Fare del male non necessariamente comporta segni sulla pelle; si può star male anche senza subire dolore fisico, mi riferisco alla manipolazione psicologica, la più subdola delle violenze, quella difficile da capire, dimostrare, curare. La manipolazione è un tema che nella nostra quotidianità ci troviamo a vivere molto più spesso di quanto possiamo pensare. In misura maggiore o minore probabilmente tutti abbiamo manipolato interagendo con gli altri. Non è difficile ritrovarsi in modo più o meno consapevole e in ogni ambito della propria vita, di esserne vittima e a volte anche artefice
Non necessariamente si deve essere deboli o insicuri per essere manipolati
Si può manipolare una persona facendo un discorso molto elaborato e convincente; anche una sola parola, espressa al momento giusto con il tono e l’inflessione di voce adeguata, può influire sullo stato d’animo di una persona. Tuttavia ci sono persone che vanno ben oltre una sola manipolazione…persone che adottano la manipolazione come loro stile di relazionarsi per eccellenza; è il caso del manipolatore patologico. È ben chiaro il concetto: il manipolatore è colui o colei che nel relazionarsi con l’altro instaura una sorta di gioco perverso. Facendo leva sulla debolezza e sul bisogno di affetto della sua vittima, il manipolatore usa le armi a lui congeniali per arrivare al suo scopo: la colpevolizza, la critica, ricorre al vittimismo, la aggredisce per ottenere soddisfacimento alle proprie richieste.
Smascherare un manipolatore non è sempre facile!
Soprattutto perché la maggior parte di queste persone adottano tattiche così sottili che ci portano a chiederci se siamo paranoici, o risvegliano in noi un profondo senso di colpa. Quando il manipolatore è una persona vicina, una persona con la quale abbiamo stabilito dei legami affettivi, (il partner per esempio), è ancora più difficile renderci conto che siamo manipolati. In effetti, in un rapporto di coppia non ci dovrebbe essere alcuna manipolazione, entrambe le persone devono prendere le decisioni insieme, offrendo ciascuno il proprio parere e nel rispetto delle opinioni di entrambi. Eppure succede…di essere invischiati in una relazione tossica senza magari esserne consapevoli!
La prima cosa da fare è coltivare un costante e consapevole dialogo con se stessi per tenere il polso della situazione. Il presupposto principale per parlare con se stessi è ascoltare se stessi: restare in contatto con la propria interiorità, fatta di desideri, ricordi, timori, pensieri… purtroppo la maggior parte delle persone è davvero poco in contatto con se stessa, lasciandosi principalmente distrarre dalla mole di stimolazioni esterne cui è continuamente soggetta.
Si tende così a divenire inconsapevolmente sensibilizzati a ciò che dall’esterno viene proposto come desiderabile e indice di felicità e successo, dimenticando che il senso della vera gioia viene da dentro e dalla attitudine ad essere grati e consapevoli di ogni istante che viviamo.
Quali sono i segnali che indicano la manipolazione?
Quando in una relazione di coppia c’è un manipolatore, si produce uno squilibrio di potere, e a lungo andare, la persona che viene manipolata si sentirà trascurata e intrappolata in un rapporto che la soffoca e annulla la sua personalità. Pertanto, è meglio individuare al più presto i primi segnali di manipolazione per contrastarli sul nascere. Solo in questo modo si potrà avanzare verso una relazione stabile e matura.
1. Ti fa sentire in colpa per tutto
La manipolazione inizia quasi sempre con il senso di colpa. Se il tuo partner ti fa sentire in colpa per tutte le tue azioni e decisioni, anche se non hai sbagliato, probabilmente sta tentando di generare in te un senso di colpa. Queste persone sono degli specialisti nel rivoltare qualsiasi situazione per farci sentire responsabili. Inoltre, in molti casi, si aggrappano all’amore, ti dicono che lo fanno per il tuo bene.
Tuttavia, l’amore non ha a che vedere con la colpa, non equivale a rimproveri e critiche costanti. Pertanto, questa relazione non sta andando bene e non ti fa sentire una persona felice e soddisfatta.
2. Proietta le sue insicurezze su di te
I manipolatori proiettano spesso le loro insicurezze su altre persone, così possono controllare come reagiscono a queste “debolezze”. Per esempio, una persona può dirti che dal momento che è stata ingannata in passato, non vuole che esci da solo con i tuoi amici. Così, proietta su di te le sue insicurezze e, facendo appello alla tua comprensione, restringe la tua libertà.
Molti manipolatori si scusano dicendo che gli dispiace per il loro comportamento, ma che avevano paura di essere abbandonati. In questo modo ottengono che il partner perdoni i loro errori. Tuttavia, teniamo a mente che c’è una linea sottile tra la considerazione la comprensione e la manipolazione emotiva. Non lasciare che qualcun altro ti scarichi sulle tue spalle le sue insicurezze.
3. ti fa dubitare delle tue capacità
Una strategia preferita dai manipolatori è quella di togliere agli altri la sicurezza e la fiducia in se stessi. Una volta che hai fatto entrare la persona nel tuo mondo interiore, conoscerà i tuoi punti deboli e non esiterà ad usarli contro di te, per minare la tua autostima. Questa persona ha sempre le migliori intenzioni, ma non perde occasione per mettere in evidenza i tuoi errori o dire che avresti potuto fare di meglio.
