Lo psicopatico è noto per essere una persona camaleontica: riesce a “mimetizzarsi” in qualsiasi ambiente sociale pertanto diviene difficile individuarlo. Non parliamo di un disturbo trascurabile: riguarda il 4% della popolazione mentre recenti ricerche riferiscono che il 15% della popolazione mostra numerosi “tratti psicopatici” che è come dire è “quasi psicopatico”. Lo psicopatico può apparire come una persona dai comportamenti funzionali, ben inserita nella società, tuttavia osservandola più da vicino, vi sono degli indicatori che possono suggerire la presenza di marcati tratti psicopatici.
La nostra società, a volte, sembra rafforzare di più i tratti che ti riporterò di seguito piuttosto che valorizzare i comportamenti prosociali. Con questo non voglio dirti che “comportarsi da psicopatici” è di moda, intendo solo sottolineare che in una società in cui il modello vincente è la persona che si erige schiacciando gli altri, gli psicopatici possono trovare terreno fertile.
La psicopatia è una condizione mentale in cui la persona non mostra alcun riguardo per ciò che è giusto o sbagliato e ignora i diritti e i sentimenti degli altri. Per perseguire i propri scopi, sono pronte a manipolare e trattare gli altri con disprezzo, non mostrano alcun senso di colpa o rimorso per ciò che fanno. L’insensibilità o l’indifferenza sono segni distintivi.
Nelle relazioni personali, lo psicopatico attrae l’altro con il suo fascino superficiale, con la sua area carismatica ma presto a tardi, rivelerà la sua natura crudele e indifferente. In genere, l’altra sua faccia emerge solo dopo che è stata stabilita una relazione stretta a quel punto, l’altro potrebbe iniziare a rendersi conto di chi ha di fronte.
Lo psicopatico inganna, manipola, usa gli altri e abusa letteralmente di chi gli sta più vicino. Lascia vittime ferite o traumatizzate sulla sua strada senza curarsene minimamente. Pensa che tutto gli sia dovuto. Ritiene di vivere in una giungla pertanto vive incarnando perfettamente il motto «il fine giustifica i mezzi», e “il fine” è solo legato al suo appagamento personale.
7 segnali che stai frequentando uno psicopatico
Di seguito ti riporterò sette indicatori che possono farti riflettere sul tipo di persona che hai di fronte. È chiaro che solo un professionista può effettuare un’attenta analisi, ma è altrettanto chiaro che ognuno di noi dovrebbe curare al meglio i propri legami e conoscere a fondo chi frequenta.
È un adulatore
Lo psicopatico è capace di dire qualsiasi cosa pur di raggiungere i suoi obiettivi. Ecco che l’adulazione e la lusinga possono essere utili strumenti per ingraziarsi chi può offrirgli qualcosa. Anche se si pone in modalità aggressiva con determinate persone, con altre sfoggia sa simulare interesse e non è affatto avaro di complimenti.
Mente per avere potere sulla relazione
Distorsioni e inganni sono all’ordine del giorno. Con il tempo, nei suoi racconti emergeranno delle crepe, delle incongruenze. Gli psicopatici non fanno affermazioni basate sulla realtà ma solo basate sui propri interessi di potere. Quando parliamo di potere, non dobbiamo pensare subito al potere istituzionale o al potere legato ai soldi, sicuramente il denaro è un enorme dominio d’interesse per lo psicopatico, tuttavia c’è un altro tipo di potere che sembrano anelare di più: il controllo sull’altro. Lo psicopatico ama avere il potere sulla relazione.
Bugie ne abbiamo? Sì, come se piovesse. C’è una frase che dice «se ripeti una bugia abbastanza spesso, questa si trasformerà in realtà», è un po’ ciò che fanno gli psicopatici. Riesci a dimostrargli il contrario? Per lui non l’hai ancora “scoperto” perché ignorerà e respingerà con disprezzo ogni prova concreta che riuscirai a fornirgli.
Non esiste moralità
Le persone normotipiche hanno un senso intrinseco di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Sanno che determinate azioni possono danneggiare l’altro, comprendono che la gentilezza è apprezzabile mentre la crudeltà non lo è affatto. Per lo psicopatico, tutto è lecito, tutto è possibile e soprattutto legittimo. Per sintetizzare il comportamento psicopatico con un altro motto, segnalo: «le regole sono fatte per essere infrante».
