il rapporto che hai con te stesso, ti sembra di stare sulle montagne russe: alcuni giorni stai bene con te stesso, altri giorni vorresti essere invisibile al mondo!

I’m not perfect… But I’m enough… (Non sono perfetto… Ma sono abbastanza)

Per parafrasare Rogers non siamo certamente perfetti ma come siamo è abbastanza: sufficiente per avere le nostre gratificazioni senza dover eccedere. La frase “Non sono perfetto… Ma sono abbastanza” può essere vista come un riconoscimento della nostra umanità e dei nostri difetti. Rogers sosteneva che la crescita personale non richiede la perfezione, ma piuttosto l’accettazione di sé stessi come esseri imperfetti ma degni di amore e rispetto. Quindi, questa frase potrebbe riflettere l’idea che non dobbiamo essere perfetti per essere considerati degni di valore e di amore. Siamo abbastanza, proprio come siamo, e possiamo impegnarci nella crescita personale senza cercare una perfezione irraggiungibile.

Alla luce di ciò, non dovresti basare il tuo valore su criteri esterni o su ciò che gli altri potrebbero pensare di te. Capisco che potresti non sentirti abbastanza, e questo è un sentimento comune che molte persone possono provare. Tuttavia, è importante ricordare che la teoria di Rogers sostiene che non è necessario essere perfetti o soddisfare standard esterni per essere degni di accettazione e amore.

5 domande da farti per affrontare il problema di non essere abbastanza

Se ti senti insoddisfatto o non abbastanza, potresti voler esplorare i motivi dietro questi sentimenti. Spesso, ciò può derivare da standard irrealistici o dalla comparazione con gli altri. Per comprendere se ti senti abbastanza, puoi porre alcune domande a te stesso. Queste domande possono aiutarti a riflettere sui tuoi sentimenti, sulle tue aspettative e sui tuoi obiettivi personali. Ecco alcuni esempi di domande che potresti considerare

1. Quali prove ho che non sono abbastanza bravo?

Spesso i nostri pensieri negativi sono basati su sentimenti piuttosto che su prove. E quando ci prendiamo del tempo per esaminare i fatti, ci rendiamo conto che siamo molto più capaci di quanto pensassimo. Potresti anche avere la “sindrome dell’impostore”, un fenomeno psicologico che ti fa dubitare dei tuoi risultati. Le persone con sindrome dell’impostore credono che il loro successo sia dovuto alla fortuna o ad altri fattori esterni piuttosto che alle proprie capacità. Ricorda a te stesso che hai lavorato duramente per arrivare dove sei nella vita.

2. Mi sto confrontando con gli altri?

È comune confrontarsi con gli altri, ma può portare a sentimenti di insicurezza e di non essere abbastanza. Ci sono diverse ragioni per cui potresti cadere in questa trappola del confronto:

  1. Società e cultura: Viviamo in una società che promuove il confronto costante attraverso i media, i social media e gli standard sociali. Le immagini idealizzate di successo, bellezza e realizzazioni possono alimentare il desiderio di confrontarsi con gli altri e portare a un senso di inadeguatezza.
  2. Autostima: Se la tua autostima è bassa, potresti cercare conferma e validazione dagli altri. Il confronto con gli altri può sembrare un modo per misurare il tuo valore personale. Tuttavia, questo può essere un ciclo negativo in cui mai ti sentirai abbastanza.
  3. Perfezionismo: Se tendi al perfezionismo, potresti costantemente confrontarti con gli altri per cercare di raggiungere standard irrealistici. Questo può portare a un senso di insoddisfazione costante e all’impressione di non essere mai all’altezza.
  4. Invidia e gelosia: Il confronto può essere alimentato da sentimenti di invidia o gelosia verso le realizzazioni degli altri. Queste emozioni negative possono far emergere la sensazione di non essere abbastanza e possono rendere difficile apprezzare il proprio percorso e le proprie conquiste.
  5. Mancanza di fiducia in sé: Quando non si ha fiducia nelle proprie capacità o si dubita di sé stessi, il confronto con gli altri può sembrare una misura oggettiva del proprio valore. Tuttavia, è importante ricordare che ognuno ha il proprio percorso unico e le proprie sfide, e il confronto può distorcere la percezione di ciò che veramente conta.

3. Quali sono i miei punti di forza e le mie realizzazioni?

Concentrarsi sui tuoi punti di forza e sui tuoi risultati può aiutarti a sentirti più sicuro e capace. Prenditi del tempo per elencare i tuoi risultati e le tue qualità positive. Questa lista non deve includere premi tangibili come un trofeo, anche se certamente può. Puoi anche includere qualità positive che possiedi, come fare sempre del tuo meglio o essere gentile con il prossimo! Ecco alcuni esempi di punti di forza che potresti avere:

  1. Empatia: Se sei una persona empatica, hai la capacità di comprendere e connetterti con gli altri, mostrando sensibilità verso i loro sentimenti e bisogni.
  2. Determinazione: Se sei una persona determinata, sei in grado di perseguire i tuoi obiettivi con impegno e persistenza, superando le sfide lungo il percorso.
  3. Creatività: Se sei creativo, hai una mente aperta e innovativa, con la capacità di pensare in modo originale e trovare soluzioni uniche ai problemi.
  4. Pazienza: Se sei paziente, hai la capacità di tollerare le difficoltà e i ritardi senza perdere la calma, dimostrando una risolutezza tranquilla.
  5. Capacità comunicativa: Se sei un buon comunicatore, hai facilità nel trasmettere le tue idee, ascoltare gli altri e stabilire relazioni positive.
  6. Coraggio: Se sei coraggioso, hai la forza interiore per affrontare le sfide, superare le paure e intraprendere azioni anche quando potrebbero esserci rischi.
  7. Pensiero critico: Se hai un pensiero critico sviluppato, sei in grado di analizzare le situazioni in modo approfondito, riconoscere i punti di forza e di debolezza e prendere decisioni informate.
  8. Generosità: Se sei generoso, sei incline ad aiutare gli altri e condividere le tue risorse, dimostrando altruismo e compassione.
  9. Capacità di leadership: Se hai una buona leadership, sei in grado di ispirare e motivare gli altri, guidandoli verso un obiettivo comune e incoraggiando la collaborazione.
  10. Capacità di adattamento: Se sei flessibile e adattabile, sei in grado di affrontare i cambiamenti con facilità e di adattarti alle nuove situazioni.

4. Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere se non sono perfetto?

Spesso, mettiamo molta pressione su noi stessi per essere perfetti, ma questo può essere irrealistico e inutile. Potresti anche avere atelofobia, una paura ossessiva dell’imperfezione. Può essere utile chiedersi quale sia lo scenario peggiore se non sei perfetto, e probabilmente scoprirai che non è così male come immaginavi. In effetti, commettere errori è il modo in cui impariamo e cresciamo.

5. Cosa posso fare per migliorare come mi sento?

Pensa alle cose che puoi fare per migliorare il tuo umore e i tuoi sentimenti di autostima. Questo potrebbe essere:

  • Prendersi una pausa
  • Praticare la cura di sé
  • Parlare con un amico o un terapeuta
  • fare qualcosa che ti porta gioia

PROMEMORIA: SEI ABBASTANZA BRAVO

Ci sono numerose ragioni per cui sei abbastanza bravo. Eccone quattro:

  1. Sei unico: hai un insieme unico di abilità, qualità ed esperienze che ti rendono ciò che sei. Nessun altro può essere esattamente come te, e questo ti rende speciale.
  2. Sei capace di crescere: Nessuno è perfetto e tutti hanno aree in cui possono migliorare. Ma il fatto che tu riconosca di voler migliorare e sei disposto a lavorare su di esso dimostra che hai la capacità di crescere e imparare.
  3. Hai raggiunto cose nella tua vita: Probabilmente hai realizzato molte cose nella tua vita, grandi e piccole. Potrebbe essere completare un progetto, essere un buon amico o prendersi cura della propria famiglia. Questi risultati dimostrano che hai la capacità di avere successo.
  4. Tu sei qui a leggermi: Sei vivo e vivi su questa terra, il che significa che hai uno scopo e un posto in questo mondo. Hai l’opportunità di fare la differenza, creare qualcosa o contribuire alla società a modo tuo.

Sei pronto a credere in te stesso?

Queste domande ti aiutano a esplorare i tuoi sentimenti, a identificare le tue convinzioni e a sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso. Ricorda che l’autostima è un processo continuo e che richiede tempo e impegno per costruirla. Sii gentile con te stesso lungo il percorso e cerca il sostegno di persone che ti accettano e ti apprezzano per ciò che sei.

Quelli che ti dicono il contrario, i pessimisti radicali, i disfattisti ostinati, che vogliono convincerti che “Tanto non cambierà nulla”, lo fanno per difendere il proprio status quo, la propria vita misera. Non vogliono vederti felice, perché se ciò accadesse metterebbe in discussione le loro convinzioni fallaci. Hanno troppa paura della vita per vivere davvero, e così sopravvivono; non fare lo stesso errore. Ricorda sempre…Non sei definito dai tuoi limiti ma dalle tue qualità.

Una lettura per accrescere la propria consapevolezza

Siamo tutti il frutto del nostro passato, siamo diventati quello che siamo a causa, (o grazie) alle esperienze che abbiamo avuto in famiglia, con gli amici, a scuola, al lavoro, nelle relazioni. Possiamo però non limitarci a “essere la conseguenza di quello che è stato”, ma regalarci la possibilità di essere semplicemente come meritiamo di essere. Se vuoi migliorare la tua presenza e diventare più consapevole di cosa avviene dentro di te, ti consiglio la lettura del mio manuale di psicologia. S’intitola «Riscrivi le Pagine della Tua Vita». In ogni pagina ti spiego come  acquisire maggiore libertà di scelta, svincolandoti dai bisogni insoddisfatti e costruendo la tua piena autonomia. Il libro lo trovi nella tua libreria di fiducia o su Amazon.

A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
Autore del libro Bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” Edito Rizzoli
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