Così finisce per convincerti che non sei abbastanza bravo. A questo punto prende le redini del rapporto e decide per te. Ovviamente, quando inizia a cedere, perdi ogni potere decisionale, è come se mettessi le redini della tua vita nelle sue mani. Tuttavia, ricorda che una delle funzioni della coppia consiste proprio nel sostenersi l’un l’altro, aiutandosi a crescere mutuamente.
4. Ti da la responsabilità delle sue emozioni
I manipolatori agiscono spesso in modo ironico; cioè, sprecano molto tempo a cercare di dimostrarci che non possiamo pensare da soli e quindi ci responsabilizzano delle loro emozioni. Così, se il nostro partner si sente triste o arrabbiato, è probabile che la colpa sia nostra perché probabilmente abbiamo fatto qualcosa di sbagliato.
Ovviamente, vivere su questa “montagna russa” emotiva non è salutare per l’equilibrio psicologico. La persona manipolata prova la sensazione di camminare su di un cristallo fragile, sempre sul punto di rompersi. Naturalmente, un rapporto che ci fa sentire così male non vale la pena di essere vissuto.
5. Ti fa pensare che desideri quello che lui/lei vuole
Quando inizia una relazione di coppia, è normale che entrambi si debba cambiare alcune delle proprie abitudini per costruire una vita insieme. Ma ciò che non è normale è che i bisogni ei desideri di una delle due persone vengano completamente trascurati. Se in una relazione si prendono in considerazione solo le opinioni e i desideri di una persona, è perché la manipolazione da parte di uno dei due ha avuto successo.
Naturalmente, questo accade in modo subdolo, non viene quasi mai imposto. Il manipolatore è molto abile a far credere che la cosa migliore per entrambi è fare quello che lui/lei vuole. Quindi, se ad un certo punto nel rapporto ci si rende conto che le nostre esigenze, sogni e progetti non vengono presi in considerazione, è giunto forse il momento di riconsiderare il rapporto di coppia.
Come uscirne?
Il mio parere è che sia più importante comprendere dentro di sé cosa sta avvenendo nel rapporto e quanto dolore ciò provoca nella nostra vita piuttosto che cercare a tutti i costi di “smascherare” le trame dell’altro.
Amare se stessi è il primo imprescindibile passo per poter chiudere un amore che fa soffrire. Più diventiamo gentili e tolleranti con noi stessi e con le nostre parti fragili più sarà facile stare alla larga da relazioni malsane. Quindi iniziamo a smaltire gli irrisolti; non possiamo iniziare una relazione sana se abbiamo ancora le scorie del nostro passato dentro
Impariamo dunque ad ascoltare noi stessi, impariamo ad accogliere qualsiasi stato d’animo si affacci e ci attraversi, impariamo a lasciar andare controllo, false aspettative, lotte interne e paure. Questa attitudine osservante e consapevole è molto importante per mantenere il contatto con noi stessi ed accorgerci se sta accadendo qualcosa di nocivo o dannoso per il nostro benessere e la nostra salvaguardia.
Solo in questo modo riusciremo ad osservare ciò che non va, i segni evidenti del comportamento manipolativo e sottrarvisi: per togliere potere alla manipolazione dobbiamo imparare a rinunciare ad essere apprezzati e desiderati solo perché facciamo o siamo ciò che l’altro si aspetta da noi. Se vuoi l’amore che meriti, rinuncia al giochino del “bastone e carota”, che ti tiene schiava/o e dipendente in una relazione in cui amore, rispetto e considerazione vengono usati come merce di scambio.
RICORDA…il mondo è un grande posto, ed è pieno di trappole ma anche di opportunità. Sarai faccia a faccia con le tue vulnerabilità. E se le riconosci potrai usarle come trampolino per un miglioramento personale. Hai l’opportunità di rafforzare la tua resilienza, la tua indipendenza, le tue connessioni con il mondo. Hai l’opportunità di reinventarti. Trova soluzioni nuove, diverse, a cui non avresti mai pensato. Scopri un altro lato di te stesso. Cogli la tua prima opportunità promettendo a te stesso di fare già da ora qualcosa di nuovo o di diverso. E so che puoi farcela….perché tu VALI e meriti di saperlo!
Una lettura per rinascere
Anche se non lo sappiamo, avevamo un mondo e una vita completa anche prima che il nostro partner arrivasse. Ciò che possiamo fare oggi, è continuare a prenderci cura del nostro mondo, a prescindere dalle azioni dell’altro. Certo, non tutti sono capaci di essere presenti per se stessi, alcuni sembrano più bravi a occuparsi degli altri e non di sé, ma anche questo cambierà. Come spiego nel mio libro «D’amore ci si ammala, d’Amore si guarisce», quando sappiamo guardarci bene dentro e riusciamo cogliere i nostri bisogni più profondi, riconoscendoci nella nostra interezza saremo capaci di muoverci nella direzione giusta per appagarli, a prescindere dall’altro! La soddisfazione relazionale diverrà la naturale conseguenza delle nostre scelte personali, del nostro modo mentale.
Con il libro, potrai ripristinare un equilibrio perduto: ogni pagina ti insegna a rivendicare il tuo valore di persona completa, amabile e degna di stima, ad ascoltare i tuoi bisogni e soprattutto, a farli rispettare. Perché come scrivo nel libro “L’amore che guarisce è prima di tutto il tuo”. Puoi trovarlo in tutte le librerie o su Amazon a questo indirizzo.
A cura di Ana Maria Sepe, psicologo e fondatrice della rivista Psicoasvisor
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