Le considerazioni etiche o morali sono del tutto superflue. Anzi, quella della moralità è solo una delle tante maschera da indossare per ammaliare qualcuno o farsi accettare dalla società. Queste persone, infatti, tengono molto a curare le apparenze tanto che la falsa moralità è usata come strumento di manipolazione piuttosto che come un valore genuino.
Ti usa
Lo psicopatico segue scopi egoistici, quindi qualsiasi cosa farà per te si aspetterà qualcosa in cambio. Che siano favori sessuali, pratici, prestiti economici, l’auto per uscire… Come capire se ti sta usando? Questa regola vale per tutti. Smettila di dargli ciò che ti chiede e stai a vedere se si allontana. In genere, chi ti usa ti sta vicino solo per uno scopo, pertanto le sue richieste non sono vere richieste, sono piuttosto pretese. Difficilmente lo psicopatico ti mette in condizione di potergli dire no senza usare subdoli ricatti morali.
Come indicatore, dunque, puoi usare i tuoi sentimenti. Come ti fa sentire quando ti chiede qualcosa? Ti senti libero di dire no? Se ti senti costretto ad assecondare le sue aspettative, non sappiamo se lui/lei è uno psicopatico ma sappiamo sicuramente che non ti sta offrendo una relazione genuina.
Se soffri, incolpa te
Gli psicopatici mancano di riconoscimento empatico e questo gli impedisce di creare connessioni autentiche e li rende indifferenti dinanzi a tutto. L’unica cosa che temono di perdere è il loro potere. Lo psicopatico potrebbe vederti piangere e soffrire senza battere ciglio. In realtà non provano alcun rimpianto quando feriscono qualcuno. Anzi, in genere finiscono per incolpare le loro vittime per aver causato la loro stessa vittimizzazione.
Se lo cogli in fallo, diventa aggressivo
Come ti ho scritto in precedenza, lo psicopatico è pronto a negare la realtà anche quando ci sono prove tangibili. In questi casi, quando viene colto in fallo, usa diverse strategie per distogliere l’attenzione da ciò che ha fatto e sopraffarti.
Quando viene colto in fallo, lo psicopatico raddoppia o addirittura triplica i suoi sforzi per accusare e incolpare gli altri, diviene aggressivo e in genere il suo bersaglio è la persona più vicina. Quando le circostanze lo consentono, però, può trasformarsi in una vittima degli eventi o della malafede altrui. Presentarsi come una vittima, lo aiuterà a perseguire la sua condotta del tutto immorale e priva di scrupoli.
Ti fa sentire inutile
Quando qualcuno ti fa sentire inutile, inerme impotente… sta abusando emotivamente di te. Anche in questo caso, non puoi sapere con certezza se dinanzi a te c’è uno psicopatico ma puoi sapere con assoluta certezza che quella che ti offre non è una relazione sana!
Strumenti come la manipolazione e il bullismo sono il pane quotidiano. Lo psicopatico può iniziare a insinuare dubbi sulla tua salute mentale, lo fa per alterare la tua percezione dell’identità e accaparrarsi più potere. Esistono poi molte forme di bullismo, alcune di queste possono essere molto sottili e passare quasi inosservate. Lo psicopatico trova sempre il modo per degradare l’identità di un individuo, non necessariamente lo fa con scopi narcisistici (ti faccio stare male con te stesso per stare meglio con me stesso), il più delle volte lo fa per assicurarsi il controllo della tua vita.
Allora cosa fare? Lavora su te stesso
Se hai notato questi indicatori, cerca di riflettere bene su come ti fa sentire la relazione e, se gli effetti che ha su di te non ti piacciono, cerca di costruire distanza fino a chiamartene fuori. Nessuno dovrebbe subire abusi emotivi. Nelle relazioni con persone disturbate, gli abusi emotivi sono inevitabili. Ognuno di noi ha il sacrosanto dovere, verso se stesso, di mettersi in salvo. Ecco, mettiti in salvo.
Uscire da una relazione d’abuso non è mai semplice. In queste situazioni, poter contare su una rete di supporto sociale (amici, familiari, colleghi di lavoro che frequenti ogni giorno…) potrebbe essere molto utile. Costruisci, un pezzo per volta, la realtà a te più congeniale. Tutti hanno diritto di essere riconosciuti nella propria identità, tu non sei da meno!
Autore: Anna De Simone, psicologo esperto in neuropsicobiologia
Autore del libro bestseller “Riscrivi le pagine della tua vita” – Rizzoli
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